Panettone d'Oro 2024: il Cuore di Milano e le virtù civiche
Nell'affascinante scenario del Teatro Franco Parenti a Milano, si è svolta nel weekend appena trascorso la celebrazione tutta milanese annuale del Premio alla Virtù Civica "Panettone d'Oro 2024", istituito dal Coordinamento Comitati Milanesi negli anni '90. La cerimonia, che si tiene sempre in prossimità della festa di San Biagio, celebra le virtù civiche, promuovendo solidarietà, rispetto reciproco e difesa dei diritti dei cittadini. Questo riconoscimento, al di là dell'ambito gastronomico, è un tributo a chi si distingue per l'impegno sociale, contribuendo a forgiare una comunità più forte.
Il Ruolo del Teatro Franco Parenti
Il Teatro Franco Parenti, magistralmente diretto da Andree Ruth Shammah, ha offerto un luogo incantevole per l'evento, dove le parole della regista hanno aperto le danze all'emozione e alla meraviglia, sottolineando l'importanza delle arti e della cultura nel promuovere valori positivi. "Fare cultura, trovare vitalità, creare iniziative di qualsiasi tipo è l'unico vero modo per rendere le città più vivibili e meno pericolose," ha affermato, suscitando il primo di molti applausi.
Una conversazione toccante sul senso civico ha coinvolto Giangiacomo Schiavi, Presidente della Giuria del Premio e giornalista presso il Corriere della Sera, e Beppe Severgnini, editorialista dello stesso quotidiano, evidenziando il profondo legame tra impegno civico e cultura.
Le Luci di Milano
Le associazioni promotrici, tra cui Coordinamento Comitati Milanesi, Comieco, Assoedilizia, Amici di Milano, CSV Milano ETS, Lega Ambiente e SAO - Associazione Saveria Antiochia Omicron e City Angels, meritano riconoscimenti speciali.
Ho avuto modo di assistere personalmente alle azioni dei volontari dei City Angels, che ha come fondatore e presidente Mario Furlan e il vice presidente Sergio Castelli, e al loro impegno costante nel proteggere i cittadini dalla delinquenza e nel donare cibo e riparo ai senzatetto.
La giuria riconosce coloro che si distinguono per virtù civiche, creando un momento emozionale premiando singoli e associazioni durante la cerimonia. La festa di San Biagio, associata al panettone, diventa il contesto ideale per celebrare il contributo duraturo alla comunità.
La premiazione ha toccato corde profonde durante la mattinata, con sorrisi, sguardi compassionevoli, risate e applausi silenziosi.
Sono emerse storie di dedizione, inclusione e lotta contro pregiudizi, unendo Milano in un caleidoscopio di valori positivi nel quale l’insieme e l’inclusione a prescindere da professioni e categorie rendono virtuoso il nostro percorso.
Storie di Coraggio e Inclusione
Alessandra (pseudonimo), premiata con il panettone d’oro perché all’una e trenta di notte non si è voltata dall’altra parte ma dal mc Donald di via Torino ha fatto partire un allarme con le quattro dita che si stringono in un pugno “Signal for help” in quanto ha colto la paura in una ragazza molestata. Il suo civismo è stato un esempio contro l’indifferenza.
Renato Saccone, ex prefetto di Milano che ha dedicato gli ultimi anni della sua attività da prefetto a garantire il massimo della sicurezza urbana, con temi basati sul civismo e l’informazione “le azioni sono efficaci se ci sono relazioni credibili” dice e la sua onestà la dimostrano anche le parole dell’attuale prefetto Milanese Claudio Sgaraglia, salito sul palco a ringraziare personalmente il lavoro svolto da quest’uomo che ha lasciato belle basi da cui partire e anzi continuare, citando per esempio il bosco di Rogoredo, e conclude dicendo “L’azione buona oltre a far del bene è anche contagiosa “.
Joanna Borella, conosciuta come Mister Jo, è un'allenatrice che ha iniziato a camminare con la palla, la prima bimba di origine indiana adottata in Italia. Oggi, con la sua associazione "Bimbe nel pallone", porta il messaggio di quanto religione, origini e sesso non facciano la differenza se c'è la volontà di andare in rete tutti insieme, come in campo così nella vita. Il suo contributo è un esempio tangibile di come la volontà di abbracciare la diversità possa promuovere l'uguaglianza e l'inclusione.
Con loro, hanno ricevuto apprezzamenti anche l’A.S.S.I. Gulliver, che supporta individui afflitti da malattie genetiche rare come le sindromi di Sotos e di Malan. Il Centro Italiano Femminile Aps, sito a Corbetta, si dedica a sostenere persone fragili e disabili attraverso corsi di cucina, cucito e sartoria, promuovendo la loro autonomia e partecipazione dignitosa nella comunità. L'Auser di Novate Milanese conta 1.100 volontari attivi e si impegna a evitare l'isolamento degli anziani. I gruppi di Suor Anna, attivi nel carcere di San Vittore da 15 anni, si dedicano a creare nuovi percorsi di vita per i detenuti, aiutandoli a ricostruire relazioni umane.
Tra gli individui riconosciuti, figurano Paolo Prota Giurleo, Paola Cavanna, Piero Oldani, Vitaliano Bonacina, il cantautore Fabio Treves, Massimo Pozzi, Luciano Vacca e Marina Anzani.
Altre realtà e associazioni degne di riconoscimenti includono l'Associazione Genitori Wolf Ferrari e Toscanini Aps, la Compagnia Della Polenta, CoriMilano per le periferie, FioreCheRide Società Cooperativa Sociale Ets, Volontari Cava Ongari, Il Diciotto, Il Balzo Aps, Dal bullo al bullone, e i Volontari Del Giardino BING a Greco, insieme a Un Tesoro per tutti Aps, contribuendo in vari modi a promuovere un comportamento civico esemplare nella comunità urbana.
Il Sentiero tra Strade di Amore e Coraggio
E poi c'è lui, quel padre che ci ha catapultati dritti nel suo cuore sentendone ogni suo singolo battito.
Marco Pedrini, ottantatreenne, che ha condiviso un'esperienza di coraggio durata quasi 60 anni, insieme alla figlia, entrambi affrontando una patologia impegnativa. Le sue parole, pronunciate con intensità, risuonano nel teatro: "Quando mia figlia era alle elementari", racconta, "un insegnante mi disse di chiuderla in un manicomio, definendola scema. Io risposi: sarà scema lei". Marco si è dedicato per decenni affinché sua figlia e chiunque affronti le sfide delle disabilità mentali non siano più oggetto di pregiudizi ed emarginazione, ma possano conquistare il loro legittimo posto nel mondo. Il suo messaggio, "Anche quando io morirò", ha toccato profondamente ogni anima nella sala.
Le parole di Marco Pedrini sono un omaggio al coraggio genitoriale e trasmettono il messaggio centrale della premiazione. Il Panettone d'Oro va oltre il mero riconoscimento gastronomico; è un simbolo che celebra coloro che lottano contro i pregiudizi e promuovono l'inclusione di chi spesso è emarginato.
Questo momento di riflessione ha permeato l'atmosfera, creando un collegamento emozionale tra i presenti e sottolineando il potere dell'impegno individuale nel plasmare una comunità più inclusiva e rispettosa. La premiazione del Panettone d'Oro ha indubbiamente toccato corde profonde, ispirando una riflessione condivisa sulla necessità di superare barriere sociali e abbracciare la diversità con compassione e rispetto.
Insomma ci sono diversi modi di essere, differenti ruoli e molteplici variazioni abili e diversamente abili del nostro essere ma usate persone, queste storie e questi racconti insieme al Teatro Franco Parenti mi hanno portato all’essenza della vita: la capacità di amarsi e amare, virtù che meriterebbe di possedere ogni singolo essere umano.
Grazie, Milano, per averci ricordato quanto sia preziosa la virtù e la diversità che abbracciamo nella nostra comunità.