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Ristoranti: Consigli per i consumatori

ristoranteLa bella stagione si avvicina, e con essa la voglia di concedersi gite, visite a luoghi ameni o città d’arte, così com’è ormai imminente l’apertura di Expo, e questo a volte porta, per consumare il pasto, a sedersi al tavolo di un ristorante. Ritengo cosa opportuna riportare alcune conoscenze che possono essere d’aiuto a chi si appresta appunto a varcare la porta di un ristorante. Alcuni anni fa, l’Adiconsum (Associazione Italiana difesa consumatori e ambiente), pubblicò un vademecum in dodici punti per il consumatore che si apprestava a frequentare un ristorante.

Poiché lo ritengo ancora attuale, lo riporto per i nostri lettori, sperando di agevolarli in quella sempre piacevole operazione di consumare una colazione, un pranzo o una cena in un ristorante, più o meno rinomato. Vediamo allora questi dodici punti.

  1. “Il ristoratore ha l’obbligo di esporre il menu con i relativi prezzi delle singole portate, affinché il consumatore possa accertarsi degli effettivi costi”. Quello di esporre il menu con il relativo costo è dunque un obbligo di legge. Deve essere esposto all’esterno o posto nella vetrina del locale, ma ben visibile e leggibile. Trovarlo direttamente al tavolo o attendere che lo porti il cameriere è una procedura non proprio corretta.

  2. Chiedere sempre il menu, anche se il ristoratore non lo consegna e fa offerte verbali del piatto del giorno. Sul menu devono essere riportati i costi”. È un punto da rispettare perché potrebbe evitare spiacevoli incomprensioni, salvo che non sia un ristoratore di fiducia.

  3. Controllare attentamente la carta menu e il relativo costo posto accanto al piatto annunciato”. Questo permette di avere un riscontro al momento del pagamento.

  4. Servizio, pane, coperto, o altri costi, possono essere decisi liberamente dal ristoratore, però devono essere riportati nel menu”. È opportuno accertarsene se riportati sul menu, onde evitare spiacevoli equivoci al momento del pagamento.

  5. “Prestare la massima attenzione ai cibi surgelati; deve essere sempre indicata sul menu, anche con una semplice dicitura che ne richiami la surgelazione”. Sappiamo che i cibi surgelati richiedono un’attenzione particolare per evitare spiacevoli conseguenze al consumatore, se questi non sono tenuti nel modo più opportuno. Quindi, controllare attentamente e, se non riportato, informarsi bene dal ristoratore e pretendere la garanzia.

  6. “Il consumo di vino, o meglio, di un vino di pregio, può riservare, al consumatore poco accorto, sorprese sgradite per il portafoglio, quindi fatevi sempre consegnare la carta dei vini su cui deve essere riportato l’effettivo costo”.

  7. “Al momento del pagamento farsi sempre consegnare la ricevuta fiscale e verificare se tutto corrisponde con i prezzi del menu”. È un’operazione di pochi minuti che però può, in caso di errori, portare al rimedio.

  8. “Meglio conservare sempre la ricevuta fiscale, prova tangibile di eventuali inesattezze o raggiri”. Mi permetto di aggiungere l’eventualità che il consumatore, magari dopo alcune ore dall’aver mangiato, vada incontro a un malessere e, recatosi al P.S. se ne riscontra causa nel consumato pasto. La presenza della ricevuta fiscale diventa allora prova dell’avvenuta consumazione proprio presso quel ristorante.

  9. La mancia non è obbligatoria”. Quindi nessuno la può pretendere.

  10. In caso di contestazione al momento del pagamento, è opportuno chiamare l’autorità”. (Vigili, eccetera). È perfettamente inutile stare a perdere tempo in discussioni, si chiama l’autorità e si espongono i fatti.

  11. "Se consegnate al ristoratore un vostro oggetto, egli ne è responsabile e ne risponde in caso di furto, smarrimento o danno. Non ne è responsabile se l’oggetto non gli è consegnato”. Pare un’affermazione logica, eppure spesso non ci si pensa, quante volte si vede qualcuno lasciare il telefonino sul tavolo mentre si assenta un attimo per andare a lavarsi le mani, ebbene nel caso il telefonino “sparisce”, il ristoratore non risponde della nostra leggerezza.

  12. Il ristoratore non può, per legge, rifiutare la consumazione di una sola portata anziché di un intero pasto”. Non mi risulta che vi siano ristoratori che contravvengano questa norma, tuttavia se capitasse, si fa presente la norma di legge.

Mi permetto di aggiungerne altre due:

  • “Per chi ha problemi di alimentazione, come ad esempio l’allergia al glutine, accertarsi, se non scritto sul menu, che possano essere forniti prodotti adatti, per evitare spiacevoli conseguenze”.
  • “In caso di pagamento con carte elettroniche, prestare attenzione, se si è sicuri della battitura dei propri dati, che la richiesta di reimpostare i dati non sia troppo ripetuta”. (casi di clonazione sono purtroppo avvenuti).

Dodici regole, più due, semplici ma che è bene conoscere e far rispettare, onde evitare spiacevoli contraddittori guastando così una giornata dedicata al piacere e alla festa.

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