Skip to main content

No Fashion Limits: la moda dalla sessualità senza limiti

Trends, fashion, must, chic, glamour, gender o a-gender, collection centinaia sono le parole che riempiono il vocabolario linguistico del mondo della moda. Tendenza è quello che più si ripete a iosa, quando si parla del fashion, come se fare moda fosse solo questo, fare tendenza, andare al passo con quei tempi lì.
La moda genera tendenza, gusti, scelte, ma la parte più bella dell’essere partecipe di questo mondo è quello di remare contro la tendenza stessa, andare contro corrente, e preferibilmente mai contro cuore. I più celebri stilisti hanno dettato sentenza in termini di fashion proprio grazie a quelle peculiarità tipiche di chi genera guerra alla routine e alla quotidianità.
Da qualche decennio anche le barriere delle sessualità hanno cominciato a cedere, ormai sfilano con regolarità uomini , donne, a-gender , trans, finalmente come dimostrazione del fatto che anche la moda deve essere sinonimo del rifiuto alle limitazioni, specie a quelle sessuali.

La sessualità senza limiti, nel 2019, è più facile da comprendere, ma c’è chi ha dovuto faticare, per vincere il chiacchiericcio sterile di voci inutili fuori campo. Egy Cutolo, fashion designer total look, disegnatrice e creativa di gioielli e accessori, ricercatrice di materiali fuori del comune, appassionata d’arte, di cinema, specie quello targato Almodovar, amante della musica in ogni sua espressione- eccetto quella banale ed effimera- è il più eclettico esempio di donna che fin dall’adolescenza se ne è fregata di tutto.
Delle tendenze, delle regole, dei limiti.

egy design
Egy Cutolo, è una donna, dalla personalità controversa, del genere “o la si ama o la si odia” e probabilmente è proprio ciò che la contraddistingue dalle altre , oltre al fatto che beh, lei è una donna trans e poco la spaventa dirlo a gran voce.
Egy, al secolo Egidia Francesca Cutolo, ormai è una stilista affermata, ha lavorato all’estero e in Italia, per diversi e noti marchi come Silvian Heach, per citarne qualcuno, ha una sua linea personale che cura nei ritagli di tempo tra una collezione di scarpe e una di abiti.

Egy è l’esempio della moda attuale controcorrente e contro ogni sorta di regola innaturale, disdegna la maniera provinciale di fare moda ed imprenditoria, vota e si batte per la meritocrazia, lei che fin dai tempi della scuola ha dovuto lottare per meritarsi il plauso generale, nonostante le capacità, ma solo per quella sottolineata spesso come diversità.

All’età di 18 anni rifugge il Sud e si trasferisce a Milano, e si laurea alla Marangoni.
Tra l’appoggio paterno e le controversie materne, Egy si fa conoscere e inizia a far riconoscere il suo stile. In questo stesso periodo, la designer si accingeva al cambiamento, non ancora chirurgico , ma estetico ed esterno, affinando i tratti di una donna ormai non più uomo. Forse Egy non lo era nemmeno mai stato davvero.

Lì, alla Marangoni – teatro di successo per molti- realizza una sfilata di fine corso , per laurearsi, abbracciando un altro tema molto forte e spesso silenziato : l’abuso dei minori.

Tra lodi e voci contrastanti nei riguardi di questa capsule, per l’epoca, ancora troppo irriverente e “rumorosa”, Egy si laurea e inizia una scalata verso il fashion world, con i suoi due uomini pronti a guardarle le spalle, il padre ed il fratello, sempre Pro al suo cambiamento e molto avanguardisti nell’affrontare la vita e i cambiamenti.

Il processo di femminilità estetica ormai era avviato, Egy tra un viaggio all’estero e l’altro , sottolinea i suoi connotati e si perfeziona nella sensualità e nel lavoro : uomini e aziende che la richiedono ormai non si contano più sulle dita di entrambe le mani.

Lavora molto al nord, poi ritorna al Sud Italia, dove c’è casa , dove c’è la famiglia, in una cittadina dove ormai ogni chiacchiera è aria fritta e lei non teme più nessuno sguardo critico ed intriso di giudizio. 

Partecipa ad un reality- concorso per vincere la possibilità, insieme ad altri stilisti, di poter sfilare in Albania con le proprie collezioni, difatti, vince e sfila in terra straniera. E’ proprio in questa occasione che Rai 3 la intervista e ne fa una puntata de “I dieci comandamenti”, la sua storia viene raccontata al pubblico.

“Io sono una donna trans e non mi vergogno a dirlo, per me la femminilità va oltre quel dettaglio fisico. “ Giusto per citare, parafrasando, la giovane stilista ma ben esperta nel settore ormai , senza peli sulla lingua , mai.

Egy diventa designer di calzature, viaggia all’estero, spesso in Cina, conosce gente di ogni dove, personalità assurde , il tutto arricchisce la sua vena artistica, che si presente anche nell’interior del suo appartamento, che divide col marito, ormai da 2 anni, il quale ha visto prima l’animo irreverente di Egy e poi il suo corpo, ed è probabilmente ciò che lo ha fatto capitolare.
Egidia Francesca Cutolo è l’esempio di donna frutto della modernità, della moda che si evolve e abbraccia il cambiamento, che abbatte le barriere del gender, che dice sempre quello che pensa e difende i suoi ideali.

Non si ferma, ama le novità e le sfide, preferisce sempre mettersi in gioco che restare sullo sfondo. Ama giocare con la moda ma soprattutto vincerla e vincerne le difficoltà.

Non smette di progettare , ha nuovi obiettivi e progetti, continuamente.
E’ l’esempio della moda meritocratica e mai raccomandata.


Egy oggi è una donna con poche regole ma che segue fedelmente : contro corrente si, contro cuore mai.

Angelica Rossi

Pin It