Omaggio al genio creativo Gianni Versace
Sono passati ormai 20 anni da quel terribile giorno in cui il mondo perde un’icona del fashion system.
Lo STILISTA che aveva trasformato la moda in un universo creativo fatto di Magna Grecia e di sensualità, di pop art e di Rinascimento, di glam e rockstar.
Un’ immensa vetrina di abiti, celebrità e artisti.
Il genio che inventò le top model.
Gianni Versace ha creato abiti da sogno, entrati nella storia come quello neo-punk indossato da Liz Hurley nel 94,
o quello pop dedicato al grande maestro Andy Warhol con una Marylin stampata all over del 91, e ancora le camicie in seta con le stampe barocche dell'80, gli abiti super sexy in maglia di metallo di una fluidità estrema dell' 85.
Conosceva i segreti della bellezza e sapeva vestire sia le principesse che le dive del cinema, non c’è star che abbia resistito al fascino della medusa:
Madonna, Prince, Jennifer Lopez, persino Lady D è stata ammaliata dal mito Versace di cui ne diventa grande amica e grazie a Gianni diventa icona di stile.
Ha fatto volare in alto la sua medusa, simbolo mitologico greco, della femme fatale che ammalia e pietrifica chi la guarda.
Scelto proprio da Gianni Versace, come tratto distintivo della maison, con l'intenzione di pietrificare e stupire chi guardava le sue collezioni,
"Chi si innamora di Versace non torna indietro", ripeteva lo stilista.
Gli anni passano ma la sua storia e il suo glamour continuano e dopo 20 anni dalla scomparsa, il mito di Gianni torna a cavalcare le passerelle.
Donatella Versace trasforma la sfilata P/E 2018 in un tributo alla vita e al lavoro di suo fratello, rieditando dai suoi archivi, i capi storici ma con delle linee più contemporanee, le stampe iconiche che hanno attraversato la storia della maison dai primi anni 90.
Andy Warhol e la pop art, print foulard e disegni di farfalle, il barocco, le citazioni all’amico Elton John e gli abiti dalle scollature peccaminose, l’animalier e i native americans, Lui era tutto questo.
Fino ai disegni marini e quell’oro che dona lucentezza a catene e meduse. Ovviamente, immancabile, il metal mesh.
Per tutta la durata della sfilata c'è in sottofondo con la colonna sonora, le parole registrate di Donatella Versace, che riassumono i sentimenti dell’intero mondo della Moda:
“Questa è la celebrazione di un genio, questa è la celebrazione di un’icona, questa è la celebrazione di mio fratello.
Gianni, questa collezione è per te. La moda non sarebbe stata la stessa senza il tuo Genio.
Riconoscevi il potere delle Donne e, ci hai sempre valorizzate.
Gianni, ti amiamo.”
Una passerella che quasi commuove, e non poteva che concludersi in maniera leggendaria, e iconica.
Le luci, dopo l'ultimo look visto in passerella si spengono, il carosello finale di modelle è pronto a riaccendere la catwalk, ma prima, un ultimo frame …quello da colpo al cuore!
Le luci si accendono e compaiono, immobili e statuarie, le leggendarie 5 Top model, Naomi, Cindy, Helena, Claudia e Carla.
Come un sipario che si apre sul passato, lì statuarie, immobili, bellissime e fatali sui loro piedistalli, cinque dee, fasciate in abiti lunghi gold lamé dagli spacchi vertiginosi e sensuali.
Con il sottofondo di Freedom di George Michael, scendono dai loro piedistalli e, assieme a Donatella cavalcano la passerella creando un nuovo leggendario momento, che rimarrà nella storia della moda per sempre, come lo è già stato.
In un fotogramma, il tributo di una vita che Donatella Versace consegna ai posteri come la più grande dichiarazione d'amore a suo fratello Gianni Versace.
This is for you Gianni... E sarà sempre per te!
Thank you! Gianni... Thank you Donatella
da parte di chi, come me, ama la moda, geniale e creativa, grazie per averci fatto vivere questo elogio all'arte e alla donna.
Grazie per averci emozionato.
Il mondo della moda deve tanto al genio di Gianni Versace, e questo tributo ne è una prova evidente.
Chapeau!