Skip to main content

ReFashion: Alessandra Impalli racconta il suo presente, passato e futuro nella moda

alessandra impalliDa qualche mese, sul canale Real Time TV, abbiamo avuto il piacere di poter vedere un programma, sulla Moda, alla portata di tutte. Questo programma, ReFashion, è condotto dalla simpaticissima Alessandra Impalli, fashion designer pronta ad insegnare a tutte, anche alle più imbranate, come poter ridar vita a vecchi capi che, altrimenti, sarebbero stati destinati alla spazzatura.

Ecco che, quindi, ho deciso di fare una chiacchierata con questa donna che ha sdoganato le basi del cucito e della moda a tutte le appassionate, dando, anche a quelle un po' più esperte, delle idee davvero carinissime da realizzare!!

Ciao Alessandra, posso darti del tu? Ormai, grazie al tuo programma sei diventata quasi una di famiglia...

Certo... anzi devi darmi del tu!!

Prima dell'esperienza di ReFashion su RealTime, ho visto che hai fatto, ovviamente, altri lavori, come designer, stylist, costumista, ecc. Quando hai iniziato a lavorare in questo mondo?

Ho iniziato nel 2002 aprendo uno studio stilistico insieme ad altre persone, e questa cosa è andata avanti per una decina d'anni. In questo periodo ho un po' vissuto quelli che potevano essere i modi per vivere tutto ciò che è costume, moda, abbigliamento. Iniziando dal disegno alla progettazione delle collezioni, fino ad arrivare alla prototipia e a tutto ciò che è modellistica. Che poi, in realtà, è quello che mi ha portata a fare ciò che faccio oggi.
Per me, non è stato solo un approccio stilistico col disegno ma anche il capire COME sono fatti i capi ed avere la possibilità di vederli subito realizzati.
Non meno importante è stata l'esperienza di costumista e stylist, infatti, in contemporanea ho avuto occasione, anche a causa della mia grande passione per la musica, di collaborare con registi per videoclip, film inerenti la musica, ecc. Quindi se c'è la musica, se c'è la moda e se c'è il costume di sicuro io non dico di no. Di conseguenza, in questi anni ho potuto arricchire il mio bagaglio di esperienza grazie ad una serie di bellissime collaborazioni.

Da studentessa di moda capisco benissimo questa passione che traspare dalle tue parole e la condivido, oltre ad essere molto affascinata dalla tua esperienza...

Sai, qualcosa che ricordo sempre con grande piacere, sono gli anni passati nella scuola di design. Io ho studiato all'AFOL MODA di Milano dove poi ho anche insegnato. Per me sono stati gli anni di maggior creatività, quando la testa non è contaminata da dogmi dati dal sistema moda. Penso che gli studenti di moda abbiano le idee più pure e creative, spesso, loro sono quelli che ti sbalordiscono di più, perché, magari, non hanno tutti i mezzi per comprendere bene cosa sia una collezione, ma hanno tutto l'entusiasmo e le idee più geniali. Io sono molto attratta ed affascinata da questa creatività giovane, fresca ed incontaminata; amo tantissimo fare i corsi nelle scuole di moda perché per me è carburante, serve proprio a me per ricordarmi che quella è la sensazione indispensabile per creare.

alessandra impalli2 Questo è molto interessante, ho visto, tramite la mia esperienza da studentessa di fashion design, che i professori hanno invece un approccio, verso lo studente, molto differente dal tuo, con la tendenza ad inquadrare e ad ingabbiare in un metodo il processo creativo degli studenti...

Beh, c'è da dire che un professore ti fa delle correzioni perché fa capire quello che potrebbe essere il modo migliore per lavorare nel mondo della moda. È vero che difficilmente un'azienda potrebbe essere interessata ad avere tra i propri dipendenti perdono che seguono solo ciò che io insegno loro. Ma comunque io amo insegnare, sempre e comunque, perché, prima di tutto, ciò fa star bene me.

Seguendo il tuo programma mi sono chiesta, quanto è cambiato l'atteggiamento dall'esterno verso di te? Partendo dal concetto di Tutorial, e quindi il "io ti faccio vedere come si fa e tu, allora, lo sai fare", pensi che ciò svaluti la tua professione o invece vedi un riscontro positivo?

Guarda, io sono inondata tutti i giorni da email e messaggi di ragazze e donne che sono impazzite per il programma, che mi ringraziano e approvano quello che faccio. È ovvio che ci sia una differenza tra ciò che io insegno e ciò che poi io faccio di lavoro come designer, questo è ovviamente così, faccio questo lavoro da un sacco di tempo e non posso pretendere da una persona, che prende in mano per la prima volta ago e filo, l'opera più straordinaria ed originale che sia mai stata fatta!! Certamente c'è una parte di persone che può avere da ridire, ma sta a loro capire che io posso far passare solo una piccola parte, ed in particolare quella più semplice e basilare, delle mie conoscenze. Televisivamente, devo necessariamente semplificare i concetti per poterli far recepire da tutti.
Quindi fondamentalmente le persone appassionate di DIY (nda. Do It Yourself, fallo da solo) e bricolage sono felici perché hanno visto arrivare in televisione un format dedicato al ReFashion. Ma chiariamo, io non ho creato nulla di nuovo, il web è pieno di tutori al fashion e ragazze esperte che spiegano "come fare a..".
Le persone che, invece, fanno parte del mondo sartoriale mettono in discussione i miei metodi, dalla mancanza di precisione nelle cuciture che fanno le ragazze che vengono nel programma alla mancanza di cartamodelli.
Penso però, in realtà, che aprire per tutti il mondo del cucito e quello della moda sia semplicemente qualcosa di bello.

Che poi, di certo, insegnare a far un tubino da sole non credo che toglierà il lavoro a sarti e aziende di moda...

Certo certo, ma poi soprattutto questo programma, sono corsi per appassionate di moda o che vogliono un passatempo e quindi con un approccio più ludico a questa cosa. Questo dovrebbe essere abbastanza chiaro credo. A quelle che mi seguono, quando mi chiedono consigli su che percorso prendere per lavorare nel settore sartoriale, io ripeto sempre che non sono una sarta ma una fashion designer e che quello che ho imparato a fare nasce da una mia curiosità e da una preparazione quasi da autodidatta. Quello della sarta è tutt'altro lavoro, anzi, un'arte.

Quindi, tirando un po' le somme, come vorresti proseguire la tua carriera? Continuare a fare programmi di questo genere in televisione? Come e dove ti vedi da qui a dieci anni?

Eh..non lo so proprio!! Sinceramente non ho mai pensato a quale fosse il mio futuro, ho sempre guardato la televisione con grandissima diffidenza(ne guardo veramente poca), ora la guardo tutti i giorni per vedere le puntate e controllare che vadano in onda tutte, non si sa mai!
Nel mio futuro vedo me proseguire nel mio mestiere che è quello di fashion designer, costumista.. Perché avere a che fare con le stoffe, il costume, la ricerca è una cosa che mi gratifica moltissimo e sto studiando molto come fare per riuscire a capire come produrre una collezione in modo eco sostenibile ed eco compatibile perché comunque la tendenza in generale va verso questa direzione, che si tratti di alimentazione, cosmetica che fa l'occhiolino al naturale ed organico, così,allo stesso modo anche l'abbigliamento dovrebbe procedere in questa direzione. Ancora il segnale in questo ambito non è arrivato così forte ma diciamo che ci si sta arrivando pian piano. Ed io sto cercando tutte quelle che potrebbero essere delle soluzioni di moda eco compatibile..
E quindi mi piacerebbe far parte dell'alternativa green della moda, già stesso il concetto di ReFashion ha quest'anima green, perché comunque il riuso è un esempio di eco sostenibilità. Non so se emerge molto dal programma, ma io ci tengo molto a questo concetto. Io stessa ho uno stile di vita sempre più green... Sono vegetariana, sono il più possibile per la raccolta differenziata, sono appunto per le creme bio, per i prodotti fatti in casa, quindi ancor più nel mio campo professionale vorrei arrivare a questa conclusione eco.

making fashion Stalkerandoti su Facebook tra gruppi e pagine varie ho potuto notare che svolgi, tra Roma e Milano, diversi workshop di ReFashion.

Si si, io sono originaria di Milano ma recentemente mi sono trasferita a Roma anche se in realtà praticamente vivo sul treno...
Però è vero, tengo alcuni corsi... I corsi Making Fashion sono nati con sede a Milano, poi per una serie di motivi mi sono spostata a Roma. Ma a Milano, ho delle ragazze affezionatissime che, ogni volta che torno, mi fanno le feste, anzi guai se non mi faccio viva con qualche corso o workshop. E quindi, ho deciso di mantenere la formula di corso su Roma, città dove sto più tempo mentre a Milano svolgo dei workshop in occasione dei miei ritorni, così mi godo le mie amate scucicchiatrici.

 

È stato un piacere questa chiacchierata con Alessandra, questa ragazza è di una simpatia incredibile, una ragazza veramente alla mano e disponibilissima, e chiudere la telefonata è stato difficile come quando si fa una chiacchierata con un'amica di lunga data.

Ciao Alessandra, è stato un piacere conoscerti e spero di incontrarti presto!!

 Mariarosa Petrungaro

Leggi anche:

Fashion Blogger in dieci punti

Natale e Capodanno 2013/2014: Proposte moda low cost a Milano

Isabel Marant per H&M: i prezzi e la nuova Capsule collection

Pin It