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Arese: storia e arte

arese centro storicoIl Comune di cui voglio parlare questa volta è quello di Arese. Un comune molto conosciuto poiché sorgeva lo Stabilimento Alfa Romeo, oggi non più operante e in progetto di riqualificazione (sarà presto la sede del più grande centro commerciale d'Europa), tuttavia sono presenti il Museo storico dell’Alfa Romeo e il Centro di Documentazione Storica della prestigiosa Casa automobilistica.

Nel dialetto milanese, Arese si pronuncia Arés, e i suoi abitanti divengono Aresini, mentre i santi patroni sono Pietro e Paolo. Sull’etimologia del nome, tralasciando ipotesi non suffragate da fondate fonti storiche, si vuole risalga al celtico Ar-es, con il significato di “ terra di sopra o territorio sopraelevato”, come effettivamente è posto il vecchio centro storico.

Nel 1185 troviamo citato il nome Arexio in un atto notarile, inoltre il borgo era considerato come un luogo fortificato con la presenza di una chiesa titolata a San Pietro, così come doveva sorgere un castello poi abbattuto e parzialmente ricostruito nei secoli successivi. Poiché il territorio era particolarmente ricco di fontanili, fiorente era la produzione di gelsi e viti, tanto che più famiglie nobili vi eressero la loro dimora. Nel 1721 nel Comune erano presenti ventuno abitazioni, più altre che si trovavano nelle campagne circostanti.
La prima vera attività industriale sorse nel 1838, ed era una filanda, questo portò anche a un aumento della popolazione e così, nel 1845, nasce il primo collegamento pubblico tra Milano e Saronno, prima con un “velocifero”, poi con un tram a vapore, il Gamba de legn, mai dimenticato dal milanes vér.
Il nome di Arese è  conosciuto anche perché ospitava l’Istituto Cesare Beccaria, che si trovava in un’antica villa nel centro del paese, e che ospitava i ragazzi che avevano problemi con la giustizia, detti dal popolino, i  Barabitt. L’Istituto nella metà del novecento muta il nome in Centro Salesiano San Domenico Savio. Dalla fine del XIX secolo il territorio, abbandonata l’agricoltura, attira aziende industriali di genere diverso, ingrandendo il comune e aumentando la popolazione.

Molte sono le opportunità offerte al visitatore, a iniziare dal centro storico che conserva l’aspetto e il fascino rurale della campagna milanese. Interessante la strada principale del centro, via Caduti e via Mattei, che presenta un selciato in porfido e lastre di serizzo, un particolare tipo di roccia che resiste molto bene al gelo e all’usura. Al centro della strada vi è una rizzada, si tratta di un acciottolato, costruita con sassi arrotondati. Sono ancora visibili accessi a volta e, entrati nella corte, si possono ancora vedere le strutture atte all’attività agricola di un tempo; fienili, stalle eccetera, e la caratteristica ringhéra, tipica di moltissime cascine e vecchie case, non signorili, della nostra Milano.

Otto secoli di storia racchiude la Piazza della Parrocchiale, con il rifacimento del castello, oggi adibito a uffici comunali, detto “ la Torrazza o il Colombée”. Ancora, la villa patrizia di fine Ottocento, ex villa Borghi, che oggi ospita le suore salesiane. Da promuovere una visita alla frazione Torretta e Valera, poiché presentano un excursus molto interessante, tra cui la Villa Valera del XVIII secolo.  

Chiesa di San Pietro e Paolo, realizzata, nel 1880, con il contributo di tutta la popolazione allora presente nel territorio, mostra all'interno aspetti interessanti, tra cui un Crocefisso ligneo del XVII secolo. Una chiesa più moderna è quella dedicata a “Maria aiuto dei Cristiani”, realizzata nei primi anni ottanta. Nella frazione di Valera si trova la chiesa di San Bernardino da Siena, storicamente accertata dal 1558, mentre nella frazione Torretta abbiamo la chiesa di San Luigi Gonzaga, con l’Annunciazione della Beata vergine, quadro risalente al 1700.

Un territorio a vocazione contadina presentava anche parecchie cascine che, purtroppo, sono andate distrutte o lasciate alle intemperie del tempo. Esistono ancora la San Pietro, soffocata da palazzi, la Papis, ex Tre Ponti, nella zona industriale e ancora abitata, mentre la Cinci e la Radio sono ancora in auge poiché poste in un sito ancora non lottizzato. Molti sono anche i monumenti presenti sul territorio, mi limito a citarne il nome, lasciando al visitatore il piacere di scoprirli e ammirarli. La Croce del Giubileo del 1925, la Colonna della Peste, monumento a Papa Paolo VI e a Giovanni Paolo II, monumento ai caduti, monumento agli Alpini, scultura in bronzo il Sole e Un Mondo di Pace, infine, gruppo scultoreo L’evoluzione dell’uomo.

Arse si può raggiungere, da Milano, con i mezzi pubblici, linea 560 – H213 – QT8. La stazione ferroviaria più vicina è quella di Bollate Nord. 

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