Turismo Spirituale in Lombardia: Santuario della Madonna di Tirano
La proposta per questo mese di Maggio che, com’è risaputo è il mese dedicato alla mamma di Gesù, è un pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Tirano. Siamo in Val Tellina, e precisamente nella provincia di Sondrio e il Paese si trova a due chilometri dal confine svizzero e in corrispondenza dell’intersezione tra la “Statale dello Stelvio”, che s’identifica con la Strada Statale n. 38, e della strada che porta al Passo del Bernina e quindi in Engadina.
In auto, da Milano, percorrere la SS 36 per Lecco, a Colico prendere la SS 38 in direzione Sondrio – Tirano. Possibilità di parcheggio.
Via ferrovia, da Milano – Centrale tutti i giorni, con capolinea Tirano. Tempo previsto ore 2,30.
La storia di Tirano è molto antica, poiché abitata già in epoca preistorica, come dimostrano le incisioni rupestri ritrovate in loco. Così come ricca è la sua storia religiosa, come ad esempio la visita pastorale che San Carlo Borromeo fece nel 1580 a Tirano; nel 1619, mentre Como convocava un Sinodo cattolico, Tirano ne indiceva uno protestante, che portò al tragico evento conosciuto come “ Sacro macello di Valtellina”. Tuttavia l’aspetto che voglio prendere in considerazione è legato alla storia del Santuario, il più importante di tutta la Valtellina.
La costruzione del santuario si deve a un avvenimento ritenuto miracoloso, infatti, a un contadino di nome Mario Omodei, poi beatificato, mentre era nel suo orto intento ai lavori necessari, gli apparve la Vergine Maria, la quale gli chiese di far edificare in quel luogo un tempio in suo onore, era il 29 settembre del 1504. L’Omodei si adoperò affinché il desiderio della Madonna fosse realizzato, e così il 25 marzo del 1505, giorno dell’Annunciazione di Maria si diede il via ai lavori, che terminarono nel 1513. Il santuario fu benedetto dal vescovo di Como Cesare Trivulzio solo nel 1528, il 14 di Maggio. Il progetto fu affidato a Tommaso Rodari, già architetto del duomo di Como, che s’ispirò a canoni rinascimentali, fondendo elementi lombardi e toscani. L’interno si presenta con tre navate, ma ciò che colpisce il visitatore è l’enorme quantità di stucchi e dipinti presenti sulle pareti e sulla volta della chiesa, dove ogni spazio disponibile è decorato, esaltando la maestria dell’arte rinascimentale lombarda.
Interessante il monumentale organo di fattura pregevole, realizzato dal bresciano Giuseppe Bulgarini tra il 1608 e il 1617, che poggia su otto grandi colonne di marmo rosso e che durante la settimana Santa era ricoperto con una tela dipinta raffigurante l’incoronazione della Vergine. Pregevole opera di gusto barocco è l’altare maggiore realizzato con intarsi di marmi, mentre una tela seicentesca raffigura il miracolo che ha poi portato alla costruzione del santuario. Interessante anche il campanile, iniziato nel 1578 e terminato nel 1641, mentre il suo attuale orologio risale al 1828, sostituendo il più vetusto del 1577. Con il Duomo di Milano e la Certosa di Pavia, il Santuario della Madonna di Tirano è considerato una delle tre chiese più belle di Lombardia. La Madonna di Tirano è stata proclamata patrona della Valtellina da Papa Pio XII, ed eretta Basilica Minore di Santa Romana Chiesa nel 1927. Nel quinto centenario dell’apparizione fu emesso un francobollo raffigurante la vetrata del santuario che racconta l’avvenimento. Il santuario è parte della diocesi di Como.
Informazioni:
Il santuario dispone di un’ampia sala, dove è possibile, previo avviso al sacerdote, riposare e consumare pranzo al sacco. Contatti possibili al seguente numero telefonico:
Santuario della beata Vergine di Tirano, Piazza basilica, 1 – tel. 0342/711253. Mail: santuarioditirano@diocesidicomo.191.it
L’orario delle sante Messe festive nel santuario è il seguente:
Ore 7,30 – 9,30 – 11,00 – 16,30 – ore 18,00 da ottobre a marzo, ore 18,30 da aprile a settembre, applicate alle messe prefestive, mentre nei giorni feriali alle 7,30 e alle 17,30.
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