Skip to main content

Un itinerario romantico verso il Salto degli Sposi a Castione della Presolana

Chi non è insensibile al romanticismo può vivere un'emozione davvero affascinante visitando il “Salto degli Sposi”, sito nel comune di Castione della Presolana, nella bella terra bergamasca. Questo viaggio non offre solo un'immersione in panorami mozzafiato ma anche un racconto romantico finito, purtroppo, in tragedia.vareno foto cicala

Vediamo allora come arrivarci e conoscere la romantica storia dei due protagonisti.

Si parte dal suggestivo Passo della Presolana, valico che unisce la Valle Seriana alla Valle di Scalve, dove si può parcheggiare l’automobile. L’itinerario, dalla durata di circa 4 ore in totale, si presta ad essere percorso sia in inverno, con sci o racchette ai piedi, sia, ovviamente, nella bella stagione.

Si inizia seguendo l’apposita indicazione che invita a inoltrarsi sul sentiero posto sulla destra, entrando così nel bosco. Oltre a respirare un’aria più pulita e a sentire il profumo del bosco e il canto degli uccelli, il piacevole scorrere delle fresche acque e il panorama mozzafiato non possono che affascinare. Successivamente, si può raggiungere il pittoresco punto predisposto per i pic-nic a Castel Orsetto, per poi dirigersi verso il Colle di Vareno, da dove è possibile raggiungere la vetta della Cima Pora, sita a 1880 m.

In questo caso, per chi non si sente disposto a salire a piedi, è possibile usufruire degli impianti di risalita. Lungo il percorso, se le condizioni meteorologiche lo consentono, è possibile ammirare le cascate ghiacciate della Via Mala, la profonda forra scavata dal torrente Dezzo. È anche possibile lasciare l’auto nel parcheggio presso la ex Casa Cantoniera della SP294, avviandosi poi lungo il vecchio tracciato della strada della Valle di Scalve. Il sentiero è di facile percorrenza poiché pianeggiante e conduce a un balcone in vetro che si protende sopra la spettacolare e suggestiva forra del torrente Dezzo, offrendo un panorama sorprendente e affascinante sul canyon sottostante.

Ecco adesso la romantica storia del Salto degli Sposi. La storia risale agli anni precedenti l'unità d'Italia, periodo in cui alcune truppe austriache, soggiornando in quest'area e apprezzandone le bellezze, decisero di stabilirvisi definitivamente e di sposarsi. Tra alcuni soldati vi erano anche oriundi polacchi che avevano acquistato un terreno a Dorga, ancora oggi ricordato con il termine dialettale “Puluni”. La corrispondenza che questi soldati inviarono alle loro famiglie fece sì che molti decidessero di intraprendere il viaggio per visitare queste località. Uno di questi, tale Massimiliano Prihoda, polacco, di professione musicista, si trovava in Italia per un concerto che doveva rappresentare al Teatro alla Scala di Milano nel 1871.

Decise di visitare alcuni parenti che si erano stabiliti nel comune di Dorga, su una proprietà detta il “Maren” presso il Passo della Presolana. Durante il periodo della sua permanenza, si recava volentieri su un pronunciato dirupo dal quale poteva scorgere un magnifico panorama che lo ispirava nelle sue composizioni musicali. Ritornato in patria decise di poter tornare stabilmente, e con la giovane moglie, Anna Stareat, rinomata pittrice, si recava quasi quotidianamente al dirupo, che prese il nome di “Belvedere”, per lasciarsi ispirare. La gente del posto li prese a benvolere per la loro semplicità e unione sponsale, tanto da soprannominarli “gli sposi”.belvedere castione presolana

La cronaca racconta che un giorno di settembre, dopo un violento temporale, entrambi vestiti a festa si recarono al dirupo, dove la moglie dipinse il ritratto del marito con lo sfondo del Pizzo Camino abbracciato da un tenue arcobaleno, mentre il marito completava una composizione musicale dedicata alla moglie. Per un motivo del tutto ignoto, al tramonto, i due sposi abbracciati, si gettarono nel vuoto, dove furono recuperati, sempre avvinti in un abbraccio, il giorno dopo da una guardia boschiva di Angolo, tale Dovina Bortolo. Le spoglie mortali dei due sposi furono tumulate nel piccolo cimitero del paese. Fu così che da quel momento il nome del dirupo fu chiamato “il salto degli sposi” in loro ricordo, divenendo meta di innamorati.

Questa è la storia, ora non resta che mettersi in marcia per raggiungere questi affascinanti luoghi e godersi una giornata in serenità.

Potrebbe interessati anche:

Alla scoperta di Clusone: un viaggio nella "città dipinta" dell'Alta Val Seriana

Borghi lombardi incantati: una guida per gite fuori porta uniche

Pin It