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A Vimercate la mostra di Munari che ci parla di futuro e accende la creatività

6a613ca3 dce9 431b 8a46 cbc53a8478eeE’ stata inaugurata al MUST, Museo del territorio di Vimercate (MB ), e sarà aperta dal 28 Gennaio al 30 Aprile, una mostra davvero straordinaria “Arte al Futuro” dedicata al grande artista Bruno Munari. 

A cura di Simona Bartolena e con il contributo scientifico diLuca Zaffarano (progetto Munart.org), si avvale della collaborazione di Armando Fettolini e Ponte 43. I Laboratori di sperimentazione del Metodo Bruno Munari sono curati scientificamente da Silvana Sperati dell’Associazione Bruno Munari (ABM).

Una selezione di 50 opere provenienti da collezioni italiane e straniere.

Munari, personaggio geniale, si è sempre contraddistinto per la sua arte totale, che ha cercato di toccare varie sfere : dal design all’arte alla scrittura alla comunicazione. Costantemente alla ricerca di originalità, maestro di sfide e precursore di tendenze. 

“Arte al Futuro” toccherà diversi temi;  dal futurismo alle macchine inutili, ai negativi positivi e alla pittura con la luce, al manifesto rosso dedicato alla Campari.m31campari munari

La mostra comincia con la sezione “L’eredità futurista”.

Attratto soprattutto dall’opera di Prampolini, Munari desiderava superare le tecniche classiche ancora utilizzate dagli artisti del gruppo per rappresentare il movimento.  Scriveva Munari riguardo il Futurismo : “Il Futurismo appare come un ponte gettato tra l’arte nuova e la vita che pulsa nella città e che sta cambiando aspetto anche nella sua quotidianità, grazie all’introduzione di oggetti d’uso nuovi o fatti di nuovi materiali”.

Lui viveva  il Futurismo  come un’alba attesa a lungo e accolta con gioia. Ciò che più lo incantava però era l’uso dei materiali poveri: fili metallici, cotone, vetri colorati, carte veline, reti metalliche, “trasparenti d’ogni genere”, congegni meccanici ed elettrotecnici per mezzo dei quali  Balla, Depero e Prampolini avevano prospettato una ricostruzione futurista dell’universo: “Vogliamo ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente”, dichiaravano nel Manifesto.

Aderendo a questa corrente artistica, comincia a manifestarsi in Munari lo spirito del creatore o del futuro artista  “ricostruttore”, che  parte dalla realtà per modificarla e sottolinearne aspetti inediti. Servendosi anch’egli di materiali poveri dà vita alle sue prime opere, difficili da esaminare, perché fatte di materiali deperibili e portate a spasso per tutta l’Italia.

Restano a noi solo pochi dipinti, diversi disegni e qualche fotografia che ci permettono di interpretare il vario cammino di un artista animato dalla sua freschezza creativa.  Tesori che questa mostra metterà in luce, esplorando proprio il dinamismo e lo spirito eclettico dell’artista , che sperimenta e trasforma a partire da idee, concetti e materiali.

La seconda sezione è dedicata alle "Macchine inutili": Creatività, Semplicità, Inutilità, Dinamismo, Utilità e gusto Estetico: queste sono le caratteristiche di ogni macchina. 

Negli anni in cui altri artisti realizzavano strutture di bronzo o di ferro, Munari mette insieme la funzionalità della macchina e la gratuità del gioco. “La costante di tutto il mio lavoro” diceva “è la ricerca dell’essenzialità espressa nella semplicità e con i mezzi più adatti”.

Forme semplici, dunque, forme sospese nello spazio che, sotto l’azione casuale dell’aria, si combinano in tanti modi diversi, occupano l’ambiente e ne diventano metafora fantastica dell’impulso dinamico che è al fondo della vita.

Basta un soffio ed eccole volteggiare, scomporsi e ricomporsi continuamente, esprimendo sé stesse e lo spazio creato, accordando forme e colori in rapporti armonici che solo un occhio esercitato riesce a cogliere.

E’ attraverso il loro incessante ritmo che ci viene svelato un altro principio fondamentale  che le regola: il dinamismo.

Create per vincere la staticità con il movimento, questi oggetti in perenne trasformazione ricordano l’alternanza dei tempi e divengono espressione stessa della vita. Viste sotto quest’ottica le macchine, chiamate inutili, acquistano il loro senso di utilità, producendo beni di consumo spirituale e mettendo in moto la fantasia di chi sta a guardarle.

Il rincorrersi di profili geometrici e cromatici diversi regala allo sguardo visioni ricche di armonia, di bellezza. Viene alla luce, così, una  nuova funzione, privilegio di tali macchine: affinare il gusto estetico di massa.  La stessa dinamicità è ricercata nella serie dei Concavi-Convessi, opere da appendere al soffitto ottenute dalla piegatura di una rete metallica. Anche in questo caso la scultura è libera di muoversi nello spazio e proietta ombre mutevoli:  è una delle prime installazioni nella storia dell’arte italiana.

arte astratta munariLa terza sezione "Astrattismo e Arte Concreta", ricerca la connessione  tra forma, colore e ritmo.

Nel 1959 Munari progetta per l’azienda Danese di Milano un gioco in scatola al quale viene dato il nome di «Scatola per proiezioni dirette». Nel foglio illustrativo Munari precisa che la confezione contiene: «tutto il materiale occorrente per fare piccole composizioni trasparenti da proiettare a colori".

La sezione della mostra mostra il suo lavoro nel MAC Movimento Arte Concreta.

Il Movimento Arte Concreta è fondato a Milano nel 1948 da Atanasio Soldati, Gianni Monnet, Bruno Munari oltre che dal critico Gillo Dorfles che ne fu il principale teorico.

La quarta sezione della mostra  è invece dedicata alle "Sculture da viaggio".  Vi sono esposti esemplari originali degli anni Cinquanta.” Pensiamo ad un viaggiatore moderno. Un viaggiatore giovane di fuori e anche di dentro. Un tipo che appartiene ad una cultura internazionale, non un analfabeta culturale. E siccome una persona non è completa se non cura tutte le parti di se stessa, non solo l'apparenza ma anche la sostanza, ecco che nasce da un certo punto, quasi chiamata dalle esigenze vitali più complesse, la scultura da viaggio” scriveva Munari nel libro” Codice ovvio”.

La quinta sezione s’intitola "Dipingere con la luce": la pittura per Munari non è più un’immagine statica, ma in nome del dinamismo una molteplicità di immagini in costante mutazione. opere caleidoscopiche e cangianti che crea usando il filtro Polaroid: i Polariscop. 

Nella sesta sezione, "Xerocopie", si scoprono le sperimentazioni che  Munari faceva  con la fotocopiatrice Rank Xerox, commercializzata, con grande successo, nel 1949.

Dieci anni dopo ne viene diffusa una variante completamente automatizzata. Nei primi Anni Sessanta Munari stravolge l’uso della  macchina fotocopiatrice  e ne fa un mezzo  espressivo per creare opere uniche ed originali. Per realizzare le sue xerocopie artistiche, Munari muove delle immagini o delle texture sulla plancia della fotocopiatrice durante il tempo della scansione, dando vita a creazioni originali..

Nella mostra è  presente una sezione intitolata al design  e  l’ultima sezione che s’intitola "Editoria e pubblicità":  al suo interno collaborazione con riviste e marchi conosciuti,  libri visti come oggetti d’arte,  e una sala sarà dedicata al suo lavoro per la Campari, con il manifesto rosso e una serie di collage e studi per pubblicità (alcuni anche inediti) dalla collezione della Galleria Campari.munari vimercateOltre ai laboratori realizzati al MUST, la proposta didattica vede anche la collaborazione della Biblioteca civica con letture dedicate ai più piccoli, oltre a incontri e conferenze dei curatori . 

I Laboratori di sperimentazione del Metodo Bruno Munari per MUST, Museo del Territorio, avvengono su progettazione, formazione e supervisione di Associazione Bruno Munari (ABM) e sono curati  da Silvana Sperati. L’esposizione è inserita nel percorso permanente del museo e l’ingresso alla mostra permette di visitare anche il percorso museale.

ORARI E COSTI

La mostra apre il mercoledì e il giovedì dalle 10 alle 13, il venerdì, il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Biglietti (mostra + museo): intero 5 euro, ridotto 3 euro (residenti a Vimercate, giovani dai 15 ai 24 anni), gratis per under 14 e persone con disabilità.

Visite guidate tutti i sabati alle 16 (2 euro in più), con la curatrice Simona Bartolena il 18 febbraio alle 17 (6 euro in più), per gruppi organizzati 5 euro a persona, minimo 15 persone, per scuole 4 euro Talk e incontri per adulti e Letture per bambini in Biblioteca 

Indirizzo: Villa Sottocasa - via Vittorio Emanuele II 53 – Vimercate (MB)

Prenotazioni: info@museomust.it - 0396659488 (attivo negli orari di apertura del museo)

Info: museomust.it – FB @mustvimercate - IG: museo_must_vimercate

EVENTI INTERNI ALLA MOSTRA

Sabato 4 febbraio

TOC, TOC, CHI È?

Esploriamo i libri-gioco di Bruno Munari

Lettura e minilab per bambini 3-5 anni

Ore 16 (durata 90') – Sala ragazzi Biblioteca civica – Ingresso gratuito con prenotazione: 0396659281/288 – biblioteca.vimercate@cubinrete.it

Sabato 18 febbraio

DI QUANTI COLORI È CAPPUCCETTO?

Esploriamo i libri di Bruno Munari

Lettura e minilab per bambini 6-10 anni

Ore 16 (durata 90') – Sala ragazzi Biblioteca civica – Ingresso gratuito con prenotazione: 0396659281/288 – biblioteca.vimercate@cubinrete.it

Sabato 18 Febbraio

VISITA GUIDATA ALLA MOSTRA CON LA CURATRICE

Visita guidata alla mostra con Simona Bartolena

Ore 17 – Costo: 6 € + biglietto d’ingresso

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

Domenica 26 febbraio

COME PUÒ COMUNICARE UN FOGLIO DI CARTA?

Laboratorio di sperimentazione per bambini 6-10 anni

Bianco come la neve o come il latte? Leggero, opaco o trasparente? Attraverso una attenta sollecitazione tattile, visiva, uditiva, esploriamo le innumerevoli possibilità comunicative di questo semplice ma interessante materiale che Munari definiva “la pelle di una superficie variabile”.

Ore 16 (durata 90') – MUST – € 7 a bambino

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

Giovedì 2 Marzo

MUNARI, ARTE AL FUTURO

Talk di approfondimento con Simona Bartolena e Luca Zaffarano

Ore 21 – Auditorium Biblioteca civica – Ingresso libero

Domenica 12 marzo

COME PUÒ COMUNICARE UN FOGLIO DI CARTA?

Laboratorio di sperimentazione per bambini 4-6 anni

Bianco come la neve o come il latte? Leggero, opaco o trasparente? Attraverso una attenta sollecitazione tattile, visiva, uditiva, esploriamo le innumerevoli possibilità comunicative di questo semplice ma interessante materiale che Munari definiva “la pelle di una superficie variabile”.

Ore 16 (durata 90') – MUST – € 7 a bambino

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

Domenica 26 marzo

SI PUÒ DISEGNARE CON LA FOTOCOPIATRICE?

Laboratorio di sperimentazione per bambini 6-10 anni

Questa sperimentazione, mutuata dalla famosa ricerca dell'artista delle Xerografie, permetterà ai bambini di provare a utilizzare la fotocopiatrice per costruire i loro disegni e le loro composizioni con i materiali più insoliti. Cosa succede poi se un foglio si muove mentre lo si sta fotocopiando?

Ore 16 (durata 90') – MUST – € 7 a bambino

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

Lunedì 10 aprile (Pasquetta)

DALLA TERZA DIMENSIONE ALLE SCULTURE DA VIAGGIO

Laboratorio di sperimentazione per bambini 6-12 anni

Sperimentazione delle possibilità di variazione di una superficie mediante differenti tipologie di pieghe. In quanti modi posso piegare e ripiegare? E se opero un taglio su una piega cosa succede? E se ne faccio due di lunghezze diverse? Non resta che provare!

Ore 16 (durata 90') – MUST – € 7 a bambino

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

Domenica 23 aprile

IL LIBRO COME UN OGGETTO

Laboratorio di sperimentazione per bambini 6-10 anni

Ci può essere un libro senza parole ? E uno senza disegni? Il libro, suggeriva Munari, è un oggetto che comunica per materiale, formato, rilegatura… e sorprese che contiene! La proposta consente ad ogni partecipante di sperimentare la realizzazione di un originale oggetto in forma di libro “fatto proprio da lui”.

Ore 16 (durata 90') – MUST – € 7 a bambino

Prenotazioni: 0396659488 – info@museomust.it

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