La stella di Dante a Firenze
Nell’anno che celebra i settecento anni dello scomparsa di colui che è universalmente considerato il padre della lingua italiana, Firenze non poteva che dedicargli un’opera particolare, poetica e direi anche originale.
Una stella che, in una delle città più belle del mondo, ricorda il padre della poesia italiana, autore della Divina Commedia…
Nel Parco di San Donato a Firenze si trova l’installazione ambientale vivente La Stella di Dante, ideata da Felice Limosani.
Un progetto, collocato nel cuore del quartiere di Novoli, composto dalle piante che fanno parte della specie Quercus phellos, conosciute anche con il nome di quercia-salice.
La struttura del progetto
L’opera, composta da 50 querce alte 6 metri, traduce in questo modo le frasi che chiudono le tre cantiche della Divina Commedia: "e quindi uscimmo a riveder le stelle" (Inferno); "puro e disposto a salire alle stelle" (Purgatorio); "l'amor che move il sole e l'altre stelle" (Paradiso).
La Stella di Dante si trova nella prima cinta urbana di Firenze, che fu la protagonista di una grande espansione durante il boom edilizio degli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso e recentemente al centro di un imponente intervento di riqualificazione urbanistica, che ha visto la nascita del parco come un forte elemento di connessione verde tra le nuove edificazioni universitarie e residenziali da una parte, e il Palazzo di Giustizia dall’altra, che è stato fortemente voluto per migliorare la vivibilità dell’area.
E proprio al Palazzo di Giustizia è stata rivolta la punta a Est della Stella, che simbolicamente ha anche l’intento di riscattare l’immeritato esilio del Sommo Poeta, che dal 1301 non poté più tornare a vivere nella sua città natale, morendo a Ravenna nel 1320.
La Stella di Dante ha anche lo scopo di arricchire il contesto paesaggistico e il contenuto culturale dello spazio, creando un nuovo punto di riferimento per il parco di San Donato.
L’installazione, che si estende per un’ampiezza di 180 metri ed è visibile da Google Earth e dai voli dell'adiacente aeroporto di Peretola , cambierà cromaticamente con il variare delle stagioni.
In autunno, le foglie diventeranno a poco a poco prima gialle e poi rosse, e cadendo riprodurranno il disegno della stella direttamente sul terreno del parco.
Il progetto è stato ideato con la consulenza scientifica del Prof. Stefano Mancuso, la supervisione paesaggistica di Alberto Giuntoli ricercatore del CNR e il patrocinio del Comune di Firenze.
"Siamo di fronte” dice il sindaco di Firenze Dario Nardella “non a una semplice piantagione di alberi ma a una vera e propria opera d'arte immersa nel parco di San Donato a Novoli, resa ancora più suggestiva dall'illuminazione notturna che ne esalta la forma di stella. Nel 700esimo anniversario dalla morte di Dante Firenze ricorda anche così il Sommo Poeta e sarà bello questa volta perdersi nella selva oscura di queste querce".
Luigi Ceccon, Amministratore Delegato de Il Bisonte, dichiara: "Con le celebrazioni del Sommo Poeta, vogliamo onorare l'universalità della cultura italiana e la città di Firenze, alla quale dobbiamo i nostri 50 anni di storia e con la quale vogliamo continuare a crescere in futuro. La Stella di Dante è una rappresentazione artistica dei nostri valori di sostenibilità ambientale e di responsabilità sociale, ma anche un lascito per le prossime generazioni e gesto di gratitudine rivolto alla comunità."