Le mostre multimediali immersive in arrivo a Milano
"Le speranze sono bolle di sapone; fragilissime, però contengono arcobaleni"(dal web)
Cosa ci vuole per ritrovare speranza nel futuro? Un viaggio nei luoghi dell’arte e della cultura all’insegna del coinvolgimento, del gioco, vere e proprie creazioni dove immergersi e dimenticare per un po' la vita reale.
La mostra multimediale immersiva è un format di esposizione museale il cui processo di esibizione dell'arte si basa sulla sostituzione del manufatto artistico con la sua immagine digitale, manipolata e resa disponibile attraverso molteplici tecnologie di carattere percettivo e partecipativo. I musei tradizionali stanno lasciando il posto sempre più a nuovi spazi museali in cui costruire esperienze multisensoriali. L’esperienza di visita diventa più sociale ed emotiva, una esperienza che permette di toccare l’arte, di giocarci.
La bellezza, infatti, come insegnava Munari, la possiamo percepire con tutti i nostri sensi. Anche attraverso il tatto, quindi, che diviene mezzo perfetto per scoprire la meraviglia del mondo.
Rispetto alle mostre basate solo su opere di arte digitale, una mostra immersiva ha lo scopo di far vivere esperienze, creando nuove connessioni tra persone, luoghi e cose. Ciò che contraddistingue un’esperienza d’arte immersiva è l’utilizzo di installazioni luminose, proiezioni monumentali e sound design che avvolgono lo spettatore al centro dell'esperienza. Quando si parla di mostre immersive, si pensa immediatamente alle scenografiche proiezioni dei quadri più famosi al mondo. “Imagine Van Gogh”, ad esempio, è stata una delle prime: le proiezioni dei quadri più famosi di Van Gogh hanno fatto il giro del mondo, da Parigi all’America.
Ma oltre alle classiche mostre immersive, che proiettano sulle pareti di una stanza i quadri ci sono anche progetti nati per offrire un tipo di esperienza immersiva da vivere accendendo tutti i sensi.
INFINITY MIRROR ROOMS DI YAYOI KUSAMA
Tra questi, sarà presto in Italia, quella dell’artista giapponese di fama internazionale Yayoi Kusama, con le sue “Infinity Mirror Rooms”, che ora sono visitabili al Tate Modern di Londra.
Si tratta di uno spazio al di fuori di qualsiasi dimensione temporale, un universo senza limiti in cui perdersi tra giochi di luci, pois e specchi. Dal 17 novembre 2023 al 14 gennaio 2024, potrete trovarlo al Palazzo della Ragione a Bergamo . Bergamo-Brescia, è capitale della cultura 2023 e questa mostra vuole rappresentare una apertura verso una nuova rinascita piena di luce, energia e sconfinate possibilità.
Al centro del percorso, oltre poesie, filmati e documentaziomi, ci sarà una delle sue opere più iconiche, parte della collezione del Whitney Museum of American Art di New York, “Fireflies on the Water” .
Vi troverete in una stanza buia, rivestita di specchi, al centro della quale si trova una pozza di acqua in cui si riflettono, come lucciole, le numerose lucine appese al soffitto. L’opera vi trasmetterà quiete e pace, immergendovi in un contesto surreale e meditativo. Potrete poi partecipare ad un ampio programma di laboratori progettati dai servizi educativi di The Blank per le scuole e le famiglie.
Perché organizzare queste mostre multimediali?
Lo storico Giordano Bruno Guerri ha dato una risposta: “ Perché possiamo - e dobbiamo - usare tutti gli strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione per conoscere, far conoscere, divulgare, istruire, impreziosire, attirare.
Il pubblico è abituato a fruire della multimedialità, e la vive come una cosa normale, se non addirittura dovuta.Un mostra può integrare il rapporto diretto con l’opera d’arte. Penso, ad esempio, a quegli occhiali speciali grazie ai quali si possono leggere spiegazioni sull’opera o esaminarne i dettagli. Se il visitatore è in grado di percepire l’opera d’arte in sé, è anche in grado di distinguere le due diverse letture. Se non è in grado, la multimedialità lo aiuta. Grazie a queste mostre, inoltre, qualsiasi esposizione diventa più ricca, più completa, più fruibile, più attraente, e si fornisce un servizio migliore a chi la vede».
Le mostre immersive e interattive coinvolgono lo spettatore facendolo sentire davvero in una realtà alternativa, simile ad un sogno ad occhi aperti.
BUBBLE WORLD
Anche a Milano potrete sperimentare tutto questo, in una mostra appena arrivata in città, aperta il 24 febbraio 2023, che resterà fruibile per due mesi, Bubble World.
La mostra immersiva ‟Bubble World”, infatti, non è dedicata ad un particolare artista ma all’affascinante mondo delle bolle. Situata negli spazi di Lampo Scalo Farini 11 (Via Valtellina 5), accenderà la vostra fantasia!
Potrete entrare in un’enorme bolla, provare un simulatore di volo in mongolfiera, passeggiare in una stanza fatta di nuvole o in un'altra piena di palloncini, scoprire un mare di bolle e svolazzare qua e là nella realtà virtuale .
La mostra presenta varie stanze. C’è la 'Bubble Ocean', una vera e propria sala oceano con palloncini di ogni tipo in cui tuffarsi, la 'Bubble Bath Pit', una vasca da bagno gigante in cui immergersi tra palloni morbidi sovradimensionati e giocattoli giganti a forma di bolla, la 'Infinity Room', una stanza di specchi senza confini grazie alla tecnologia 3D di punti e pianeti Led, la 'Bouncing Cells', una stanza composta da 45 installazioni riflettenti e iridescenti. La 'Giant Bubble room', una stanza a forma di bolla gigantesca per viaggiare in un mondo colorato, la 'Led Strips room', una stanza sensoriale di bolle a effetto subacqueo che riflettono i movimenti dei corpi delineando nuove forme. La 'Cloud room, dove nuvole gonfiabili vi accoglieranno per un momento di relax.
'Bubble World' è coprodotta da Exhibition Hub, produttore e distributore di grandi mostre in tutto il mondo, e da Fever, la principale piattaforma di intrattenimento globale.
L'esperienza è adatta a tutti.
Usciti dalla mostra sarete consapevoli di come, dall’infinitamente piccolo all’infinitamente grande, l’intero universo sia fatto di bolle.
Quanto dura la Bubble World Experience? La visita dura all’incirca 60-90 minuti, siete iberi comunque di restare finché vorrete.
RICERCHE
Ma svanire come una bolla di sapone potrebbe non essere così semplice attualmente , se la bolla in questione è quella creata da un team di ricercatori dell’Università di Lille, in Francia.
La ricerca condotta ha portato una bolla di acqua e glicerolo a mantenere intatta la sua forma per ben 465 giorni: un risultato record per un oggetto che solitamente rappresenta l’effimero e a volte viene usata come simbolo della fragilità umana.
Quanto ottenuto dai ricercatori potrebbe spianare la strada alla progettazione di un'intera nuova classe di oggetti – come schiume e pellicole - costituita da materiali simili, con proprietà fisiche e chimiche tutte da scoprire.
Le caratteristiche di questa insolita bolla di sapone sono state pubblicate sulla rivista Physical review, questo per farvi capire quanta scienza può nascondersi dietro ad una semplice bolla di sapone.
Ma ritorniamo alle mostre immersive, queste esperienze uniche e affascinanti che stanno approdando anche da noi in Italia e che in Francia e Spagna sono già arrivate ad ottenere un successo unico.
DALI' CIBERNETICO
A Barcellona ad esempio «Dalí cibernetico» espone l’ universo onirico di Dalìesplorato attraverso enormi proiezioni, installazioni interattive, ologrammi, realtà virtuale e intelligenza artificiale. Si trova presso l'IDEAL Centre d'Arts Digitals di Barcellona dove è stato creato per la prima volta un metaverso in cui potrete accedere in numero di 40 persone contemporaneamente e godere individualmente e collettivamente di uno spazio digitale in continua evoluzione. Imbarcati su una nave spettrale, la cui polena è Gala nuda, sarete circondati da un turbine di elementi provenienti dall’opera di Dalí e l’esperienza immersiva è così intensa che vi sentirete sopraffatti dalla mancanza di riferimenti spaziali.
Se le precedenti proposte dell’Ideal, dedicate a Monet, Klimt e Frida Kahlo, hanno avuto un grande successo, questa promette di battere tutti i record. Il primo giorno oltre 15mila persone avevano acquistato i biglietti attraverso il sito e dopo 20 giorni erano già 32mila. Nei prossimi 4 anni l’allestimento verrà presentato in 20 città, iniziando da Londra e Santiago del Cile in dicembre e Istanbul in febbraio. In Italia arriverà nell’autunno 2023, a Torino, e poi nella primavera 2024 a Roma.
Contemporaneamente la Fondazione Dalí ha concesso una licenza a una società di edutainment (education+entertainment), per sviluppare un progetto didattico con 160 opere dell’artista in formato digitale, conservate in più di 20 musei e collezioni private in tutto il mondo, che sarebbe stato impossibile riunire fisicamente.
DINOSAUR INVASION
Un’altra Mostra interattiva vicino a noi molto interessante è la Dinosaur Invasion a Lugano, dal 24 marzo fino all'8 giugno, presso il Centro Esposizioni di Lugano con esemplari animati in scala 1:1.
La mostra vi accompagnerà nel tardo Triassico, quando i primi dinosauri apparvero sulla Terra, e vi racconterà una storia lunga 165 milioni di anni: seguendo una linea del tempo immaginari.
Potrete entrare nell’era Giurassica, in cui i dinosauri si diversificarono in svariate specie, e conoscere le loro abitudini e la loro evoluzione. L’esposizione vi racconterà̀ il Cretaceo, l’era che vide la loro estinzione, causata probabilmente dall’impatto di un grande asteroide sulla Terra circa 65 milioni di anni fa.
Potrete poi visitare una sequenza di isole che ricreano la vegetazione e il loro habitat .
Il percorso di Dinosaur Invasion è didattico e si basa sulle più̀ recenti informazioni scientifiche, per questo è adatto ai bambini di tutte le età̀, ma non solo: il coinvolgimento è assicurato per tutta la famiglia.
Potrete infine immergervi nella realtà virtuale (VR), e guardare da vicino i dinosauri avrete la possibilità di calarvi nei panni di veri paleontologi alla ricerca di antichi fossili, sfidarvi a respingere pericolosi meteoriti e incontrare i dinosauri nella stanza degli specchi.
L’arte del futuro sarà sempre più un arte che coinvolge tutti i sensi e che vi metterà al centro facendovi vivere l’esperienza da veri protagonosti. In questi innovativi musei sarete “instagrammabili”, potrete immortalare l’esperienza in foto e pubblicarla sui social facendo nascere scatti dall’estetica affascinante.
Il museo del futuro sarà probabilmente digitale. Quello che dobbiamo sperare, è che il nostro passato non venga mai perduto anzi che le nuove tecnologie e i nuovi mezzi manterranno sempre e comunque la connessione con le nostre radici.