Mudec Le avventure di un esploratore
Antonio Raimondi è un naturalista milanese che da protagonista nelle Cinque Giornate partì per il Perù, per scoprirlo e testimoniarlo.
Per raccontare la sua vita, ancora oggi sconosciuta in Italia, è stata allestita l’esposizione Le Avventure di un esploratore, inaugurata il 28 ottobre al Museo delle Culture di Milano, che fino al 26 febbraio 2017 illustrerà il Perù attraverso gli occhi di questo milanese, dal cuore peruviano, sepolto a Lima, in un mausoleo appositamente edificato.
L’esposizione, nata dalla collaborazione con il Museo Antonio Raimondi (MAR) di Lima, vede alcuni aspetti della vita e delle esplorazioni di Antonio Raimondi in Perù in ben nove anni di viaggio che gli permisero di ideare la cartografia peruviana, la scoperta di piante, animali, e tracce del passato preispanico dell’area andina.
Il racconto si snoda attraverso reperti originali di diversa natura, provenienti da importanti istituzioni peruviane oltre che da prestigiosi prestatori italiani, come ha dichiarato l’assistente conservatrice del Mudec, Anna Antonini.
Tra dipinti, mappe, oggetti archeologici e di storia naturale, il visitatore potrà osservare l’incredibile lavoro scientifico di questo importante scienziato milanese del XIX secolo, oltre a scoprire la biodiversità e la ricchezza culturale del territorio delle Ande centrali sudamericane, come ha spiegato Antonini.
Ma perchè lo scienziato scelse proprio il Perù? “La sua proverbiale ricchezza, il suo territorio vario, che sembra riunire in sé gli arenili della costa, gli aridi deserti dell’Africa, i vasti altipiani, le monotone steppe dell’Asia, le alte vette della cordigliera, le fredde regioni polari, gli intricati boschi di montagna e la lussureggiante vegetazione, mi spinsero a preferire il Perù come campo di esplorazione e studio” dice Antonio Raimondi in uno dei suoi libri più noti El Perù.
E il direttore del Museo Raimondi, Luis Felipe Villacorta, arrivato dal Perù per l’inaugurazione, ha spiegato come mai Raimondi, una celebrità per i peruviani, oggi sia stato del tutto dimenticato proprio nella sua patria, l’Italia “E’ una domanda che fa riflettere sia in Italia che in Perù. L’ottocento era un’epoca difficile nell’ambito politico. Raimondi lotta per l’indipendenza e l’unificazione dell’Italia, partecipa, infatti, alle Cinque Giornate e alla difesa della Repubblica Romana. Dopo riprende la sua vocazione scientifica in Perù. Raimondi, vide un cactus gigante (che era peruviano) nell’orto botanico di Breda e scoprì che il Perù aveva la maggior diversità nel mondo ma allo stesso tempo era la meno conosciuta. Così nasce la sua passione per il Perù. Raimondi ha amato intensamente due mondi, ha difeso l’Italia con le armi e ha fatto conoscere il Perù su base scientifica. Era un cosmopolita”.
Le avventure di un esploratore
Dal 28 ottobre al 26 febbraio 2017
Museo delle Culture di Milano
Lunedì 14.30-19.30
Martedì, mercoledì, venerdì e domenica 09.30-19.30
giovedì e sabato 9.30-22.30
Ingresso libero