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La Ferocia, il dramma del malaffare al Teatro Fontana

  • Mariella Bussolati

Daniele Spanò, La Ferocia

La ferocia di Nicola Lagioia, è un libro che ha vinto nel 2015 il Premio Strega e il Premio Mondello. A dimostrare l'interesse che il contenuto di quest'opera ha suscitato, il Teatro Fontana, che ha ospitato la messa in scena teatrale del romanzo, era pieno, nessun posto libero. Nel pubblico c'era un'ampia varietà di età, dai giovanissimi agli anziani, alle età di mezzo. Non è un caso: l'opera mette in scena una saga familiare contemporanea che racconta di eventi che abbiamo letto su ogni giornale e che ci hanno colpito per la loro violenza.

Il racconto parte dal ricco universo borghese di una famiglia di imprenditori del Sud, la famiglia Salvemini, per mettere in luce prevaricazioni e feroci leggi di profitto che caratterizzano i mondi dove il denaro può aggiustare ogni cosa. O quasi. E questo quasi infatti sconvolge poi le vite degli uomini e delle donne protagonisti.
Vittorio (Leonardo Capuano), un costruttore nato dal nulla che ha fondato un impero miliardario, non ha nessuno scrupolo. Ha il mito della scalata ad ogni costo, della crescita da raggiungere con ogni mezzo, comprese le tangenti, la noncuranza dei limiti ambientali, i legami con le figure istituzionali e con le mafie locali.


Al centro della narrazione però c'è Clara, la prima figlia di Vittorio, la cui vita rappresenta un degrado questa volta non di malaffare, ma del corpo e della mente. Tutti i personaggi si rivolgono a lei, forse per sottolineare che il termine ultimo di ogni azione si ripercuote inevitabilmente su ogni corpo. Ed è proprio quello di Clara che appare nudo, spogliato, guardato da tutti, usato, posseduto. L'emozione diventa cruda, i sentimenti sono ingabbiati e quelle che si ascoltano sono storie difficili da immaginare, che sembra impossibile possano essere vissute, non fosse perché appaiono di tanto in tanto nelle cronache.
Non tutto è negativo. A fare da contraltare infatti ci sono sono Michele (Gabriele Paolocà), il fratellastro di Clara, figlio di una amante di Vittorio, tornato a ricostruire la vita della sorella per scoprire le cause della sua morte e a scatenare poi una terribile vendetta, e il giornalista Danilo Sangirardi (Gaetano Colella) che, ossessionato da una frenetica fame di verità e da un amore sconfinato per la terra in cui è nato fornisce una macro cornice che mette in luce le contraddizioni del capitalismo sfrenato che questa storia racconta.
Il cast, quasi interamente al maschile rivela anche un mondo patriarcale, dove l'unica attrice in scena, la madre (Francesca Mazza) è l'unica che a Clara si rivolge in altro modo, non predatorio ma di supplica.


Lo stratagemma teatrale che viene utilizzato e che inchioda lo spettatore alla poltrona, è quello di far raccontare a ogni attore gli eventi in prima persona, in modo che possano entrare nel cuore di tutti. Impossibile non identificarsi e non vivere gli stessi drammi. Intrecci temporali tra passato e presente arricchiscono la trama. E la tragedia diventa allo stesso momento attuale e antica, particolare e universale allo stesso tempo.


Teatro Fontana, Via Gian Antonio Boltraffio, 21 
Dal 30 gennaio al 4 febbraio
dal 27 febbraio al 3 marzo
Orario
Martedì - venerdì ore 20.30
sabato ore 19.30
Domenica ore 16.00
DURATA SPETTACOLO 1 ora
PREZZI
Intero 23 €
Under30 15 €
Over 65 / Under 14 11 €
Giovedì sera 19 €
Convenzioni 18 €
Scuole di teatro 12 €
Speciale Capodanno intero 50 € ridotto 40 €
Prevendita e prenotazione 1 €
Info e prenotazioni
+39 0269015733 biglietteria@teatrofontana.it
www.vivaticket.com

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