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Storia di Milano per bambini: da Attila a Teodorico

attilaDopo essermi gustato una tazza di the verde e un’ottima fettina di torta preparata da mia moglie, eccomi pronto a riprendere il racconto sulla storia della nostra Milano raccontata per i più piccoli. Nell'ultima puntata della storia di Milano "Storia di Milano per bambini: dai visigoti a Sant'Ambrogio" eravamo rimasti al signor Attila il quale, nonostante nel 451 era stato sconfitto in battaglia, era allora ancora in terra di Francia, non si vuole dare per vinto e rieccolo rientrare in Italia e decidere proprio di far visita alla nostra Milano.

La cosa grave è che la nostra città è saccheggiata e incendiata. Posso capire che magari non era di suo gradimento, ma ridurla in cenere non mi sembra un comportamento di un guerriero d’onore!

papa leone magnoA questo punto arriva l’intervento di Papa Leone Magno il quale, non senza l’aiuto della Santa Provvidenza, riesce a convincere Attila a ritornarsene in Pannonia. Questa terra comprendeva la parte occidentale dell’attuale Ungheria.

Intanto i milanesi, gente come si sa operosa perché a Milano “se stà mai cònt i man in man”, che tradotto vuol dire “non si sta mai con le mani in mano”, ossia ci s’impegna, rimediavano ai disastri fatti dal barbaro.

Un tale, di nome Ricimero, generale dell’Impero romano d’Occidente, decide di portare la sua sede a Milano e far si che la città torni a essere la sede dell’impero. L’impresa gli riesce anche, solo che quando lascia questo mondo, anche Milano perde definitivamente la sede imperiale. Momento di pausa? Neanche per idea, perché ecco all’orizzonte apparire una nuova minaccia, che questa volta si chiama Odoacre, il quale, anche lui con il vizio del saccheggio, se la prende con la città di Pavia, risparmiando però Milano. odoacreA Teodorico, Re degli ostrogoti, detto il Grande, Odoacre, che era un germanico Re degli Eruli, evidentemente non gli stava simpatico, infatti, entra in Milano con le sue truppe e mette in fuga l’occupante. Probabilmente al fuggitivo Milano doveva piacere molto, perché decide di ritornare alla riconquista. Teodorico intanto si era rifugiato a Pavia, e così riecco Odoacre riprendersi la nostra città.

Tuttavia anche a Teodorico Milano piaceva, per cui rieccolo col suo esercito, e questa volta Odoacre è sconfitto e si rifugia a Ravenna. Forse finalmente un po’ di tranquillità! Nossignore, Odoacre, che doveva essere un uomo piuttosto cocciuto, unito ai Visigoti e ai Burgundi, che nome eh ragazzi, attacca Milano creando desolazione e rovina.

Ovunque un marcire d’immondizia e un ristagnare e un fetore di acque putride, gli animali erano ricoverati all’interno delle chiese; insomma, la nostra città era ridotta veramente male, molti abitanti erano fatti prigionieri, altri si davano alla fuga. Il tempo, si sa, non si ferma e in qualche modo la vita continua, così i milanesi si rimboccarono le maniche e cercarono di restituire alla città un aspetto più vivibile e umano.

I due avversari? Non pensate che avessero calmato gli animi, infatti, nel corso di un banchetto, Teodorico pensò bene di offrire al suo avversario l’addio definitivo mandandolo nel regno dei più. Dopo quest’avvenimento cruento, finalmente un attimo di tranquillità per Milano.

Poiché questi fatti, non certo onorevoli per l’uomo, mi hanno lasciato un po’ di amaro nel cuore, decido di mettere gli scarponi, impugnare il mio bastone e andare a fare una passeggiata nel bosco, un valido metodo per rilassare la mente. La nostra storia? La continuerò domani.

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