Tempo per le famiglie via Arsia: il mio grazie
Si conclude per me il quarto anno di frequenza al Tempo per le Famiglie di via Arsia, e non posso fare a meno di scrivere queste poche righe dedicate a un servizio che mi ha accompagnata in questo periodo così speciale, e di cui so già che mi sentirò orfana ora che anche la mia secondogenita inizierà un altro capitolo della sua vita: la scuola dell’infanzia.
Questo articolo nasce quindi, in parte, per la voglia di ringraziare educatrici preparatissime non solo nella cura del bambino, ma anche nel coltivare, e far fruttare, i rapporti con le famiglie per migliorare il benessere del nucleo familiare. Il mio grazie personale va a Maddalena, Annamaria, Cinzia, Daniela, Emanuela, Rosella, Caterina, Sabrina che mi hanno accompagnata in questo ciclo che si chiude ma che mi lascia davvero molto: consigli da serbare nel cuore, canzoni da canticchiare, tanti tanti ricordi e amicizie da continuare a coltivare, perché i figli ti insegnano anche questo, che non è mai troppo tardi per incontrare nuovi amici, e che anche la maternità è un’esperienza di condivisione e confronto.
Ma questo articolo nasce anche, e soprattutto, per la voglia di informare, di far conoscere alle neo-mamme un servizio pensato per loro, che non risponde, come fa il nido, ad una esigenza di accudimento negli orari in cui mamma e papà sono al lavoro… non è un parcheggio, insomma, ma un servizio che sostiene le famiglie, che aiuta le mamme ad intraprendere il difficile cammino dell’educazione dei propri figli … senza indicazioni o regole ma semplicemente grazie al confronto. E in questo lo stimolo a scrivere me lo ha dato Silvia, a cui ho parlato del Tempo durante il corso pre-parto e ora, dopo due anni di frequenza, mi ringrazia ancora per averglielo fatto conoscere.
Se ripenso al mio primo giorno al Tempo, con il mio pupetto di sei mesi (un vulcanino ancora, in parte, da scoprire e conoscere per me) mi emoziono ancora. Lui così piccolo, ma così grande: un universo in un esserino che pur di scoprire il mondo rotolava ovunque non avendo ancora appreso i rudimenti del gattonamento.
Io così piena di punti di domanda e senza nessuna idea della mamma che sarei diventata. Dopo cinque minuti Maddalena lo ha definito un “entusiasta” … E questo è ancora oggi il termine che uso quando mi viene chiesto di descrivere mio figlio in una parola.
E con un po’ di malinconia ripenso a ieri, quando con la piccoletta ho salutato la “stanza dei salti”, la “casetta” in cui sono riproposti in miniatura gli ambienti di una casa in cui giocare a fare i grandi, il tappetone e il “tavolo delle mamme” dove bere un caffè e fare quattro chiacchiere …
Con questo articolo invito quindi tutte le mamme che leggono a provare e sperimentare questa esperienza di crescita e confronto per i nostri piccoli e per tutta la famiglia.
Potete trovare le informazioni sui Tempo per le Famiglie di Milano leggendo il nostro articolo: Tempo per le Famiglie