112: attivo il numero unico per le emergenze
Fino ad oggi in caso di emergenza è necessario contattare differenti numeri, con l'inconveniente che è capitato di chiamare la polizia che ha chiesto di riagganciare e ricomporre il numero dei carabinieri. Da alcuni mesi si sente parlare di un «numero unico per le emergenze», un progetto conforme alle nuove direttive Europee che ha come risultato finale l'esistenza del solo numero 112, un call center che riceverà e smisterà tutte le chiamate di emergenza alle centrali operative di competenza: polizia, carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale e protezione civile.
In caso di malore, di furto o di incendio sarà sufficiente comporre il 112 che provvederà ad inviare ambulanza, carabinieri, polizia o vigile del fuoco a seconda del tipo di emergenza.
Il progetto è partito nel 2010 da Varese e da fine 2013 a Milano dove un call center realizzato dal ministero dell'Interno e dalla Regione Lombardia attraverso l'Azienda regionale emergenza urgenza (Areu) raccoglie e smista le chiamate dirette a vigili del fuoco, polizia di Stato, carabinieri ed emergenza sanitaria riducendo sia i tempi d'intervento che i costi e allo stesso tempo salvando vite umane.
Dalla primavera 2014 si estenderà il servizio del 112 anche alla centrale di Brescia, che coprirà Mantova, Cremona, Lodi e Pavia: ''In questo modo - dice Roberto Maroni - la Lombardia sarà in meno di un anno la prima e unica regione ad attuare il modello europeo del 112 numero unico di emergenza. Anche in questo un'eccellenza''.
L'AREU però nella delibera 2014/16 ammette come anche a Milano il ridotto numero di operatori nel call centre "è tale da non consentire la garanzia della continuità di tale servizio pubblico (...) con possibili ripercussioni su valori fondamentali quali salute, ordine pubblico e sicurezza per gli oltre tre milioni di abitanti serviti da tale centrale".
Un numero fondamentale che ci auguriamo diventi davvero il fiore all'occhiello per la la Lombardia e l'Italia intera e non invece un cattivo esempio di come non far funzionare un servizio indispensabile. Il 112 è già attivo in gran parte dei paesi dell'UE permettendo a milioni di europei e di turisti un rapido ed unico accesso per rivolgersi ai servizi d'emergenza nel loro paese e all'estero.