A Borgomanero nasce la Casa della Carità per aiutare tanti bisognosi
I cittadini di Borgomanero non si sono mai tirati indietro davanti alla solidarietà, dimostrando la propria disponibilità per chi vive nel bisogno.
Tutto questo è un dato di fatto, e oggi lo dimostra un evento storico importante: la nascita della "Casa della carità".
L'edificio, che sorge in piazza XXV aprile, nei pressi della via Manzoni del centro cittadino, sarà un luogo di riferimento per tutta la cittadinanza e soprattutto per chi è meno fortunato di altri.
Il palazzo storico, simbolo della città di Borgomanero, nel passato proprietà della nobile famiglia D'Este, sarà in grado di garantire un piatto caldo sia a pranzo che a cena, e assicurerà 11 posti letto, per chi purtroppo non riesce a permettersi nemmeno un posto dove coricarsi.
Un'iniziativa dal grande valore umano, in un momento storico, durante una particolare crisi economica, in cui tante persone sono difficoltà e di cui non possiamo restare insensibili.
Proprio su questo aspetto ha voluto soffermarsi don Piero Cerutti, parroco di Borgomanero, sottolineando le stesse parole ripetute da Papa Francesco:"non distogliete mai il vostro sguardo dal povero".
Parole sagge che vogliono farci comprendere che in qualsiasi paese civile, ogni essere umano, non può essere considerato un numero, ma una persona che possiede il pieno diritto di vivere una vita alquanto dignitosa.
Un progetto molto ambizioso, quello della "casa della carità", considerato una sfida per tutta la cittadinanza, perché sicuramente non sarà facile condurre un' iniziativa così significativa, che ha avuto dei grandi costi.
Le spese per la realizzazione di tutto, sono state sostenute grazie ad opere di grande generosità, come il contributo di 100 mila euro dei fondi della Caritas, ottenuti dal 10 per mille, parallelo alla pronta collaborazione di associazioni ed enti privati.
Un impegno preso da tanti cittadini, dimostrato anche dalla folta presenza di persone durante l'inaugurazione, avvenuta il 19 novembre, in cui era presente anche il direttore della Caritas Diocesana Giorgio Borroni, insieme alle varie autorità locali.
Per quanto riguarda la gestione, saranno presenti le due associazioni Mamre e Compagni di volo, coordinate da Mario Metti e Sergio Vercelli, principali promotori dell'iniziativa, insieme alla diocesi locale.
La casa della carità sarà un luogo anche di incontro, dove tutti avranno il diritto di accedere, invitati quando possono a dare un proprio libero contributo.
Tra i tanti obiettivi di questo spazio ci sarà anche quello di favorire un' aggregazione sociale per tutto il territorio, promuovendo la partecipazione di tutti cittadini.
Ci dice Mario Metti:
Attraverso l’associazione Mamre, operiamo nella nostra zona da ben più di trent’anni, occupandoci in prevalenza di accoglienza sia per donne e bambini e anche per uomini senza fissa dimora.
Ogni giorno la nostra attività, ci permette di intercettare le gravi problematiche di una gran parte dei cittadini, che vivono forti disagi, all’interno del nostro territorio.
Oggi tanti sono i cittadini che fanno fatica ad arrivare a fine mese, nonostante ci troviamo in una zona della provincia industrializzata e fiorente, come il Borgomanerese.
Posso assicurare che tante di queste persone, oltre a non avere un accesso a beni alimentari di prima necessità, non riescono nemmeno a permettersi un semplicissimo pasto caldo, e quindi il nostro obiettivo è diventato quello di non rimanere immobili davanti a dei problemi gravi come questi.