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Educare al bene e al meglio, una necessità sempre più pressante

Educare, un'impresa non certo facile, nei nostri tempi forse ancora più difficile in quanto siamo continuamente “bombardati” da mille messaggi di tutti i generi, alcuni accattivanti ma molto diseducativi. Eppure, se manca un'educazione che insegna e invita, non solo a parole ma con l'esempio, al Bene, ad una moralità vera e rispettosa dell’altro, si finisce inevitabilmente per regredire a comportamenti indegni di un essere umano. (Quanto sta succedendo mi pare non lasci dubbi in merito).educare foto milanofree ai

Il Ruolo e la Responsabilità dell'Educatore

Etimologicamente, il termine educare riporta a “condurre, portare”, quindi l’educatore ha una responsabilità di non poco conto, e questo non solo a livello genitoriale, ma della società tutta. Pensiamo alla cinematografia, a certe canzoni, a certi programmi televisivi, agli stessi cartoni animati, siamo così convinti che tutti portano ad una educazione sana? Se si è onesti con sé stessi la risposta è NO, purtroppo alcuni sono deleteri per i giovanissimi e per i giovani in generale e pure per certi adulti diciamo fragili.

Mi permetto perciò di riportare alcuni suggerimenti applicati da quel grande educatore che è stato Giovanni Bosco. Egli affermava: “È necessario educare in positivo, proponendo il bene in esperienze adeguate e che sappiano coinvolgere, capaci di attrarre per la loro bellezza e nobiltà. Si deve far leva sulla libertà interiore, contrastando i condizionamenti e i formalismi esteriori”. Lo affermava allora, siamo nel 1841, ed è oggi più che mai attuale.

La Visione Educativa di Don Bosco

Vi sono giovani che non sanno gestire un rifiuto, dove si sente solo parlare di diritti e ben poco o nulla di doveri, dove le regole sono vecchiume da abolire perché la vera libertà è fare quello che si vuole, e che il desiderio e/o la voglia del momento suggerisce di mettere in atto. Ovviamente la responsabilità maggiore l’abbiamo noi adulti, nei vari aspetti della quotidianità, come ad esempio la politica troppo debole e rinunciataria o la Scuola che ha smarrito il senso dell’educare al bene.

Ogni vero educatore sa che in ogni giovane, per quanto emarginato o deviato, esistono le energie di bene, e che sono queste che devono emergere e su cui si deve far leva.

Don Bosco attribuiva molta importanza alla condizione storica del soggetto: alla sua libertà, alla sua preparazione alla vita e ad una onesta professione, all’assunzione di responsabilità civili e di generoso impegno verso il prossimo. Usava spesso queste parole: allegria, studio, pietà, saggezza, lavoro, umanità. Sei parole cariche di significato positivo. Diceva inoltre che quello che importa è che i giovani non siano solo amati, ma che essi conoscano di essere amati.

Egli insegnava che il vero educatore partecipa alla vita dei giovani, si interessa ai loro problemi, cerca di rendersi conto di come essi vedono le cose, prende parte alle loro attività sportive e culturali, alle loro conversazioni; come amico maturo e responsabile prospetta itinerari e mete di bene, è pronto a intervenire per chiarire problemi, per indicare criteri, per correggere con prudenza e amorevole fermezza valutazioni e comportamenti biasimevoli. Non si deve considerare un superiore, ma un padre, un fratello, un amico.

L'Importanza dell'Educazione Autentica

È quanto mai necessario che l’educatore abbia chiara percezione del fine ultimo, in quanto nell’arte educativa i fini esercitano una funzione determinante. Una loro visione incompleta o erronea può essere causa di insuccesso e segno di incompetenza. Ricordiamolo bene che educatori non si nasce ma si diventa, e prima di voler educare qualcuno è doveroso educare sé stessi. (Un cieco non può far da guida a un altro cieco, è ovvio).

Le aspirazioni profonde dei giovani non vanno deluse; il bisogno di vita, di Amore – a maiuscola - , di libertà, di futuro, di gioia, di Fede, ma sono da coltivare sempre “nell’orto del bene”. Solo una coscienza critica che sappia percepire i valori autentici è garanzia di un buon successo. Evitare assolutamente di lasciarsi plagiare la mente e l’anima da false ideologie, che si presentano accattivanti ma che, se sviscerate, si dimostrano errate e false. (Un semplice esempio è quello di coloro che manifestano per la pace dicendosi dei pacifisti convinti che però tirano sassi contro le vetrine dei negozi, o incendiano auto, o fanno danni. Pensiamoci bene a queste cose e non nascondiamo la ragione sotto la sabbia – come il detto sullo Struzzo insegna - ). Un educatore onesto non parla solo di diritti, ma anche di doveri, altrimenti si zoppica nella vita. Per cui facciamoci un esame di coscienza sincero e riportiamo in auge quei valori di vita che sono il “muro portante” per non crollare. La VITA è TROPPO importante per non viverla nel BENE.

 

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