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Biciclette abbandonate: da rifiuto urbano a risorsa di utilità sociale

Grazie ad un iniziativa congiunta fra il Comune di Milano e l’Amsa, le bici abbandonate in vari angoli di strada, verranno raccolte, trasformate e torneranno nuovamente a vivere.bici-abbandonate

A tale scopo, il Comune si è mosso con tre passi importanti volti a regolare in modo efficace tutta la procedura: ha deliberato le linee di indirizzo per la rimozione dei rottami di biciclette, ha emesso un’ordinanza che ha fissato i limiti temporali perché una bicicletta non più utilizzabile venga considerata abbandonata, ha pubblicato un avviso pubblico per la ricerca di università, Onlus o altre associazioni senza fini di lucro interessate a recuperare pezzi di bicicletta per realizzare progetti di interesse pubblico.

L’Amsa dal canto suo rimuoverà le biciclette dalla pubblica via, una volta passati 20 giorni dall’avviso rilasciato da Polizia locale o dalla stessa Amsa, e provvederà al loro stoccaggio nelle unità operative Silla e Olgettina, dove potranno essere prelevate dai soggetti interessati.
In base a quanto definito nell’avviso pubblico, potranno partecipare alla selezione, i soggetti interessati in possesso dell’autorizzazione per il trasporto, lo stoccaggio e il trattamento di materiali ferrosi. Tali soggetti dovranno presentare entro il 14 novembre, un progetto con la descrizione degli obiettivi e dell’utilità sociale (creazione di nuove bici, opere d’arte, pezzi d’arredamento, ecc.) che verrà esaminato da una specifica commissione la quale provvederà a valutarlo sulla base di diversi elementi: esperienza del proponente, caratteristiche della proposta compresa l’attestazione di disponibilità dello spazio in cui lavorare il materiale ricevuto, sostenibilità del progetto e tempi di attuazione.

Si tratta di un’operazione esemplare a tutela dell’ambiente date le sue molteplici funzioni: consentirà di ripulire la città da rottami abbandonati, eviterà lo spreco di materiali ancora utilizzabili, fornirà pezzi di varia natura con cui creare nuovi oggetti di pubblica utilità.

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