Codacons: con il 2021 previsione di prezzi in salita
Un recentissimo studio del Codacons prevede per le famiglie italiane una stangata in arrivo per il 2021.
Si parla di aumenti che andranno a colpire proprio le categorie più danneggiate dalla pandemia, in particolare tutti coloro che non sono riusciti a mantenere il posto di lavoro o sono stati costretti a chiudere l’attività.
Come si è potuto constatare, la contrazione dei consumi nel 2020 ha determinato una diffusa riduzione dei prezzi (cosiddetta deflazione) con conseguente aumento del potere d’acquisto della moneta, poiché se la merce costa meno, con una determinata somma di denaro si riesce a comperarne una maggiore quantità; diversamente, con la ripresa degli scambi commerciali, è facile ipotizzare il fenomeno opposto, cioè l’aumento generalizzato dei prezzi (cosiddetta inflazione) e la diminuzione del potere d’acquisto della moneta in quanto, se le merci costano di più, il compratore, a parità d’importo, riesce ad acquistarne una quantità minore. Lo si è visto, del resto, in occasione di quella minima ripresa della scorsa estate, subito dopo la quale i prezzi di alimenti e bevande hanno visto un consistente rialzo.
Chiarissimo, dunque, come le persone che hanno perso il lavoro siano quelle destinate a soffrire maggiormente a fronte di un eventuale incremento dei prezzi al dettaglio. Detto questo, Codacons ha calcolato che un sia pur lieve aumento dei listini “potrebbe determinare una maggiore spesa pari a complessivi + 200 euro a famiglia, cui si aggiungono + 142 per i soli rincari nel settore alimentare, i cui prezzi negli ultimi mesi del 2020 hanno subìto sensibili rialzi”.
A rincarare la dose di sfiducia nel ripristino di un trend economico positivo nel nostro Paese non sovviene alcuna garanzia di stabilità del costo dei carburanti, il cui probabile rincaro, peraltro già iniziato, trascinerebbe con sé un innalzamento delle bollette energetiche (in primis luce e gas) e delle spese di trasporto sia pubblico che privato, nonché lievitazione della Tari e dei costi di fornitura idrica, per un totale stimabile – sempre secondo lo studio del Codacons - intorno ai + 75 euro per nucleo familiare.
Per i ristoranti sono stati calcolati rincari nell’ordine dei + 58 euro; per gli alberghi + 72 euro; altri piccoli aumenti di spesa come quello per manutenzione, revisione e altri servizi connessi all’uso dell’auto, potrebbero contribuire al passivo del bilancio familiare per un + 130 euro; possibile, dulcis in fundo, un + 25 euro per spese sanitarie e un + 15 euro per spese bancarie: in totale, una stangata da più di 800 euro a famiglia. Non resta che augurarsi che tali verosimili previsioni possano risultare eccessivamente pessimistiche.
Mirella Elisa Scotellaro
Fonte: Codacons - Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori.