Comprare Lingotti d'Oro: bene rifugio a Milano
Anche a Milano sta diventando una prassi comprare lingotti d'oro come beni rifugio, non solo da parte di grandi investitori ma anche da piccoli risparmiatori che temono venga intaccato il potere d'aquisto della valuta cartacea.
L'oro, si sa, è un investimento sicuro poichè per sua natura è raro e la produzione annua è relativamente costante nel tempo. Inoltre proprio perchè è un bene scarso, l'oro avrà sempre valore e potrà sarà essere rivenduto ovunque ed in qualunque momento.
Complice la crisi economica si diffondono anche negli aeroporti macchinette dispensatrici di lingottini d'oro: il primo distributore automatico di oro in Italia è stato infatti inaugurato nel 2010 allo scalo di Bergamo Orio al Serio. Il successo, ci dicono, è in continua crescita in un mercato dominato dalla debolezza delle valute. Comprarlo diventa quindi molto semplice, più facile che fare un prelievo al bancomat.
Sono molti gli italiani che per non pagare l'iva si recano inoltre oltreconfine, in Svizzera per ordinare il proprio lingotto d’oro. «A dicembre 2012 abbiamo registrato il 30% in più di vendite rispetto a novembre – dice Ralph Thoma, direttore della sede di Lugano – I motivi sono da ricondurre agli sconti effettuati e all’aumento di richieste da parte di liberi professionisti e persone del ceto medio».
Il taglio di lingotti che va di più in Svizzera è quello da 100 grammi (controvalore 4mila euro) che i clienti di solito ritirano per portarsi via.
Prima di acquistare oro attenti a queste semplici indicazioni:
Ogni lingotto deve riportare per legge il titolo in millesimi del contenuto di metallo prezioso (999,9 per l'oro puro) ed il marchio del fabbricante che è normalmente composto dalla sigla della provincia seguito da un numero progressivo. Con la legge n. 7/2000 l’Italia si è allineata alla normativa vigente nel resto dell’Europa (direttiva 98/80/CE del Consiglio del 12 ottobre ’98), quindi un privato può acquistare e detenere «oro da investimento», cioè l’oro puro sotto forma di lingotti di peso non inferiore ad 1 g e dal titolo minimo di 995°/°° e le monete d’oro con titolo superiore a 900 °/°°.
Nel 2000 l’oro valeva circa 10 euro al grammo, nel 2011 ha toccato i 35 euro al grammo: il vostro acquisto di ieri non solo non ha perso valore, ma lo ha anzi incrementato, come nessun altro investimento poteva garantirvi. L’oro è una materia prima che nel tempo è destinata ad esaurirsi, sarà sempre più raro, il suo valore di conseguenza si accrescerà sempre di più. Il taglio massimo destinato alla commercializzazione è quello da 1 kg.
Chi può vendere «oro da investimento»?
La legge identifica gli operatori professionali ossia quanti sono abilitati al commercio dell’oro che, tra gli altri requisiti, devono avere un capitale interamente versato di 103.291 euro ed il collegio sindacale.
Il prezzo di riferimento: il fixing
Il valore di mercato dell’oro puro viene stabilito dalle borse valori più importanti del mondo. In particolar modo, per questioni di fuso orario, si fa riferimento ai prezzi della borsa di New York (NYMEX), Londra (LBMA) e Tokyo (TOCOM) che offrono prezzi “istantanei” e due valori di riferimento, chiamati fixing, in apertura e in chiusura di giornata.
Dove acquistarlo?
Il nostro consiglio è di rivolgersi sempre ad operatori del settore che possono garantire un prezzo in linea con quello di mercato.
Anche a Milano vi sono operatori certificati, citiamo due realtà consolidate nel settore a due passi dal Duomo: il famosissimo Bolaffi in via Manzoni 7 e OroVilla in via Mazzini, 16. E' qui che il milanese doc Mario Villa nel 1950 decide di creare un banco dell'oro: Mario Villa Banco Metalli, una piccola realtà cittadina nata con passione e impegno che piano piano, negli anni, si trasforma in realtà nazionale. Oggi è il figlio Giorgio Villa a proseguire le attività del padre sia nel cuore di Milano, in via Mazzini 16 dove si trova lo storico ufficio commerciale, sia a Pero dove ha sede 8853 S.p.a. moderno stabilimento per la lavorazione dei metalli preziosi.