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COP28 e il futuro dell'Energia: svolta storica o compromesso insufficiente?

  • Elena Tarantelli

La COP28, tenutasi nel dicembre 2023, ha segnato un momento storico nella lotta contro i cambiamenti climatici. Per la prima volta, l'industria dei combustibili fossili e il loro impatto ambientale sono stati riconosciuti e discussi in un contesto globale. Tuttavia, il risultato di questa conferenza ha suscitato reazioni contrastanti: da un lato è visto come un passo avanti significativo, dall'altro come un compromesso che lascia molto a desiderare.transizione energetica foto milanofree ai

La Transizione Energetica Annunciata

Il documento finale del Global Stocktake (GST) della COP28 ha evidenziato una transizione verso l'abbandono dei combustibili fossili, sebbene non nel modo che molti speravano. Circa 130 paesi si sono schierati a favore di un "phase-out" completo, ma le resistenze dei paesi produttori di petrolio hanno portato a una soluzione più mitigata.

La terminologia utilizzata nel documento, come "calls on" e "transitioning away", è stata percepita come troppo debole per affrontare l'urgenza della crisi climatica. Questo linguaggio riflette la natura dei compromessi fatti e solleva dubbi sulla serietà e l'immediata applicazione delle misure proposte.

Il GST ha concesso diverse aperture all'industria Oil & Gas, come il riconoscimento dell'importanza dei combustibili di transizione (incluso il gas) e il riferimento alla cattura e sequestro della CO2. Queste concessioni hanno sollevato preoccupazioni sul ritardo nella vera transizione energetica.

Nonostante le ambiguità, il GST ha riaffermato l'importanza di basare le azioni sulle evidenze scientifiche, mirando a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e a triplicare le fonti rinnovabili entro il 2030. Questi obiettivi sono cruciali per limitare il riscaldamento globale a livelli sostenibili.

La Finanza Climatica e la Giustizia Climatica

Il documento ha lasciato irrisolti problemi significativi nel campo della finanza climatica, soprattutto per i paesi in via di sviluppo. La mancanza di obiettivi finanziari concreti e di un sufficiente riconoscimento del principio di giustizia climatica ha generato delusione, soprattutto tra i paesi del Sud del mondo.

Mentre la COP28 segna l'inizio di un nuovo capitolo nella transizione energetica globale, le incertezze rimangono. La mancanza di indicazioni chiare e vincolanti nel documento solleva dubbi sulla velocità e l'efficacia di questa transizione. La discussione continuerà nelle future conferenze, inclusa la COP29 in Azerbaijan, un altro Stato fortemente legato all'energia fossile.

La COP28 rappresenta sia un passo avanti che un insieme di compromessi. Le decisioni prese riflettono la complessità del dibattito globale sui cambiamenti climatici e l'urgenza di azioni concrete. L'attenzione rimane alta, e la necessità di azioni più decise e rapide è evidente.

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