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Coronavirus Lombardia, numero 1500 fuori servizio e mascherine esaurite

 coronavirus pixCoronavirus in Lombardia, assalto a mascherine e prodotti igienizzanti.

Mentre il bollettino ora dopo ora si aggrava, avendo raggiunto ora quasi 60 casi di contagio in Lombardia partiti dal focolaio di Codogno, è diventato impossibile contattare il numero dedicato per consigli su come comportarsi in caso di febbre sospetta: il numero verde 1500 del Ministero della Salute è probabilmente contattato da cosi' tanti cittadini lombardi che non funziona. Il numero dovrebbe essere attivo 24 ore su 24 ma, come molti ci hanno segnalato, un messaggio registrato ci avvisa che " a causa dell'elevato numero di chiamate pervenute si informa che tutte le linee sono impegnate, si prega di richiamare più tardi e di consultare il sito del Ministero della Salute salute.gov.it"

Il numero 1500 era stato aperto a inizio anno proprio per spiegare come si trasmette il coronavirus, quali sono i sintomi e dare consigli per prevenire il contagio. Il numero verde era stato potenziato qualche giorno fa ma evidentemente non regge il carico delle richieste dei cittadini preoccupati.

Mascherine esaurite nelle farmacie

A Milano, Pavia, Lodi e provincia le mascherine sono diventate introvabili. I farmacisti ci dicono che le piccole scorte che avevano sono andate esaurite a fronte di grande richiesta di queste ultime assieme ai prodotti igienizzanti per le mani in risposta all’epidemia coronavirus che viene percepita come fuori controllo. Le farmacie si stanno mobilitando per trovare qualche fornitore in grado di garantire anche piccole quantità.

Il blocco dei treni e delle manifestazioni

L'ordinanza di Regione Lombardia del 21 febbraio 2020, al punto 8 indica la “interdizione dei mezzi pubblici” dalla giornata di sabato 22 febbraio: i treni non effettueranno fermate nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. Per combattere qualsiasi tipo di possibilità di contagio fioccano le ordinanze comunali che annullano manifestazioni ed eventi anche se a scopo esclusivamente precauzionale poiché al momento non esiste un dichiarato stato di emergenza sanitaria.

Il Comune di Milano sospende i dipendenti provenienti dalla zona del focolaio dalle attività lavorative

Due casi di contagio anche a Milano, uno a Sesto san Giovanni e uno all'ospedale di Melegnano. "Questa mattina ho riunito a Palazzo Marino il gruppo di lavoro per monitorare la situazione relativa al Coronavirus. Il Comune avrà il compito di recepire prontamente le indicazioni che ci perverranno dalla Regione Lombardia e dal Dipartimento Protezione Civile.  Al momento abbiamo dato attuazione all’ordinanza del Ministero della Salute e della Regione Lombardia e abbiamo sospeso dalle attività lavorative i dipendenti del Comune di Milano e delle nostre controllate che provengono dai comuni ove sussiste un cluster di infezione. Oggi pomeriggio parteciperemo al tavolo in Prefettura per avere indicazioni su come procedere da qui in avanti”. Lo dichiara il sindaco di Milano Giuseppe Sala.

I consigli dell'OMS

  • Lavarsi spesso le mani. ll lavaggio e la disinfezione delle mani sono decisivi per prevenire l’infezione. Le mani vanno lavate con acqua e sapone per almeno 20 secondi. Se non sono disponibili acqua e sapone, è possibile utilizzare anche un disinfettante per mani a base di alcol al 60%. Lavarsi le mani elimina il virus.

  •  Coprirsi la bocca e il naso quando si tossisce o starnutisce. Coprire bocca e naso se si starnutisce o si tossisce. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico. 

  • Mantenere il distanziamento sociale. Evitare il contatto RAVVICINATO con persone che soffrono di infezioni respiratorie ACUTE. Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani. 
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Usare la mascherina SOLO se si sospetta di essere malati o se assistono persone malate. In Italia contattare il numero verde 1500 se si ha febbre o tosse o se si è tornati dalla CINA da meno di 14 giorni.

Salvini attacca la gestione Coronavirus del governo Conte

La dichiarazione di Salvini via tweet: 

<< #Coronavirusitalia, ci definivano "sciacalli", se ci avessero ascoltato in gennaio avremmo meno problemi. Sono in contatto costante con i governatori Fontana e Zaia, ora è il momento di lavorare per impedire che il virus si trasformi in un disastro ancora peggiore. Spero che al governo capiscano che controllare i transiti e chiudere i confini non è "razzismo" o "fascioleghismo", ma solo BUONSENSO, quello che purtroppo a molti è mancato nelle scorse settimane.>>

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