Da oggi mascherina obbligatoria nelle vie del centro a Milano
L’ordinanza del Comune di Milano del 25 Novembre impone a tutti i cittadini a decorrere da oggi, sabato 27 Novembre fino al 31 Dicembre 2021 l’obbligo di utilizzare la mascherina anche all’aperto per tutto il periodo natalizio.
In questo modo si tenta di “salvare” il Natale per scongiurare la possibilità di nuove chiusure in conseguenza all’aumento dei contagi e della nuova variante africana (Omicron) che dal Belgio lancia una nuova temibile preoccupazione.
Milano vuole rimanere in zona bianca e il suo sindaco, Giuseppe Sala insieme al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ed il prefetto Renato Saccone, tenendo conto di voler garantire ai milanesi un natale di ritorno alla normalità che consenta assembramenti “in sicurezza” di una gran quantità di persone all’aperto che possano riversare sugli attraenti mercatini previsti per il natale, hanno deciso di prendere le misure necessarie includendo alcune restrizioni.
Purtroppo gli eventi che richiederanno un raduno più massiccio di persone quest’anno non si terranno, come ad esempio il concerto di Capodanno in Duomo che è stato sospeso.
Il sindaco valuta anche la possibilità di contingentare il numero di persone che entra in galleria, ma al momento non se ne sta ancora parlando.
Zone in cui sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto
Già dalla mezzanotte di sabato 27 novembre sino alla notte di capodanno del 31 Dicembre 2021, nella fascia oraria tra le ore 10.00 e le ore 22.00 vigerà l’obbligo della mascherina all’aperto per tutte le vie centrali di Milano che comprenderà le zone di:
Piazza Castello; • Largo Cairoli; • Via Dante; • Piazza Cordusio; • Via Orefici; • Via Mercanti; • Piazza Mercanti; • Piazza del Duomo; • Galleria Vittorio Emanuele II; • Corso Vittorio Emanuele II; • Piazza San Babila.
Sanzioni per chi non rispetta le normative
Le sanzioni amministrative previste per l’inosservanza del decreto comprenderanno multe dai 400€ ai 3000€.
Se la multa viene pagata entro 5 giorni dalla notifica l’importo da pagare si riduce a 280€, mentre 400 € per chi la paga entro 60 giorni. Chi supera i 60 giorni sarà costretto a versare il massimo previsto di 3.000€.
Le altre zone della città
Da quasi due anni a questa parte la mascherina è diventato un accessorio sanitario indispensabile e strettamente necessario per la salvaguardia della salute. In molti casi è diventato un accessorio di stile fashion per aggiungere un pò di glamour e divertimento al periodo particolare che stiamo attraversando.
Ci siamo abituati? Ci stiamo ancora abituando?
Fatto sta che i contagi sono in rialzo, che dall’estero preoccupa l’arrivo di una nuova variante e questo non ci consente ancora di vedere la fine del tunnel.
Una domanda sorge spontanea: cosa faranno i no green pass che vorranno sfilare per le vie del centro di Milano per il 20esimo weekend consecutivo? Ormai il loro appuntamento del weekend sono le vie di Milano, per dissentire, dissentire a non finire.
Il virus però non accenna a frenare la sua corsa.
Le città che seguono l'esempio di Milano
Diverse città capoluogo lombarde hanno deciso di unirsi al programma di contenimento dei contagi natalizio:
- Como dove la sua “città dei balocchi” prevede l’obbligo della mascherina dalle 14 alle 22 da oggi fino al 9 gennaio 2022.
- Bergamo: il sindaco Giorgio Gori segue le stesse normative del decreto di Milano (dal 27 Novembre fino al 31 Dicembre dalla 10.00 alle 22.00), con l’obbligo della mascherina esteso dal 31 dicembre fino alle ore 14 del 1 Gennaio 2022.
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Varese: l’obbligo sarà in vigore nei weekend dalle ore 15 di ogni venerdì fino alla mezzanotte di tutte le domeniche dal 27 Novembre sino al 9 gennaio nelle vie centrali, nelle vie dello shopping e nei luoghi turistici.
- Brescia al momento partirà con un weekend di prova con l’obbligo dalle 7 alle 22 in alcune vie centrali.
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Monza avrà mercatini di natale fino al 6 gennaio e fino a tale data farà valere le disposizioni di indossare la mascherina 24 ore su 24 nel centro fulcro delle attività commerciali.
Le misure riguardano non solo la Lombardia ma anche molte città del resto d'Italia come Bologna, Firenze, Padova e Aosta.