Dal cuore al primo posto nelle classifiche degli artisti indipendenti: così Raffaele Poggio ha conquistato tutti con Fiori di ceramica
Quando Raffaele Poggio ha scritto il suo ultimo singolo dal titolo Fiori di ceramica, uscito su tutte le principali piattaforme di streaming musicale il 23 febbraio scorso, aveva un obiettivo preciso: comunicare la sua fiducia nel prossimo e lanciare un messaggio al suo pubblico per non perdere la speranza anche davanti agli ostacoli più ardui che la vita ci pone davanti.
Quell’intento, nato nel suo cuore in un momento in cui l’artista ha subìto un intervento al cuore, è arrivato prima alle orecchie di chi Raffaele lo conosce e segue da tempo, poi a tantissime altre persone, portando la canzone ad essere prima nelle classifiche di ascolto degli artisti indipendenti.
Raffaele ci racconta meglio questo percorso e svela tanto altro sulla sua persona e sul suo attuale momento professionale.
Raffaele, che viaggio ricco di soddisfazioni per Fiori di ceramica! Come stai vivendo questo momento in cui stai raccogliendo i frutti del tuo ultimo lavoro musicale?
"È vero, è stato proprio un viaggio. I bagagli li ho fatti all’interno del mio cuore, poi con la mia voce ho cercato di fare arrivare il tutto a destinazione, ovvero alle orecchie di chi è pronto ad accogliere i sentimenti di solidarietà e unione che la canzone porta con sé. E poi sì, è arrivata anche la soddisfazione di ritrovarsi in cima alle classifiche, una ciliegina sulla torta già buonissima (ride). I numeri fanno sempre piacere quando sono belli, ma è ancora più bello essere riconosciuto come un artista che ha qualcosa da dire."
Con la musica ti stai facendo conoscere sempre di più, ma tu hai più vite legate all’arte. Sei anche modello e attore, come ti dividi tra queste attività?
"In realtà faccio tutt'altro. Non mi divido, anzi mi compattato e mi completo proprio grazie alla possibilità di dare sfogo ai miei innumerevoli istinti artistici. Il cinema e la musica sono parti fondamentali di me, sono due grandi amori che mi consentono di tirare fuori le tante emozioni che sento dentro. Possiamo dire che la musica porta le persone a conoscermi, mentre il cinema porta me stesso a scoprire... Raffaele. La recitazione è la chiave per mettere ordine nel passato, per capire il mio presente e per sognare un futuro da far diventare realtà."
Come è nata la tua passione per il cinema?
"Nella vita ho affrontato momenti molto complicati in una fase della crescita in cui non è facile restare integri davanti alle difficoltà, ma fortunatamente mi sono avvicinato all’arte. La recitazione possiede la straordinaria caratteristica di farti vestire i panni degli altri e per conoscere sé stessi non esiste nulla di più efficace. Un’altra cosa fondamentale è lo studio continuo per perfezionare le proprie capacità. Un conto è provare delle emozioni, un altro è saperle trasmettere all’esterno. A questo proposito io ringrazierò sempre il BAS Studio di Torino e la Fondazione Erba, due luoghi diventati per me seconde case. Non sono solo luoghi di formazione, ma di condivisione professionale ed umana."
Nel corso della tua carriera hai lavorato su diversi set importanti con attori di grande spessore, qual è il tuo ricordo di quelle esperienze?
"Conservo buona memoria di ognuna di quelle esperienze. Da Blocco 181 a Tipi da crociera, ho solo bei ricordi, ma voglio citare uno spettacolo al quale sono particolarmente legato, che è stato molto più che un mero progetto attoriale. Parlo dello spettacolo Io artista noi uomini, che mi ha visto lavorare fianco a fianco con Alessandra Restelli. Abbiamo fatto diverse date ed ognuna di queste mi ha dato tantissimo. Le persone fanno sempre la differenza ed è questo che voglio dimostrare, sia recitando sia cantando."
L’estate si avvicina, tu in passato hai lanciato brani perfetti per la stagione più calda dell’anno. Hai qualche nuovo progetto in partenza?
"Mi piace spaziare tra diversi generi e ritmi a seconda delle mie sensazioni. Devo ammettere che il ritmo latino mi attrae molto e dopo Besame la boca e Dejas Huellas arriverà sicuramente un nuovo brano vicino a quelle sonorità, ma per il momento vi lascio con un po’ di suspence (ride). Di sicuro, il mio primo desiderio al momento è quello di esibirmi dal vivo a stretto contatto con il mio pubblico."
Anche sui tuoi social dai ampio spazio alla condivisione di messaggi positivi, la tua è proprio una missione.
"Più che una missione è un sincero sentire. Io sono una persona molto sensibile ed orientata ad ascoltare e, se possibile, aiutare chi ho vicino. So cosa vuol dire avere bisogno di aiuto e non trovare nessuno pronto a tenderti una mano; perciò, ad ogni occasione cerco di fare in modo che nessuno provi quello che ho provato io. Grazie alla musica e all’arte in generale posso essere presente anche nella vita di chi è lontano e che non conosco direttamente. A questo proposito voglio dedicare un particolare ringraziamento a Fabiano, un mio fan che ha ispirato Fiori di ceramica. Anche lui ha affrontato un momento difficilissimo a causa di una malattia e ha voluto condividere con me la sua esperienza, facendo scoccare la scintilla decisiva che mi ha portato a scrivere il brano. Nel mio cuore avrà sempre un posto speciale."