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Difendersi in strada: strumenti ed accorgimenti

  • Stefano Todisco

pistola-spray-al-peperoncino-rosaAndare in giro passando per una zona malfamata, viaggiare da soli in treno, metropolitana o autobus, tornare a casa di sera da soli ed in luoghi isolati: sono tutte situazioni che possono mettere a disagio tutti, sia uomini sia donne, sia sportivi che non.

Le notizie di cronaca nera che ormai fanno da padrone nei titoli dei giornali e telegiornali non rassicurano di certo, in correlazione alla crescente crisi e fame che stritola anno dopo anno le nostre città.

Sempre più persone fanno incontri sgraditi, sia in luoghi affollati che isolati, non potendo contare sull'aiuto dei passanti che spesso non intervengono per paura di mettere a rischio la propria incolumità.

Eppure esistono alcuni piccoli accorgimenti che potrebbero rivelarsi fondamentali per uscire da situazioni di rischio o addirittura per evitarle prima che si presentino: evitare di passare per quartieri o vie malfamate, strette, buie anche a costo di allungare tragitto ma soprattutto essere sempre vigili possono davvero fare la differenza!

L'uso delle moderne tecnologie talvolta si dimostra una distrazione fatale quando auricolari o smartphone attraggono unicamente la nostra attenzione e ci isolano dal mondo che ci circonda. Ecco quali sono le vittime privilegiate degli aggressori e dei malintenzionati:

  • persone distratte, più facilmente aggredibilispray co
  • persone che mostrano insicurezza, camminando a testa bassa e con postura discendente
  • persone che mostrano insicurezza, camminando a testa bassa e con postura discendente
  • individui singoli, indaffarati a tenere bagagli o altri oggetti ingombranti o meno
  • donne, anziani e ragazzi giovani, a causa della minore forza fisica

Avere le mani libere e gli occhi ben aperti è di enorme importanza perché permette di capire chi può avere cattive intenzioni dirigendosi verso di noi.

Ci sono due modalità di aggressione: quella inaspettata (tipica dei ladri che si avvicinano e solo da breve distanza tirano fuori un'arma) e quella annunciata (tipica degli ubriachi, dei drogati e delle persone con squilibri che urlano per strada o brandiscono visibilmente armi).

Ci sono diversi modi di reagire senza farsi bloccare dalla paura (cosa non facile) in basa alle varie situazioni: entrare in un luogo pubblico affollato da cui poter chiamare soccorsi, fingere di stare al telefono col proprio partner o con un amico o parente che sta arrivando a prendere la persona al telefono, brandire qualsiasi oggetto che possa rivelarsi un'arma impropria, gettare un oggetto a terra (moneta o altro oggetto metallico non contundente) per guadagnare tempo e allungare il passo o scappare.

Bisogna ricordarsi che più che il fisico (che non guasta mai ed anzi è un ottimo deterrente) è la mente a condizionarci o a salvarci nel momento del bisogno: la velocità nel trovare la giusta soluzione garantisce spesso la salvezza.

E non esiste una reazione giusta in assoluto, bisogna valutare la situazione ricordando che nessun oggetto che portiamo o prezioso che custodiamo vale più della nostra vita. Se uno o più aggressori con armi chiedono portafogli, cellulare, orologio, borse e simili è bene cedere. Diverso è il discorso se è a rischio la propria vita o quella dei cari: spesso la reazione più rapida è quella migliore.kubotan

Cercare di mediare è comunque una buona via d'uscita dai pericoli, mettendo davanti le mani come per proteggersi da un colpo per poi usarle proprio per colpire quando l'attenzione del malintenzionato è meno alta.

 

 

kubotansGli oggetti che possono diventare armi sono i più comuni: ombrelli, scarpe col tacco, penne, cinture, anelli, portachiavi, sedie, giornali arrotolati e la stessa gomma da masticare sputata in faccia all'aggressorekubotan-chiavi permette talvolta di avere quella frazione di secondo che disorienta il nemico e consente l'attimo per fuggire. lo stesso vale per oggetti lanciabili che abbiamo in tasca (monete).

Esistono anche  oggetti legalmente detenibili con funzione di armi: è il caso delle penne tattiche in metallo con punta rompi-vetro e superfici antiscivolo, kubotan portachiavi da impugnare per colpire con le estremità o per percuotere col mazzo di chiavi, anelli da difesa personale, in argento o altri metalli, che si presentano appuntiti usatianello-difesa per fare pressione sul corpo di un aggressore e provocare tagli o graffi e utili per creare l'attimo necessario a reagire. il più noto oggetto anti-aggressione è lo spray al peperoncino sia in cilindro sia in pistola spray (il tutto è in vendita sui principali siti di acquisti online e nelle armerie).

Di recente, soprattutto per evitare che una donna venga aggredita, sono stati messi in commercio dei potenti dissuasori acustici e in India (paese con moltissimi stupri singoli e di gruppo) è stato ideato un normale anello con micro ago, serbatoio e pompa, in grado di iniettare capsaicina (il principio attivo del peperoncino come negli spray) per inibire le intenzioni degli aggressori.

pennatattica2Il possesso legale di armi è vincolato all'idoneità psico-fisica e alle vigenti normative (in casa si può utilizzare solo se si subiscono molestie ad arma pari, fuori casa solo se l'arma è smontata e scarica). Inoltre anche rispondere ad armi pari ad un'aggressione è sempre una brutta rogna poiché la legge italiana non tutela chi si difende quanto chi non ha niente da perdere e ruba o fa di peggio...

Esistono poi corsi appositi, per donne ma anche per entrambi i sessi, mirati ad imparare le tecniche per difendersi in strada (Wilding Defence, Keysi fighting method, Krav Maga) oltre alle utilissime discipline marziali dovrebbero insegnare insegnare a gestire la paura, le situazioni difficili e sotto stress. Purtroppo però in palestra è consentito sbagliare per imparare mentre in strada spesso non è così...

Stefano Todisco

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