Gigi Riva un grande campione
Non se n'è andato via soltanto uno stimato campione, ma soprattutto un grande uomo.
Gigi Riva oltre ad essere stato un ottimo calciatore, è stata una grande e bella persona: lo dimostra il fatto che nonostante sia stato un uomo dal carattere abbastanza riservato, possedeva una intransigente personalità, capace di farsi amare da chiunque, anche da chi non conoscesse il calcio.
Grande bomber della nazionale, soprannominato dai grandi giornalisti “Rombo di Tuono”, per la sua grande tenacia agonistica, Riva era nato il 7 novembre del 1944 a Leggiuno, sulle sponde del Lago Maggiore, e proprio lì, sul grande lago, aveva cominciato a muovere i suoi primi passi con il pallone.
Gigi Riva non ebbe un’infanzia felice a causa della morte prematura di entrambi i genitori, motivo per il quale fu costretto a vivere gran parte della sua infanzia in collegio, per poi essere accudito dalla sorella.
Una vita travagliata, che non allentò la grande voglia di riscatto nel calcio e nella vita, del promettente atleta varesino.
Gigi subito mostrò di avere talento nel pallone, iniziando a cavalcare i primi campi di provincia con la squadra locale del Laveno Mombello, per poi essere acquistato dal Legnano.
Proprio nell’antica città del palio dell’Alto Milanese, i dirigenti del Cagliari notarono la sua bravura, che li spinse immediatamente a portarlo con sé in Sardegna.
Proprio nel capoluogo sardo, Gigi Riva, vinse anche il campionato italiano del 1970, l’unico della storia della squadra rossoblù, grazie alle sue innumerevoli prodezze, che gli fecero guadagnare la convocazione anche in nazionale.
Attraverso una grande carriera anche da azzurro, l’ex calciatore del Cagliari vinse il primo europeo di calcio del lontano 1960 e l’argento del campionato mondiale in Messico del settanta, segnando ben 35 reti, numero che ancora oggi nessun calciatore azzurro ha saputo eguagliare.
Tanti sono state le personalità che hanno voluto ricordarlo, tra cui anche
Giovanni Malagò, presidente del Coni: "Siamo profondamente addolorati per la scomparsa di un uomo straordinario, incredibile campione in campo e fuoriclasse di eccezionale carisma nelle vesti di dirigente, un esempio di classe e capacità che ha dato voce al senso di appartenenza per il suo Paese. Gigi Riva è stato il simbolo del Cagliari, di una Regione, della Nazionale e di tutto il calcio azzurro. Ricordo con emozione il momento della consegna del Collare d'oro, la massima onorificenza del nostro movimento, in campo, tra gli applausi infiniti della sua gente, di quel popolo che ha sempre onorato. Rimaniamo orfani di un Mito che ci ha reso orgogliosi di essere italiani”.
Purtroppo anche se il cuore di Gigi Riva che con tanti battiti l’ha aiutato a cavalcare i grandi campi di calcio, ha deciso di fermarsi per portarlo via, il suo ricordo rimarrà in eterno nel nostro cuore.