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Il progetto di riqualificazione del verde pubblico di Piazza Ovidio a Milano

Ancora una volta è il progetto Unu Singur a occuparsi della riqualificazione di Piazza Ovidio e ieri, come due settimane fa, i giardinetti davanti alla Farmacia e alla grande Esselunga si sono ripopolati per un altro evento promosso dai volontari dell’associazione multietnica HC.

Stavolta l’argomento riguardava le idee per riqualificare non l’intera piazza ma i giardini e le aree a verde di proprietà del Comune. L’obiettivo, da condursi insieme a esperti di programmazione e costruzione di orti sinergici, già attivi in alcune cascine del Sud Milano e dei parchi della zona ovest, è quello di concepire aree verdi circolari, sementate a prato, circondate da pietrisco o vialetti di ghiaia, in cui trovino spazio dei dischi “verdi” dedicati a specifiche colture, e recintate da massa arbustiva, come siepi e cespugli. Un area verde, quindi, concepita come polmone verde ma anche come spazio vitale, agorà, dove ci si incontri, dove i bambini possano giocare liberamente e dove, soprattutto, si respiri un’aria resa migliore dalla presenza di più alberi. Questo progetto, durante il periodo estivo, garantirebbe una maggiore ombrosità e una maggiore tendenza alla socializzazione, anche dopo il tramonto (obiettivo dichiarato dall’associazione, che intende attuare una riqualificazione completa, diurna e notturna, della piazza e dei suoi giardini). Un passo molto importante sarebbe quello di proporre alla cittadinanza del quartiere quali essenze proporre e sementare nelle aree verdi circolari: in questo modo si creerebbe anche una rete professionale che garantirebbe nuovi posti di lavoro e, pertanto, minore degrado. Per il momento esistono solo alcune idee su quali piante inserire in queste isole, ma dopo aver confrontato varie proposte sarà un buon punto di partenza quello di confrontare le varie proposte e scegliere la più idonea e fattibile, anche da un punto di vista economico. Un progetto difficile da realizzarsi pienamente ma possibile, come dimostra anche l’idea di creare, sulle isole verdi, anche delle schede tecniche con caratteristiche botaniche della pianta scelta (opportunità che creerebbe ulteriori nuovi posti di lavoro, specie per chi è uno specialista in materia). La concezione del giardino di piazza, secondo l’associazione, è, pertanto, quella di una casa, intesa come totalità (la piazza in sé), divisa in varie stanze particolari, differenti a seconda dell’uso (le isole verdi). La vegetazione, secondo i progetti, inoltre, andrà tenuta bassa per motivi di sicurezza, così da consentire alle forze dell’ordine di meglio vigilare l’area verde. Ciononostante, però, sia in prospetto frontale che visto dall’alto, questo giardino dovrà avere un disegno originale, artistico e legato a quelle opere di street art che già l’associazione ha promosso sui marciapiedi intorno allo spazio verde.

Per ora l’idea di massima, per iniziare a realizzare il progetto, è quella di piantumare le sementi a casa per poi riportarle, dentro un vaso, in giardino. Un ottimo punto di partenza! Comunque l’associazione ha messo a disposizione della cittadinanza e dei visitatori del giardinetto una bacheca in legno (con avvisi anche in rumeno) su cui affiggere le proprie idee di riqualificazione del verde pubblico di Piazza Ovidio. Solo così si potrà pienamente restituire la piazza e il suo fondamentale spazio verde agli abitanti del quartiere.

Tra i progetti futuri dell’associazione ci sono attività ludiche, come scacchi a grandezza naturale, musicali, con concerti di band della zona o di orchestre “etniche”, e anche sociali, con un’idea di aperitivo in piazza.

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