Irene Grandi incanta Milano durante il Polimifest 2022 con il suo blues, le hit e la sua grinta
Una serata speciale ha segnato il ritorno a Milano per la talentuosa cantante toscana mercoledì 14 settembre.
Un’ Irene Grandi “sugli scudi” ha animato la bellissima Piazza Leonardo da Vinci allestita per i grandi eventi dopo 2 anni di silenzio a causa della pandemia.
Il Politecnico ha organizzato nell’ambito della settima edizione del Polimifest 2022 un evento musicale con la partecipazione di Irene Grandi.
Il professore Bucci delegato per le attività culturali del Politecnico ci racconta l’evento musicale.
Professore, come è nata questa iniziativa?
La cosa più importante di questo momento del Polimifest è stato essere tornati in presenza e occupare la piazza Leonardo da Vinci. Prima degli anni di pandemia il Polimifest era un momento di festa aperto a tutta la città. Durante il lockdown vedere questa piazza così vuota è stato brutto e deprimente.
Siamo tornati finalmente “in città”, in questa piazza prospiciente il Politecnico che per noi ha un significato molto importante in quanto è stata progettata e realizzata nel 1927, con il Politecnico di Milano e con la collaborazione del Comune. Per noi rappresenta lo spazio aperto del nostro Campus verso la città.
Perché avete scelto Irene Grandi come artista per questo ritorno “ in città”?
Abbiamo scelto Irene Grandi perché è un artista capace di coinvolgere, attraverso le sue cover e quel suo modo che sprizza gioia da tutti pori. Avevamo bisogno di qualcuno che ci coinvolgesse e che ci riportasse nel nostro spazio. Una scelta azzeccatissima.
Per noi era importante coinvolgere il rapporto che gli studenti hanno con la città e “Lei” ci ha po’ riunito.
La cosa bella di Irene Grandi è la sua capacità di mettere assieme in ascolto più generazioni e questa energia che sprigiona è tutta urbana/metropolitana, potremmo dire. Questa sua caratteristica ha illuminato la bellissima scenografia del nostro edificio.
Il Concerto
Irene Grandi ha portato sul palco la sua nuova avventura live “ Io in blues” , un tributo appassionato alle sue radici, alla sua formazione musicale e alle prime esperienze sul palco, nelle quali ha ottenuto un imprinting che ha poi sviluppato in uno stile personale e riconoscibile.
La band che ha accompagnato era composta da Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al Basso,
Fabrizio Morganti alla Batteria e Pippo Guarnera agli Hammond.
Irene ha aperto il concerto presentandosi in veste molto raffinata jazz, con il pezzo “Why can't we live together” di Timmy Thomas, meraviglioso pezzo contro le guerre.
E’ nata un’atmosfera molto intimista sul parco con Irene che ha accompagnato la band con l’armonica e il cembalo proponendo dei pezzi della migliore cultura blues come “Somethings got a hold on me” di Leroy Kirkland in versione Etta James, “For what it's worth” di Buffalo Springfield e “Little red rooster” di Willie Dixon.
Dopo l’omaggio alla grande Mina con il brano “E poi”, un graffiante riff di chitarra ha introdotto “ Il tempo di morire” resa quasi blues con un’interpretazione “molto sentita e sofferente” . La sofferenza si è trasformata in reazione con il singolo “ Se la mia pelle vuoi” in cui spiccava un basso capace di suonare alla pancia.
Altro doveroso richiamo a Lucio Battisti!
L’onda blues italiana è andata avanti con Pino Daniele, al quale Irene ha mandato un sentito messaggio di amore e affetto, omaggiandolo con “Se mi vuoi” brano cantato con l’artista scomparso nel 1995 e il singolo” Quanno chiove”.
Elegante anche il tributo a Tracy Chapman con una deliziosa “Baby Can I hold you “.
Il suo ondeggiare si trasforma in una ballata sensuale e travolgente con l’interpretazione di “I just want to make love to you (Etta Jones)”, con gli eccezionali hammond di Pippo Guarnera.
Non potevano mancare una parte delle sue hit che hanno segnato la musica italiana con i nuovi arrangiamenti, come “La tua Ragazza Sempre” e “Prima di partire per un lungo viaggio” in una versione blues che è stata poi trasformata in Roadhouse blues: potevano mancare I Doors?
L’aria si è incendiata con “Bruci la città” e il pubblico ha iniziato a ballare con Irene in versione rock sotto i colpi di “Finalmente io” e “ Bum Bum”.
La festa è andata avanti con “Lasciala Andare” ed un regalo speciale per Milano con il singolo “ In vacanza da una vita”.
Al termine del concerto come da tradizione Irene ha raggiunto i fan in attesa, per scambiare saluti, foto di rito e autografi. Anche in questa occasione la cantante ha dimostrato una sensibilità e sentimento di affetto verso chi la segue e sostiene da tanto tempo.
Si sono spente le luci, la città ha iniziato a “riposarsi” per ripartire più forte l’indomani ma con una nuova energia ed entusiasmo per la vita: è l’incanto che ha lasciato Irene a Milano, al Politecnico e ai ragazzi!
Riportiamo i contatti social:
https://www.facebook.com/IreneGrandiOfficial
https://instagram.com/irenegrandiofficial?igshid=YmMyMTA2M2Y= ( con video, foto dei concerti e molto altro);
https://youtube.com/c/IreneGrandiOfficialChannel( con tantissimi video dagli esordi ad oggi)
Tour “Io in Blues”
Sul sito ufficiale www.irenegrandi.it si possono trovare le prossime date del Tour e tante altre informazioni, foto e curiosità.
La prossima data è il 10 ottobre al Teatro Olimpico di Roma.