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La rivoluzione dell'arrampicata. Dall'alpinismo tradizionale alle scalate sportive: una disciplina in evoluzione, che si pratica anche in città

Il gesto di arrampicare unisce forza ed eleganza, potenza e armonia. Osservare i migliori climber del mondo intenti a scalare una parete è uno spettacolo per gli occhi. Li vedi quasi danzare sopra un baratro, letteralmente appesi a un filo. Ti lasciano con il fiato sospeso, ti fanno battere forte il cuore. Ma non è sempre stato così: le mitiche scalate che hanno portato alla conquista delle vette più alte delle Alpi e del mondo, dalla fine del Settecento in poi, avevano poco di acrobatico. E l'alpinismo era un universo elitario, inaccessibile ai più.uomo montagna pexels shravankumar hiregoudar 12026101

È a partire dagli anni Ottanta che si è assistito a una vera e propria rivoluzione, una mutazione profonda che ha liberato l'arrampicata dalla necessità di salire in vetta. L'ha svincolata persino dall'ambiente montano; oggi questo sport si pratica ovunque: tra le mura di una palestra, oppure al mare, aggrappati alle scogliere che guardano le onde. Ciò che resta da affrontare, in qualsiasi situazione, è la dimensione verticale. Lo possono fare davvero tutti, in sicurezza, a seconda delle proprie capacità. La sensazione di toccare il cielo con un dito non è più per pochi.

Fondamentale è avere le giuste scarpette arrampicata uomo, adatte alla roccia o alle pareti artificiali e al tipo di scalata che si intende intraprendere. Le calzature per chi arrampica devono essere precise, flessibili e, soprattutto, saper garantire un ottimo grip, presupposto per il massimo della sicurezza e delle performance. A seconda del livello di esperienza di un climber o che siano pensate per palestre, bouldering e vie lunghe, le caratteristiche tecniche si sono evolute così tanto che oggi è ampissima la gamma di scarpette tra cui scegliere.

Per chi desidera superare sé stesso e gli altri, per chi è alla ricerca della miglior prestazione possibile, servono calzature in grado di offrire sensibilità e precisione.

Bisogna potersi aggrappare ovunque, anche agli appoggi più piccoli, o solo aderire alla parete, affrontando difficoltà sempre crescenti. Per chi, invece, cerca anche il comfort durante la scalata della parete, le calzature ideali dovrebbero rispondere allo stesso tempo all'esigenza di sostegno e a quella di precisione. Chi si avvicina per la prima volta al mondo dell'arrampicata, infine, si orienterà su scarpe dalla forma neutra o solo leggermente arcuata, per garantire una calzata agevole e comodità anche in caso di uso prolungato.

Un aneddoto passato alla storia riassume molto bene il significato e la magia dell’arrampicata.

Tutto ha inizio nel 1985 a Bardonecchia, sulla Parete dei Militi in Valle Stretta, dove si tengono le prime gare di arrampicata sportiva della storia nell'Europa occidentale. Il tedesco Stefan Glowacz vince superando una distanza che nessun altro prima aveva osato affrontare. Lo fa con la leggerezza e la sfrontatezza dei suoi vent'anni. Gli spettatori restano esterrefatti mentre il ragazzo, aggrappato alla parete, estrae uno spazzolino per pulire un appiglio impercettibile. Lo vedono superare un muro usando due punti d'appoggio con una spaccata a 180 gradi. Non contento, Glowacz non si ferma e ripete lo stesso gesto qualche metro più in alto. Alla fine il pubblico, attonito, si lascia andare a un applauso scrosciante.

È un momento di svolta, “Sportroccia 85” - questo il nome di quella prima gara in Piemonte - dà il via a una nuova appassionante stagione di gare di scalata. Si sfidano oltre centoventi climber da tutta Europa. In giuria c'è Manolo. Ideatori e organizzatori sono il giornalista Emanuele Cassarà e l'alpinista del Club Accademico Italiano Andrea Mellano. Il successo della competizione di Bardonecchia fa sfumare le proteste di molti alpinisti più legati all'arrampicata tradizionale. Faticano ad accettare un cambiamento ormai comunque inevitabile. Nel 2021, infatti, a Tokyo l'arrampicata sportiva fa il suo debutto tra le discipline olimpiche.

Questo sport, nel frattempo, si diffonde moltissimo, andando ben oltre le sfere dell'agonismo. Diventa una pratica per sviluppare capacità non solo tecniche, ma anche di coordinamento, tattiche e mentali. Oggi l’arrampicata sportiva è un modo per socializzare. Può essere occasione di crescita e condivisione per i più giovani e anche per i soggetti più fragili: moltissime proposte di montagna terapia mettono al centro proprio il superamento in arrampicata di pareti verticali, simbolo degli obiettivi da raggiungere nella vita.

Scalare fa bene al fisico e libera la mente. 

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