Nasce l’albero della vita di Expo Milano 2015
Finalmente, dopo mesi di polemiche e ritardi, nel pomeriggio di mercoledì 4 marzo è stato innalzato nel cuore del Padiglione Italia l’Albero della Vita, che sarà il simbolo dell’imminente Expo 2015, dedicato a partire dal 1 maggio fino al 30 ottobre al cibo in tutti i suoi derivati.
Sono bastate solo due ore per innalzare la chioma dell’Albero, che ha posto il sigillo definitivo a uno dei progetti più lunghi e travagliati della manifestazione, più volte rimandato nel corso degli ultimi mesi.
Alla fine della lunghissima operazione gli operai che lavorano nel cantiere situato presso il viale principale del sito espositivo italiano hanno applaudito con un entusiasmo a stento malcelato.
Di sicuro i più soddisfatti sono Marco Balich, che gestisce il Padiglione Italia, e il commissario Diana Bracco, che adesso possono ammirare la straordinaria struttura alta 35 metri, composta da 250 tonnellate di acciaio al carbonio, marmi e legno di larice, mentre la chioma ha ben 42 metri di diametro.
Per l’ideazione il merito è del consorzio Orgoglio Brescia, che in pochissimo tempo ha preparato il tutto, mentre nei prossimi giorni saranno sistemati gli effetti speciali usati nel corso della giornata oltre che per i 1260 spettacoli previsti nei prossimi mesi.
“L’Italia ha la sua icona” dice Balich “ intorno a questa immagine si sono strette molte aziende italiane, a partire dalle imprese bresciane e poi Coldiretti e Pirelli. Sicuramente contribuirà a dare un’identità al nostro Paese e sarà molto fotografato”.
Anche gli imprenditori di Brescia che fanno parte di Orgoglio Brescia sono molto soddisfatti del risultato “ È una giornata bellissima” dice Giancarlo Turati di FasterNet, che ha partecipato al progetto con i 18 colleghi tramite il decisivo investimento di 3 milioni di euro “Parlando con Diana Bracco nel gennaio 2014, quando questo progetto sembrava destinato a naufragare, ho pensato che poteva essere una bella occasione per noi, imprese di un territorio che esprime imprenditorialità di altissimo livello, per contribuire a dare l’immagine che Expo vorrebbe esprimere, quella dell’Italia che ce la fa. E sono molto orgoglioso soprattutto di essere riuscito a mettere insieme persino aziende che sono rivali storiche”.
Nel frattempo gli ultimi giorni hanno visto una polemica legata al grano usato per la semina di Porta Nuova “ Sono stati usati solo semi non trattati” è stata la laconica smentita del Comune di Milano, che ha informato dell’imminente apertura della strada Zara – Expo per il 1 maggio, grazie anche al nuovo cronoprogramma di Mm.