Passione BOND. Intervista a EDWARD COFFRINI DELL’ORTO
"James Bond ama rompere le regole. Gode di libertà di cui la gente normale non dispone. Gli piace mangiare, gli piace bere, gli piacciono le ragazze. È piuttosto crudele, sadico. Incarna un'elevata percentuale delle fantasie di molta gente... anche se pochi ammetterebbero che gli piacerebbe essere Bond. Non esito a dire che anche a me piace mangiare, piace bere e piacciono le ragazze." - Sean Connery
Conosco Edward da diversi anni. Estroverso, originale, intelligente, colto e sensibile. Possiede una delle più grandi collezioni di memorabilia di James bond al mondo, con oltre seimila pezzi. Sa tutto su James Bond. Sa i segreti, i dettagli e quelle cose che nessuno sa. Averlo come amico per me e fonte di ispirazione continua.
È presidente del primo club italiano dedicato a 007, il famosissimo 007 Admiral club. Curatore della rivista “Quaterdeck”, newsletter dell’universo bondiano, scrittore di diversi libri sull’argomento, che potete acquistare su Amazon, e curatore di diversi reportage per varie testate, radio e TV nazionali.
Un onore e un piacere poterlo intervistare.
Mondo Bond. quando ti sei appassionato all’agente segreto più famoso del mondo?
“La passione nasce da bambino quando in cortile giocavo con la macchinina sul muretto. Era la famosissima Aston Martin db5, scala 1:43, della Corgi, che è stata la macchina dei sogni, la macchina che ha fatto la fortuna della Corgi.
Ero così felice di averla e giocarci fino a quando, un giorno, è caduta dal bancone del nostro hotel, rompendosi. Piansi talmente tanto che i miei genitori se ne fecero mandare un'altra dal Inghilterra perché in Italia non si trovava.
Quando arrivo, però, la macchina non aveva i cinque trucchi ma solo tre. Cos’è questo schifo? - dissi…. E così il piccolo Q che c’era in me, o forse il piccolo Dell’Orto, si mise a fare meccanico e delle due ne costruì una funzionante. Le ho ancora tutte e due in vetrina nella mia collezione. Le considero le mie “numero uno”, come la moneta di Zio Paperone.
Con il tempo, la passione viene alimentata da Francesco Mancini, il mio migliore amico, che è attualmente vicerettore dell’università di Singapore, docente della Columbus University e direttore del international peace institute.
Avevamo da giovani un grande feeling anche se io vivevo di sport e lui no.
Così, un bel giorno, mi disse di leggere i romanzi di Fleming.Conobbi poi Andrea Carlo Cappi e da lì poi …. otto libri, apertura del 007 Admiral hotel, riconosciuto involontariamente dalla Metro Goldwyn Mayer per una controversia durata tre anni…. migliaia di eventi fatti, un sacco di serate di beneficienza. Cosa dire di più?”
Hai conosciuto praticamente tutti i protagonisti 007. Raccontaci qualche aneddoto.
“Avevo Sette anni, ero a Punta Ala, bambino con mio padre, estate ’77.
In Italia era uscito “la spia che mi amava” e mi ricordo che ero in edicola, vestito da mare, per andare in spiaggia e alzando lo sguardo vedo Roger Moore: vestito con sahariana azzurra, pantaloni beige, di giorno, elegantissimo, spettacolare… sembrava appena uscito dal set del film… hai presente la scena che esce con la Lotus Esprit subacquee s1? Esattamente uguale. Una curiosità, Roberto: la Lotus subacquee s1 era equipaggiata dai carburatori della mia famiglia, fornitori della Royal Family dal 1977. Dall’Orto e James Bond hanno da allora un legame che va avanti negli anni successivi, avendo dato i carburatori su molte auto che poi vennero utilizzate dai film bond.
Altro aneddoto: Sir Roger, alla prima mondiale dei 40 anni di Bond, dove furono presenti tutti gli attori tranne Connery perché aveva litigato con la famiglia Broccoli, e dove vi era presente anche la Regina, sua Maestà Elisabetta II, una giornalista della BBC chiese a sir Moore quale, secondo lui, era stato il miglior Bond della storia. Alche lui, girandosi verso di me, risponde: “Perché ce ne sono stati altri?”. Accende un sigaro e, sorridendo, se ne va con il suo smoking elegantissimo.
Altro aneddoto riguarda Sean Connery. Durante l’intervista che mi ha concesso gli ho chiesto di definire con una parola tre personaggi chiave del mondo Bond. Terence Young - rispose “un gentlemen”, Ian Fleming - “uno snob” e Albert Broccoli “vegetable”, definendo così il suo scarso amore verso di Lui.
E poi gli chiedo- “Ti capita mai di rivedere i tuoi film?” E lui: “Qualche volta, facendo zapping “e io, continuando, “cosa ne pensi?” – “Avrei potuto farli meglio”. Ecco l’umiltà di un grande attore.
E poi all’ inaugurazione della boutique Omega a Milano, organizzai insieme all’azienda un evento. Venne Pierce Brosnan durante la cena di gala e, grazie alla realtà virtuale, in quell’occasione, James Bond faceva sesso con Miss Moneypenny. Chiedo a Pierce “ma l’hai visto film? E quindi come e andata?” e lui mi risponde “Cosa vuoi che ti dica abbiamo fatto “parting”, molto inglese. Gli regalai alcuni oggetti, tra cui alcuni libri che avevo scritto e altre cose e lui continuava a rispondere ai giornalisti guardandomi e chiedendomi cosa ne pensassi della domanda. Alla fine, serata fece un solo autografo: a me.
Altro aneddoto sul set di “Casino Royale”. C’era una tensione devastante e c’era Daniel Craig come James Bond e avevano creato un’atmosfera surreale per dare importanza al personaggio: c’era divieto di navigazione, di sorvolo e di accesso ma non solo., c’erano fotografi infilati nel bosco. Vietatissimo fare tutto, svelare qualsiasi cosa. Alla sera prima avevano fatto addirittura, per depistare i fotografi, un James Bond con due donne bellissime a Villa D’Este mentre il vero Bond, alias Daniel Craig era nell’albergo definito il più bello del mondo. Io invece con una microtelecamera alla Bond ho scattato 6000 foto e alla fine sono finito su tutti i telegiornali del mondo.”
Hai recitato anche in un film, “Casino Royal “con Daniel Craig. Raccontaci la tua esperienza.
“Un’emozione pazzesca. Quando venni a sapere che giravano delle scene dal mio caro amico e compagno di avventure Francesco Raschi che ricordo ai lettori che io, il Mancio e il Raschi quando eravamo più giovani andavamo nei luoghi dei film Bondiani, giravamo le stesse scene, e poi venivano montate con noi da una parte e la scena originale dall’altra, da ridere, vengo sapere che stanno selezionando le comparse. Mi precipito subito nel posto indicato, inizio a conoscere persone, addetti ai lavori, alla fine rompe le scatole a tutti e finisco in cima alle tre liste di comparse. E così vengo selezionato e il giorno della mia “prima” arrivo e vengo accolto dalla ragazza dello staff ma subito arriva un capo della casa di produzione che gli dice “guarda che lui e uno importante” e mi prende con sé.
Esperienza incredibile: tensione, nervosismo. La scena del bacio è stata registrata nove volte. Un freddo cane, una fame pazzesca. Ci portano una scatola con cibo: dentro gelati. Li avremmo ammazzati. Complice freddo, maltempo, la notte aveva nevicato sulle montagne. Io nel film avrei dovuto spingere Daniel Craig su una sedia a rotelle ma alla fine la produzione tolse la sedia e io camminai dietro s Daniel Craig. Proprio un mini-mini clip che mia madre, alla visione del film, non mi ha nemmeno riconosciuto. Comunque, un’esperienza pazzesca.
Conservo ancora il mio visitor pass e la mia busta paga della Casino Royal Production.
Un aneddoto incredibile di questo film è che i produttori volevano registrare a Trieste. Quando volevano andare? Il quindici agosto. Ma perché a Trieste? Organizzano gli incontri, fanno arrivare gli americani li portano in giro ma conversando tra loro capiscono che non volevano Triste ma il lago di Como!!! E così, in un attimo, li portano a Como. Il resto è storia.”
Qual è attore che di piu e 007 e perche?
“Senza dubbio il primo amore non si scorda mai: Roger Moore.
Sicuramente il più bravo in assoluto per acclamazione universale è l’originale, Connery.”
E il cattivo che ami?
“Senza ombra di dubbio Adolfo Celi. Non solo lo amo ma è universalmente riconosciuto come uno dei cattivi migliori.
Ma tutti i cattivi della Spectre, che ricondiamoci, era la trasposizione di fantasia di Ian Fleming del gruppo Bildemberg sono fantastici. Perché questo? Perché Fleming era un nipote di un famoso banchiere nonché membro del parlamento. Quando morì suo padre nella Seconda guerra mondiale il suo necrologio lo scrisse direttamente Winston Churchill.”
La tua Bond girl preferita?
“Le ho conosciute praticamente tutte. Quando intervistai Ursula Andress lei disse che quando girò il suo film, il mondo non era preparato a vederla uscire in bikini, costume che, tra le altre cose, si era fatta lei stessa. Recentemente è stato venduto ad un prezzo folle ad un’asta.
Anche qui c'e un aneddoto pazzesco: quando Ursula arrivò in Giamaica, arrivò praticamente con pelle bianca. Siccome era troppo chiara di carnagione la mandano al trucco, la spogliano completamente nuda, e gli colorano la pelle. Si sparse la voce che c’era Ursula nuda in camerino e la gente si ammassò tutta a fare, diciamo colazione. Beh, alla fine si contarono quasi 25 vassoi di brioche.
Ritornando alla mia bond girl preferita, essa è Pussy Galore (N.d.T.: Pussy Galore si traduce in lingua italiana con “Passera in calore”). Nel film “Goldfinger” c’è una battuta epica: Lei è quella che droga James Bond e quando lo sveglia, gli punta la pistola in faccia e gli dice “My name’s is Pussy Galore”. E Bond, che si sta svegliando dal sonno dovuto alla droga, gli risponde, guardandola “I must be dreming”