Perché può essere utile rivolgersi a un consulente finanziario autonomo?
Investire il proprio denaro non è certo un gioco, in quanto, anche scegliendo strumenti finanziari a basso rischio, non è possibile eliminare del tutto il pericolo di incorrere in perdite più o meno elevate o di non raggiungere gli obiettivi che ci si era prefissati.
Chi non dispone di una preparazione adeguata in questo ambito, dovrebbe, proprio per questo motivo, evitare di costruire da solo il proprio portafoglio di investimento e di movimentare somme di denaro, anche contenute, senza il consiglio di un professionista del settore.
Tra i soggetti a cui rivolgersi per ottenere consigli e aiuto in questo ambito rientrano i consulenti finanziari indipendenti, i quali possono operare in modo individuale oppure all'interno di società finanziarie, come nel caso del team di consulenza finanziaria di Moneyfarm.
Consulente finanziario autonomo o abilitato all'offerta fuori sede?
Prima di scoprire quali sono i motivi per i quali può risultare utile rivolgersi a un consulente autonomo, è necessario capire quali sono le differenze tra questo e il consulente abilitato all'offerta fuori sede, detto anche promotore finanziario.
Sebbene entrambi i soggetti siano iscritti all'albo dell'Organizzazione dei Consulenti Finanziari, consultabile anche online, i ruoli da loro svolti sono differenti.
Nello specifico, mentre il promotore finanziario si occupa di promuovere esclusivamente i prodotti finanziari dell'intermediario per il quale lavora, il quale può essere una SIM, una società di assicurazioni, una SGR o una banca, il consulente finanziario autonomo, non essendo legato a un intermediario specifico, può proporre ai propri clienti una gamma di prodotti molto più vasta, entro la quale risulta più semplice individuare quelli in grado di soddisfare esigenze individuali ben precise.
Quando rivolgersi a un consulente finanziario indipendente
Ora che sappiamo quali sono le differenze tra le due categorie di consulenti, è arrivato il momento di capire quando può risultare utile affidarsi a un consulente indipendente o a un team di consulenti finanziari autonomi.
I motivi di certo sono numerosi e in certi casi molto soggettivi, ma tra quelli più comuni rientrano i seguenti 3.
1. Mancanza di conoscenze di base
Per investire in modo consapevole, è indispensabile essere in grado di comprendere i grafici, di effettuare analisi tecniche e fondamentali, di conoscere gli andamenti dei mercati e il funzionamento dei vari strumenti finanziari, e via dicendo.
L'acquisizione di tutte le competenze necessarie richiede tempo e impegno; chi non può o non vuole dedicarsi allo studio di tutte queste nozioni, può affidarsi a un consulente finanziario autonomo.
2. Ottenere un piano finanziario personalizzato
Per ottimizzare la gestione delle finanze personali, è molto importante effettuare un'analisi dettagliata delle entrate e delle uscite, e valutare con attenzione le possibilità di risparmio e d'investimento, tarandole sulle proprie, reali possibilità, esigenze e obiettivi.
Farlo da soli è molto difficile e si corre il rischio di commettere errori; anche in questo caso è dunque preferibile rivolgersi a questo professionista.
3. Stabilire il livello di rischio a cui ci si può esporre
Chi investe, deve costruire il proprio portafoglio di investimento tenendo conto del proprio livello di rischio, il quale può essere individuato, ancora una volta, dal consulente autonomo; solo in questo modo è possibile evitare di incorrere in gravi problemi finanziari che potrebbero avere ripercussioni negative anche a livello psicologico.