Professione meccatronica, il lavoro del futuro
Quando si pone la fatidica domanda ‘che lavoro vuoi fare da grande?’ la tentazione dei giovani è spesso quella di rispondere ballerina, professore, gioielliere o guida turistica. Si tratta di impieghi e occupazioni di stampo classico e sempreverdi. Ma sul mercato del lavoro si sta affacciando una nuova tendenza, che racconta lo sviluppo di un mondo ogni giorno più industrializzato e iperconnesso in grado di interpretare i tanti bisogni del futuro.
Un futuro che, per sua essenza, deve intercettare le migliori capacità per assicurare un’evoluzione continua che è sempre più nel nome dell’alta tecnologia. Accade così che in una graduatoria ideale delle professioni oggi più richieste dalle aziende si trovino anche quelle legate all’affascinante pianeta della meccatronica. I corsi di studio offerti alle nuove generazioni vanno sempre più alla scoperta di materie chiave come Meccanica e Sistemi, assolutamente indispensabili per destreggiarsi nella progettazione sia della parte di macchina che quella di logica che le permette di funzionare.
Al giorno d’oggi, con la vita che si caratterizza per ritmi vorticosi nei quali mantenere la barra dritta è un’impresa, è difficile trovare un lavoro. Ma ambiti come la meccatronica riescono ad offrire delle buone possibilità di occupazione, in linea con un percorso di studi dalla spiccata operatività. Il lavoro del meccatronico nasce dall’intreccio di tre figure professionali: il tecnico informatico, il tecnico per l’automazione industriale e il tecnico elettronico. L’industria 4.0 punta molto anche in Italia sugli investimenti in tecnologia, ma bisogna sempre tenere presente che la risorsa umana riveste un ruolo assolutamente centrale: servono tecnici specializzati, persone formate ad hoc e abituate a pensare ‘in digitale’ per raccogliere le sfide di un futuro - ancora all’orizzonte - dove l’industria sarà addirittura 5.0 e andrà a braccetto con robot super intelligenti.
Il ‘know how’ capace di interpretare la mobilità industriale
L’ingegnere meccatronico o comunque l’esperto del settore innanzitutto si occupa di pensare e progettare dei sistemi di controllo automatico, un’operazione da compiere ricorrendo come strumenti di lavoro sia a software di sviluppo che a centraline elettroniche per implementare il sistema e compiere verifiche in tempo reale del funzionamento. Attività propedeutiche per affinare tre concetti che sono anche tre pilastri del settore industriale moderno: sicurezza, produttività e ottimizzazione di spazio e tempo. Le imprese a livello globale sono sempre più rivolte allo sviluppo dei servizi che ruotano intorno all’ambito della meccatronica: il ventaglio è davvero ampio, la consulenza e il supporto risultano centrali. Attività svolte anche dalla torinese Technology Bsa attiva da oltre vent’anni al servizio degli imprenditori e in grado di mettere a disposizione un prezioso ‘know how’ per orientare le scelte cruciali di mobilità industriale, robotica, pneumatica e protezioni perimetrali. Sempre nel nome di un costante aggiornamento a quelle che sono le nuove tecnologie che il mercato propone: nella sua lista di collaborazioni ci sono grandi nomi del settore come Rockwell Automation, Festo, Eaton e Rittal solo per citarne alcuni.
E in tema di formazione, ad esempio, realtà internazionali come l’azienda Festo riconoscono il valore della crescita professionale applicata al mondo dell’operatività e lasciano porte aperte anche a candidature spontanee. Alla Festo è sempre in corso la ricerca di persone che siano motivate dalle sfide del futuro, tecnici da supportare nello sviluppo lavorativo con un obiettivo che è anche una parola chiave importantissima: differenziarsi, oltre che offrire un vantaggio sostenibile all’interno del mercato di riferimento. Sempre in tema di professioni del futuro e di nuovi ambiti operativi legati all’automazione industriale, in graduatoria entrano anche l’esperto di AI ovvero intelligenza artificiale - per la vita dentro le fabbriche come per le attività del vivere quotidiano - e l’esperto di Internet of things, un settore dove i macchinari acquisiscono un’intelligenza propria grazie al fatto di riuscire a comunicare dati su se stessi e accedere a una quantità di informazioni aggregate da parte di altri. Con l’obiettivo di far sì che il mondo dell’elettronica realizzi una mappa di quello reale, in modo da assegnare un’identità elettronica agli oggetti dell’ambiente fisico.
Un percorso formativo che si svolge anche sul campo
Secondo una stima recente, che analizza quali siano le professioni con una maggiore difficoltà di reperimento in relazione ai giovani under 30, ci sono senza dubbio gli specialisti in scienze informatiche, fisiche e chimiche ma anche i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione così come gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche. Ecco perché è importante sfruttare pure le opportunità di stage all’interno delle aziende, che sono sempre in cerca, come la Festo, di personale da avvicinare alla professione e da formare sul campo. E questo senza dimenticare, come detto, i sempre nuovi percorsi di studio pensati ad hoc per un ingresso veloce nel mondo del lavoro. Come ad esempio i vari diplomi di meccanica e meccatronica esistenti in Italia, che conducono alla scoperta delle macro aree di progettazione e realizzazione di impianti e sistemi applicati all’industria. Senza contare l’importanza e la bellezza dei corsi di laurea in ingegneria meccatronica (identificata anche con il nome di ‘ingegneria dell’automazione, che punta allo sviluppo di sistemi meccanici intelligenti da impiegare in contesti civili e industriali), che aprono le porte a dei sicuri sbocchi nel mondo del settore manifatturiero, automobilistico, spaziale e soprattutto in organismi che fanno ricerca ad alto livello oltre che in aziende specializzate in robotica. E’ proprio questo settore a conoscere negli ultimi anni una fase di piena crescita, con tutte le implicazioni legate all’avvento e allo sviluppo dell’industria 4.0 dove le macchine si preparano sempre di più a condividere spazi e mansioni nei reparti aziendali. Con un occhio sempre attento alla green economy, che sta operando una svolta epocale su più livelli e che coinvolge senza dubbio anche l’industria. Infatti, anche per quanto riguarda la meccatronica, non sarà più possibile esimersi dal rispetto di alcune regole che sono diventate ormai dei mantra globali e che puntano al rispetto dell’ambiente.
L’obiettivo è in breve tempo rendere sempre più efficienti, anche da un punto di vista energetico, i motori proprio per rispondere a quesiti sempre più urgenti che riguardano i temi dell’inquinamento oltre che dei consumi. Sempre mantenendo ben saldo il concetto che alla base: la meccatronica punta ad automatizzare i vari sistemi di produzione con l’obiettivo di semplificare e ottimizzare il lavoro umano.