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Viviamo la perfezione come un’ossessione

  • Consuelo Torchia

ken vero ken umanoPassiamo le ore davanti allo specchio ad elencare i nostri difetti fisici, che invece sono le caratteristiche del nostro corpo. Imperfezioni viste come nemiche da debellare, troviamo conforto solo nel nostro “amico” chirurgo che crea mostri, tutti uguali,  illuderci che lui possa essere il nostro Salvatore ci fa vedere la speranza di una bellezza immortale… ma poi in realtà non sarà così.

Si arriva la prima volta dal nostro caro chirurgo, elencando tutti i nostri difetti, e chiedendogli aiuto per raggiungere l’eterna bellezza con qualche ritocchino; aumentare lievemente le labbra, fare una mastoplastica, e qualche iniezione di filler in viso per sembrare più giovani.

Lasciate ogni speranza voi che entrate, è questo che ogni chirurgo dovrebbe aver scritto sulla propria porta, chi è andata per sollevare il labbro si ritroverà con un canotto, chi è andata per la mastoplastica avrà due palle da bowling lucide con i capezzoli chissà dove e le cicatrici che purtroppo rimarranno per sempre, chi invece ha deciso di migliorare il proprio viso sembrerà uscita da un incontro di wrestling. Fortunatamente non è sempre così, ci sono alcuni esperti che fanno delle vere e proprie opere d’arte, riescono a migliorare i difetti che non fanno vivere bene il proprio corpo alle persone. Ma chi si rivolge al chirurgo? Chi non è abbastanza forte da convivere con le proprie imperfezioni. Si rifugiano nella chirurgia plastica per somigliare magari al proprio idolo, proprio com’ è successo ad un giovanissimo ragazzo, voleva a tutti i costi diventare Ken, non Ken il guerriero, ma il fidanzato di Barbie. Il suo vero nome era Borge Pereira, ma utilizzò successivamente quello di Celso Santebanes, decine di operazioni per essere  Ken umano, questa ossessione gli costò 38 mila euro e la perdita della vita.

Sottoponendosi a diversi interventi, le iniezioni di idrogel gli hanno procurato diverse infezioni, ha lottato cinque mesi contro la leucemia linfoide acuta, che è riuscita a strappare la sua vita il 4 giugno 2015. Questa vicenda dovrebbe farci riflettere, fermiamoci un secondo a pensare, siamo disposti a perdere la vita per cambiare il nostro aspetto? No ! Solo questa deve essere la risposta, la bellezza naturale è imperfetta e noi per essere davvero belli dobbiamo essere imperfetti.

Magari per qualche anno ti sentirai più forte, invincibile con la bellezza che ti ha regalato il chirurgo, ma siamo talmente ignoranti che non sappiamo cosa viene iniettato nel nostro corpo e ci accontentiamo di una bellezza opinabile che purtroppo non sarà duratura, ma logorerà la nostra vita.

Rifacciamoci l’opinione della bellezza, non diventiamo bambole gonfiabili solo per sperare di piacere di più, la bellezza svanisce, ma  l’impronta della nostra scelta di non cambiare  ci farà sembrare irresistibili agli occhi degli altri. Come possiamo piacere se siamo proprio noi a buttarci giù?

Non dimentichiamo la nostra identità per essere unici al mondo solo così saremo Irresistibili.

Consuelo Torchia

 

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