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Voglio vivere. Riflessioni dell’artista e scrittore Roberto Bombassei

  • Roberto Bombassei

fibrosi cistica

Dopo più di due anni dalla pandemia Covid  la gente vuole riprendere la sua vita “normale”. Il problema è che molti non hanno riflettuto abbastanza sulla vita. O meglio, sulla morte.

Perché è proprio la morte che ne determina la qualità.

Qualche giorno fa mia figlia Francesca, affetta dalla nascita da fibrosi cistica, malattia genetica multiorgano, oggigiorno senza cura, mi ha detto una cosa che ritengo importante.

“Papà perché mi hai fatto con la fibrosi cistica? Io non la volevo, volevo essere libera, senza medicinali “. Gli sorrisi. Senza dire altro.

Dopo qualche giorno, tra ansia e preoccupazione, ho trovato la risposta.

“Mia piccola principessa, vivere è un dono. Talvolta c’è qualcosa di bello, talvolta qualcosa che non si vuole. Ma ricorda che tutti gli esseri hanno un dono. Tu ne hai uno in più. La fibrosi cistica.  Accettala e amala. E la cura arriverà.“

Odio la gente che si lamenta, per qualsiasi cosa, perché sogna diverso, perché vuole qualcosa di diverso, perché vuole qualcosa che fondamentalmente non desidera.

Ma siete sicuri di volere qualcosa di diverso? O di possedere qualcosa che avete visto? Chiedetevi: vi serve per crescere? Vi serve per essere? Vi serve per diventare felici? Vi siete mai posti la domanda che la morte , prima o poi, vi prende?

Quest’ultima domanda è la domanda basilare per capire che cosa si vuole, che cosa vi rende felici. Quest’ultima domanda è il segreto per una vita degna di essere vissuta.

Il vostro rapporto con la morte.

"Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio”

Non l’ho detta io, anche se mi piace. L’ha detta Alessandro Manzoni. Ma la stragrande delle persone del mondo, non lo vuole comprendere. Il covid, a molti, non ha insegnato nulla. E pensare che Buddha l’aveva già dichiarato:

“Alla fine solo tre cose contano: quanto hai amato, come gentilmente hai vissuto e con quanta grazia hai lasciato andare cose non destinate a te.”

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