Crapa pelada: filastrocca milanese
La filastrocca milanese "Crapa Pelada" rappresenta un affascinante intreccio tra folklore locale e momenti storici significativi. Questo articolo esplora le origini, il significato e l'evoluzione di questa curiosa canzoncina, dimostrando come essa rifletta la cultura e la storia di Milano.
Origini e Significato
La Storia di Crapa Pelada
La filastrocca di "Crapa Pelada" narra di un personaggio calvo che prepara dei tortelli ma decide di non condividerli con i suoi fratelli. In risposta, i fratelli, a loro volta, cucinano una frittata e la negano a Crapa Pelada. Questa semplice storia nasconde però sfumature più profonde.
Collegamenti con Caravaggio
Curiosamente, la filastrocca si lega a una vicenda che coinvolge Caravaggio. Il celebre pittore, durante la sua permanenza a Milano, si invaghì di Peppa Muccia, una prostituta. A seguito di un conflitto con i fratelli di Peppa, che la punirono rasandole i capelli, Caravaggio dovette temporaneamente lasciare Milano. Al suo ritorno, Peppa cucinò dei tortelli per lui, escludendo i fratelli, ispirando così la nascita della filastrocca.
Significato Culturale e Storico
La filastrocca non è solo un ritornello infantile, ma un frammento di storia milanese. Riflette temi come la vendetta, l'inganno e la lealtà, tessuti nella trama sociale e culturale di Milano.
Evoluzione e Impatto
Il Fascismo e la Satira Politica
Nel corso del tempo, "Crapa Pelada" assunse nuovi significati. Durante gli anni del fascismo, divenne uno strumento di satira politica, usato per deridere Mussolini, noto anche come il "Crapa Pelada" per antonomasia. La canzone divenne così un simbolo di resistenza e dissenso, rischiando persino la repressione da parte del regime.
La Canzone nell'Arte e nella Cultura Popolare
Oltre al suo impatto politico, "Crapa Pelada" ha influenzato anche l'arte e la cultura popolare. È stata reinterpretata in varie forme, diventando parte dell'immaginario collettivo milanese e italiano.
La storia di "Crapa Pelada" è un esempio di come una semplice filastrocca possa incarnare la storia e la cultura di un luogo. Il suo viaggio dal folklore locale alla satira politica dimostra la potenza delle tradizioni orali nella conservazione della memoria collettiva.
Crapa pelada l'ha fa' i turteighe ne da minga ai so fradei
i so fradei han fa la fritada
ghe ne dan minga a crapa pelada.
traduzione
Crapa pelata ha fatto i tortelli
non li da' ai suoi fratelli
i suoi fratelli han fatto la frittata
non ne danno a crapa pelata.
Come avete letto, appare proprio una stupida filastrocca per bambini, anche se dietro la sua composizione si nasconde una storia singolare. Lo sapevate che questa filastrocca parte da una vicenda che ha coinvolto proprio il Caravaggio e viene poi ripresa in epoca fascista?
Il Caravaggio e la fidanzata Peppa Muccia
Il Caravaggio, all'epoca Michelangelo Merisi, viveva a Milano verso la fine del 1500 quando si invaghisce di una prostituta, tal Peppa Muccia, che decide di rapire ma i tre fratelli della meretrice la riportano a casa (o al bordello, non è dato sapere) punendola con una bella rasatura totale dei capelli. Ecco perchè la chiameranno poi “Crapa pelada”.
Il Caravaggio, all'epoca tutt'altro che famoso, fu costretto a lasciare Milano per un po' ma al suo ritorno sembra che Peppa fu così contenta che preparò per l'occasione degli ottimi tortelli, senza offrirne chiaramente nemmeno uno ai suoi fratelli. Questi per vendicarsi cucinarono una frittata e inventarono la filastrocca“Crapa Pelada” per prendere in giro la sorella.
La filastrocca venne ripresa negli anni Trenta, durante il Fascismo, come sfottò del “Crapa Pelada” per antonomasia, il duce dell’Impero. La cosa non deve proprio essergli piaciuta se canticchiare Crapa Pelada poteva costare anche la galera.
Vedi anche la sezione sul Dialetto milanese: origini, espressioni e tradizioni