Crapa Pelada: filastrocca milanese, canzone del 1936 e leggende tra storia e mito

Crapa Pelada è una filastrocca in dialetto milanese resa celebre nel 1936 dalla versione swing di Gorni Kramer (musica) con testo rielaborato poi da Tata Giacobetti e portata al successo anche dal Quartetto Cetra nel 1945. La sua forza sta nella semplicità del racconto e nella musicalità che l’ha resa, nel tempo, un piccolo classico della cultura popolare lombarda.
Origini documentate
Dalla filastrocca alla canzone (1936)
Il nucleo testuale – in dialetto – nasce come filastrocca di origine incerta. Nel 1936 Kramer ne propone una versione jazzistica che richiama il linguaggio dello swing; il brano entra poi stabilmente nel repertorio radiofonico e discografico del dopoguerra, in particolare con i Cetra. Al di là delle suggestioni, le uniche certezze sono: forma di filastrocca milanese, arrangiamento swing negli anni Trenta, grande fortuna discografica dal 1945 in poi.
Testo (strofa tradizionale) e traduzione
Crapa pelada l’ha faa i turteighe
ne da minga ai so fradei;
i so fradei han faa la fritada,
ghe ne dan minga a Cràpa Pelada.
Traduzione: “Crapa pelata ha fatto i tortelli, non ne dà ai suoi fratelli; i fratelli hanno fatto la frittata e non ne danno a Crapa Pelata”.
Tra storia e leggenda
Il racconto su Caravaggio e “Peppa Muccia”
Esiste un racconto popolare molto diffuso che collega la filastrocca a una vicenda milanese di fine ’500 con Michelangelo Merisi detto Caravaggio e una cortigiana soprannominata “Peppa (o Peppa Muccia)”. Secondo la leggenda, la donna sarebbe stata rasata dai fratelli e la canzoncina ne avrebbe preso spunto. Avvertenza: questa resta una leggenda senza fonti storiche primarie verificabili; non va presentata come fatto accertato.
Letture politiche in epoca fascista
La versione swing del 1936 nasce in anni in cui il jazz era guardato con sospetto dal regime. Nel tempo alcuni hanno proposto interpretazioni allegoriche del testo (ad esempio allusioni all’autarchia o alla “testa pelata” del Duce). Si tratta però di letture successive e non esistono prove documentali che il brano fosse concepito come satira politica o che sia stato oggetto di specifiche repressioni per i suoi versi.
Fortuna e impatto culturale
- Anni Quaranta: incisa dai Quartetto Cetra (1945), entra nel canone leggero italiano.
- Riletture: tra gli interpreti nel tempo si ricordano Alberto Rabagliati, Mina, I Gufi/Nanni Svampa, Antonella Ruggiero, Franco Cerri.
- Pop culture: la canzone compare anche in Breaking Bad (finale stagione 3), riportandola all’attenzione internazionale.
FAQ
“Crapa Pelada” è davvero legata a Caravaggio?
È una leggenda urbana priva di riscontri archivistici; interessante da raccontare, ma non dimostrata.
È nata come canzone politica anti-fascista?
No. È una filastrocca musicata in chiave swing. Alcuni ne hanno dato letture politiche successive, senza prove coeve.
Chi ha reso famosa la canzone?
Gorni Kramer la incise nel 1936; nel 1945 il Quartetto Cetra la portò al grande pubblico. Molti artisti l’hanno poi reinterpretata.
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