Andrea Perroni il 9 marzo al Sisal Wincity Milano: comicità e personaggi del Colorado Café
Grande appuntamento con la comicità d’autore sarà di scena giovedi 9 marzo al Sisal Wincity di Milano Diaz, con ospite d’eccezione, il talentuoso artista romano Andrea Perroni che porterà sul palco le sue imitazioni e i personaggi del Colorado Cafè.
Andrea Perroni è un’ artista romano, comico, imitatore, attore e conduttore radiofonico, con un lungo percorso televisivo tra programmi Rai (Un medico in famiglia, Stracult, Base Luna, Only Fan) e partecipazioni a Zelig nei vari format.
Porta avanti la sua espressione artistica dal 2008 con molti spettacoli teatrali in giro per l’Italia.
Oggi Andrea ci ha raccontato il nuovo progetto e l’imminente ritorno a Milano.
La fine del mondo è uno spettacolo che stai portando avanti in Teatro (Martina Franca). E’ una riflessione sul mondo contemporaneo condita di comicità?
E’ semplicemente una presa di coscienza del mondo reale, quasi una dichiarazione di quello che sta accadendo. Siamo già abbondantemente “nella fine del mondo”. Non è un titolo sensazionale ma trovo sia un riconoscimento della realtà.
E’ semplicemente la quotidianità che stiamo vivendo ma facciamo finta che non sia cosi, perché ci conviene.
La nostra volontà non è fare riflettere il pubblico con un secondo fine “filosofico” perché lo spettacolo ha tutto il profilo di stand- up comedy. Vogliamo stupire il pubblico con questo spettacolo, ma non con il titolo.
Lo spettacolo a Marina Franca è stato una evento sperimentale perché le date effettive saranno in estate. Lo stiamo testando e la nostra volontà è quella di portarlo avanti.
E’ lo stesso spettacolo che porterai al Wincity di Milano oppure farai il tuo repertorio legato a Colorado?
Sarà uno spettacolo a una ruota libera con i miei cavalli di battaglia e i personaggi costruiti nel corso del tempo. In questi contesti credo che siano la proposta migliore rispetto a spettacoli che nascono per il teatro, dove ci sono contesti, strutture e tempi diversi. Sono contento di tornare a Milano e poter ritrovare un pubblico al quale devo tanto con affezione reciproca.
Il tuo percorso artistico è nato come imitatore oppure come musicista, scoprendo successivamente di essere capace di fare imitazioni?
Sono nato come imitatore e la musica è stato un plus che ho scoperto dopo, sebbene a 12 anni abbia iniziato a suonare la chitarra, in chiesa, all’ oratorio e con gli amici.
Non è il mio pallino l’imitazione, che comunque è una cosa che mi piace fare, che faccio con grande rispetto. Ma nel nostro paese abbiamo degli imitatori purosangue bravissimi. Io mi definisco un imitatore un grande bluff!!!
Nel tuo cammino artistico c’è il teatro, la tv, il cinema e tanti mondi. Dove ti senti più vicino?
Nel mio percorso artistico ho sempre scelto e sono stato fortunato nel potere selezionare le varie occasioni.
Ho iniziato subito la tv da giovane frequentando poco i “locali” del cabaret. Ho sempre fatta tanta tv con una pausa tra il 2015 e 2017, quasi fisiologica che fa parte del mio percorso.
In linea generale non mi precludo nulla.
Come sta andando la ripresa nel mondo dello spettacolo dopo il covid?
Vedo un bel fermento soprattutto nel mondo del teatro, mentre il cinema sta faticando di più ma sono sicuro che si riprenderà. Purtroppo, gli aiuti sono stati veramente pochi e se n'è parlato poco. Questa cosa fa riflettere. C’è anche un aspetto culturale preoccupante: negli ultimi anni si sta portando a pensare che chiunque possa fare quello che facciamo noi con Titk tok, ma non è la strada giusta. E ‘un illusione che peggiora le cose penalizzando chi fa spettacolo in maniera professionale.