NON SEMEL VICTOR SED SEMPER PRIMUS. La Contrada di San Magno vince l'edizione 2022 del Palio di Legnano
SAN MAGNO
La matria
Sul rosso
Ombrello vescovile
Sul bianco
Il bastone pastorale
Sul rosso
Nel centro Città
La Nobile
Arde passione.
Perché la contrada di San Magno?
La leggenda narra che, in tempi remotissimi, nell’attuale Piazza San Magno sorgesse un grosso cerro e che tutto il campo che circondava l’albero fosse ricoperto di neve. Nel giorno consacrato a San Magno, un contadino che lavorava quella terra, fermatosi a contemplare la forza dell’albero e la sua resistenza alla neve e al gelo, espresse il desiderio di poter resistere parimenti alle inclemenze della vita.
Apparve all’improvviso la figura del Santo, dall’aspetto ieratico e severo, che si offrì di esaudire il desiderio dell’uomo, concedendogli la forza, il coraggio e la potenza di un leone. Il contadino, eseguendo gli ordini di San Magno, uccise un coniglio e camminò sul tratto di neve che aveva cosparso col sangue dell’animale morto. Così facendo, si trasformò in leone. Sulla neve bianca, quindi, si trovava una pianta e su quella rossa un leone feroce.
A quel punto il Santo sparì, non accontentando il contadino che voleva ritornare uomo, come punizione per il suo peccato di superbia.
Ma esiste un'altra leggenda forse più famosa e ricordata: quella dell'origine dei colori del Gonfalone di San Magno. Essa narra che fu dovuta ai Santi Sebastiano e Rocco, che, venuti nottetempo ad ammirare gli affreschi che li ritraggono nella Basilica, lasciarono sulla neve bianca due strisce rosse del loro sangue. Infatti il simbolo della contrada fa rivivere nel suo Gonfalone i colori rosso, bianco e rosso e i simboli della Basilica Romana Minore, che ospita nel suo territorio. Sul rosso di sinistra, si trova, infatti, la mitria; sul bianco centrale, l’ombrello vescovile e le chiavi prepositurali; sul rosso di destra, infine, il bastone pastorale. Da allora questi colori sono simbolo della Nobile.
E da oggi, ancora, nella storia del Palio di Legnano.