Quando a Milano si navigava: visita guidata al Museo dei Navigli
In programma per il 17 febbraio la visita guidata "Quando a Milano si navigava: com'era bella Milano sull'acqua - Museo dei Navigli e Conca di Leonardo": organizzata da e presso il Museo. Patrocinata dal Comune, fa parte dell' XI edizione di "A spasso con Milano", per la stagione culturale del 2014-2015 è già il decimo appuntamento di ben 21 percorsi tematici. Sarà tenuto da esperte guide turistiche abilitate, dotate di microfoni.
Il Museo si trova in via San Marco nella vecchia "posta dei cavalli" ristrutturata: saremo trasportati nella dimensione della città delle "vie liquide" descritta nel "De Magnalibus Urbis Mediolani" di Bonvesin de la Riva, e cantata nell’’800 da Stendhal e Carlo Porta. Nella nostra epoca è stato necessario costruire una rete di collegamento come il metrò, ma il sottosuolo era un tempo una fitta rete di canali e di naturali corsi d' acqua: già presenti in epoca romana, durante il medioevo costituivano le principali vie di comunicazione e di trasporto delle merci, come spiega il trattato citato. Oggi restano visibili soltanto il naviglio Grande o "Tesinello" e il naviglio Pavese che parte dalla Darsena di Porta Ticinese, scavata nel 1603 dagli Spagnoli.
Si è parlato spesso di riapertura e ripristino dei canali, ma essendo oggettivamente impossibile, possiamo viaggiare a ritroso con la fantasia attraverso le opere di pittura o di grafica dell’epoca. In questa occasione si offre quindi l’unica testimonianza museale della Milano al tempo delle sue vie navigabili, attraverso la documentazione di immagini scenografiche: un tour unico che racconta come si articolava il sistema dei Navigli.
Si verrà introdotti alle sale dopo un affascinante excursus storico. Nel basso Medioevo i canali presenti erano utili al commercio e all’irrigazione ma nel 1439, per volere di Francesco Sforza, le acque della Martesana, lungo l’odierna via Melchiorre Gioia, furono collegate al bacino di San Marco detto Tombone, furono costruiti nuovi argini e nuove mura costituenti quella che già allora si chiamò la Cerchia dei Navigli, per proteggere tutta la navigazione interna. Inoltre, dal 1457 al 1492, nessun altra città raggiunse il primato della costruzione di ben novanta chilometri di canali navigabili. Milano era collegata ai laghi e all’Adriatico. Nel 1482 Leonardo fu incaricato di progettare un sistema di chiuse per ovviare al problema del dislivello tra la parte alta di Milano (quella di Via San Marco), e quella bassa (la Darsena). Nel ‘600 Milano diventò la città con il porto fluviale più grande d’Europa e più importante da un punto di vista commerciale, e i navigli furono utilizzati fino all’avvento delle automobili nel ventesimo secolo, quando si dovettero allargare le strade. Solo in via San marco l’acqua rimase visibile fino al 1950 perché le bobine di carta destinate al Corriere della Sera erano troppo pesanti per il trasporto via terra. Poi le stamperie si trasferirono fuori città.
I dipinti mostrano la vicina Chiesa di San Marco per come era un tempo circondata d’acqua, del laghetto di Santo Stefano, della Conca di via Senato, del Naviglio di Porta Ticinese e della Darsena. Proprio dove oggi vediamo questi tesori storico-artistici, nel cuore dell’odierno quartiere di Brera si trova la chiusa studiata da Leonardo, nota anche come conca di Leonardo, e il Ponte delle Gabelle, dove si pagavano appunto le gabelle, ovvero i dazi, ultimo ponte antico sul Naviglio. L’idea originale era la creazione del portello inferiore, manovrabile dall’alzaia, per diminuire o aumentare la portata dell’acqua. Al termine del tour interno i partecipanti verranno accompagnati a visitare il Ponte, sempre con le preziose e preparate guide che ci raccontaranno della vita quotidiana meneghina intorno ai canali.
Museo dei Navigli, via San Marco 40
Martedì 17 febbraio dalle ore 15 alle ore 17