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Sex and the City in quarantena: outfits superglam in versione domestica

 ny pixMaggio. Il profumo dei fiori che sbocciano e di verdi prati rigogliosi, i caldi raggi di sole che prendono il posto delle piogge incessanti dell'inverno e leggere brezze di vento che spazzano via il grigiore della stagione fredda.

L'odore della Primavera ormai giunta con i suoi colori e lo splendore tipico della rinascita. Ecco il mese di Maggio che, quest'anno,  giunge per risvegliare degli animi intorpiditi, non soltanto dal freddo inverno.

Il virus pandemico, denominato Covid-19, ha cambiato la vita di tutti gli abitanti della terra, senza risparmiare nessuna regione o continente e ha costretto ad una quarantena forzata tutto il mondo. Marzo ed Aprile sono stati i mesi più lunghi ed anche i più bui dell'anno, migliaia di vittime e di contagiati, ma anche migliaia di guariti e sopravvissuti. La vita scorre così, a passo lento, scandita da decreti, autocertificazioni, limitazioni e regole ferree da rispettare, per evitare il contagio, per sopravvivere.

E anche la Primavera ha un sapore diverso quest'anno, con il retrogusto un po' amaro, come quello degli sciroppi trangugiati da bambini, per far passare una brutta influenza. Appunto, una brutta influenza, quella che si credeva fosse la colpevole di questo apparente disagio globale, ma che alla fine si è trasformata in una vera battaglia per la vita. Ma ne stiamo uscendo vivi e forse più forti, ma sicuramente consapevoli, che in un batter d'ali di una farfalla tutto può cambiare, capovolgersi e l'importante è rialzarsi e  ricominciare, sempre, nonostante tutto.

Ed ecco il simbolo del mese di maggio, una rinascita su tutti i fronti, un risveglio lento, ma monitorato accuratamente. E proprio durante la precedente fase di quarantena che ha chiuso tutti a casa, senza se e senza ma, che ognuno di noi ha dovuto stravolgere le proprie abitudini, dedicarsi ad hobby casalinghi, riprendere vecchie letture, imparare nuove ricette di cucina, dedicarsi allo smart working e al bingewatching. Ebbene si, tra Prime e Netflix, milioni di persone hanno fatto incetta di film e serie tv, c'è chi ha rispolverato iconiche serie anni '90 e chi invece si è dedicato a polpettoni da Oscar in prima visione.

scarpe donna tacco pixE poi ci sono le instancabili girls-fashion-series-addicted, che hanno rivisto, studiato e analizzato (e forse si sono anche immedesimate in un universo onirico) le serie tv incentrate sulla moda. Da Gossip Girl a Dinasty, fino all'emblema della moda all'ennesima potenza: Sex and the City.

New York, abiti scintillanti, grattacieli sfavillanti, Cosmopolitan e tacchi alti. Un mondo parallelo dove ognuna di noi, almeno una volta, ha sognato di vivere. Chi non ricorda le fantastiche quattro amiche a passeggio per le strade di NY alle prese fra disastri d'amore (e di sesso!) e abiti griffati? Basta questo ad immaginare il famoso autobus con il poster di Carrie Bradshow con addosso un semplice nude dress e uno sguardo che la diceva lunga.

Ma ve le immaginate adesso? O meglio, provate ad immaginarvele lì, nei loro appartamenti dissipati fra la 5^ Avenue e Brooklyn, relegate in casa e costrette alla quarantena forzata, come tutti noi?
Non so per quale motivo, sullo sfondo dell'immaginario c'è sempre un po' di scintillio.

Carrie, fedele al mantra della moda è lì, dietro al computer, a scrivere di moda, sesso, mascherine e quarantena. Probabilmente le sue mascherine, saranno sempre abbinate al look del giorno, sicuramente griffate, talvolta in paillettes e lustrini, altre volte in seta o in tessuto lamè. I capelli, sempre perfettamente mossi e vaporosi. I vestiti poi. Probabilmente aprirebbe un blog, dove sfoggiare un outfit al giorno contornato da preziosi consigli di stile, grazie a quell'invidiabile guardaroba! Non immaginatela mai con  la tuta bucarellata sulle ginocchia o col pigiama di flanella. E' peggio di un'offesa a pubblico ufficiale. Di giorno, eccola lì, con il suo gonnellone di tulle, ampio e  svolazzante, i tacchi alti di Jimmy Choo e una t-shirt griffata (come la celebre Dior nel secondo film). Invece di sera, indosserebbe uno dei suoi mini dress, magari con la scollatura jabot, in colori di tendenza alternati alle versioni nude o in paillettes. Un bicchiere di vino, lei accanto alla finestra, la sigaretta fra le mani e il prossimo articolo da scrivere. Lei non violerebbe la quarantena, ma Big si! La aspetterebbe giù in limo, come sempre.

abiti donna pixLa più irriverente e sregolata delle quattro è Samantha! E come da copione, neanche in quarantena rinuncerebbe al sesso. Alternerebbe i suoi orgasmi da sex toys a quelli ottenuti grazie a qualche toyboy reclamato grazie a delle app per incontri segreti anti-quarantena (credo che sarebbe capace di scovare anche quelli, pur di non rinunciare al sesso!). I suoi  outfit da casa avrebbero un certo allure anni '20, vale a dire, abiti in stile vestaglia da camera in seta e arricchite da stampe in tema Giappone e pajamas coordinati ed molto glam. Ai piedi, muffole con pon pon di piume o stampate con texture animalier. La mascherina? Un optional. Sono scomode durante il sesso, causerebbero dispnea!

Charlotte, la più devota all'ambiente casalingo, si mostrerebbe quasi sempre in gonne longuette o pencil skirt, da alternare a tubini in pieno stile Audrey H oppure a tailler in chanel o in check black and white. Per lei ogni uscita se non comprovata da necessarie fughe al supermercato, sarebbero abolite. Anzi, si convertirebbe alla spesa delivery! Il suo coordinato da casa sarebbe arricchito da grembiuli stile anni '50 da cucina, guantoni e presine, pronta a sfornare minicake e piatti koscher per Harry, anche lui chiuso in casa con lo smart working dell'avvocato e le sue bustine di English black tea inzuppate in giro per il salone.

E Miranda? La tipica donna avvocato di successo costretta a lavorare alle sue pratiche tramite connessione domestica a banda larga.
Concentrazione totale sul lavoro a tempo determinato, grazie alla tata che bada a Brady. Ma non bisogna scordarsi il marito barista. Tempi duri per la ristorazione e anche per Miranda, costretta a subirsi il marito in alternati stati depressivi lavorativi. I suoi outfit? Maxi tutoni per la maggior parte del tempo in casa e leggins e canotta da jogging per fare una corsetta sul tapis roulant. Ok che chiudono le palestre, ma le chiappe vanno allenate! Miranda rappresenterebbe la divoratrice seriale di telefilm e film sul divano, forse proverebbe a cucinare ma si stuferebbe ben presto, preferendo quasi sempre porzioni di cibo surgelato da divorare sul divano. Per le riunioni di lavoro, indosserebbe abiti con stampe optical e gioielli al collo e pantofole ai piedi, mentre per incontri virtuali con i clienti opterebbe ai tailleur dal taglio classico, mixando, come suo solito accenti femminili su look apparentemente maschili. Ovviamente i tailleur li indosserebbe a mezzo busto: sotto la giacca con blusa, il pantalone del pigiama in flanella (tanto non si vedrebbe).
Miranda sceglierebbe sempre la quarantena, eccetto per qualche fuga di nascosto per sfuggire alla depressione da inoccupato del marito e al figlioletto ormai stanco di Disney Plus. Ovviamente, tutto questo sempre armata di guanti e mascherina!

Ah che goduria se in questa quarantena avessimo potuto godere davvero di qualche nuova avventura targata Sex and the city! Vent'anni e più dal primo episodio, eppure continua a creare proseliti.
Per fortuna, nonostante le tragedie, la tristezza e la nostalgia dei tempi passati, a noi sopravvissuti resta questa fervida immaginazione che ci fa credere che dopo la tempesta ci sarà sempre il sole, che torneremo a viaggiare in giro per il mondo sui tacchi alti e a bere Cosmopolitan con gli amici di sempre.
La bellezza dell'immaginazione ci rende forti e vivi e come disse qualcuno "La bellezza salverà il mondo".

di Angelica Rossi

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