Albairate: storia e arte
Con questo nuovo titolo presento una descrizione di tutti i Comuni della provincia di Milano, che sono ben 133.
Ovviamente mi limiterò a riportare le notizie basilari per ogni Comune. Questo lavoro per consentire a tutti una conoscenza più approfondita della nostra metropoli milanese, e offrire la possibilità di un’uscita domenicale per scoprire un nuovo paese, conosciuto magari solo dalla cartina geografica.
Il primo comune che vado a descrivere è Albairate. In dialetto locale Bairaa, mentre gli abitanti si dicono Albairatesi. Il santo Patrono è la Madonna del Rosario. L’etimologia si vuole derivata da Albariate, nome latino di persona. Il Comune fa parte del Parco Agricolo Sud Milano e del Polo Culturale dei Navigli.
La storia di Albairate trova riscontro nell’Età del Bronzo, quando i Liguri abitavano la zona, tuttavia i primi documenti che parlano del comune sono datati 1054, quando dipendeva dal monastero milanese di San Vittore, poi passato sotto la signoria dei Visconti e, in seguito, degli Sforza, per poi culminare nei possedimenti spagnoli del Ducato di Milano e, seguendo il corso della storia, finire nel Regno Lombardo – Veneto per terminare nel Regno d’Italia.
Ha avuto, nel 1570, la visita di San Carlo Borromeo, che portò un rinnovamento spirituale e avviò lo sviluppo sociale del paese.
Diversi sono i luoghi d’interesse da poter visitare, si può iniziare dalla Chiesa parrocchiale di San Giorgio, riedificata nel 1937 con mattoni a vista, riprendendo le forme tipiche dell’architettura romanica, mentre il campanile mantiene l’originalità della precedente chiesa. Un’altra piccola chiesa interessante è quella di Santa Maria De Bozzis, edificata nel cinquecento come oratorio per la Confraternita del SS. Sacramento, allora presente nel paese. In località Riazzolo, distante meno di un chilometro da Albairate, sorge la settecentesca Chiesa di Santa Teresa, a navata unica, è in stile tardo barocco. Oggi la chiesetta è soprattutto utilizzata per officiare matrimoni.
Sita presso la Cascina Rosio, piuttosto distante dal paese, si trova la Chiesa di Santa Maria della Neve, risalente al XVII secolo, e utilizzata come luogo di preghiera riservato agli abitanti del contado ivi residenti.
Tre sono gli oratori che si possono visitare, il primo è quello dedicato a San Bernardo, risalente al 1641 e vicino al cimitero cittadino. All’interno molto bello l’altare riccamente decorato in marmo con dettagli a stucco. Altro Oratorio è quello dei Santi Faustino e Giovita, che ha mantenuto immutata la sua originale struttura, venendo eretta in epoca carolingia. Edificato nel 1960 l’Oratorio di San Benedetto, costruito per ottemperare all’ampliarsi del borgo, presenta una struttura di fattezze semplici. Infine, come architettura religiosa, abbiamo la Cappella di Santa Caterina, edificata sul finire del Cinquecento su sollecitazione del Borromeo. Si trova nei pressi della cascina Marcatutto.
Come architetture civili, il Comune presenta la Corte Salcano, che ha origini cinquecentesche ma con forme esterne risalenti al settecento. L’ospedale Fatebenefratelli di Milano ne era, un tempo, il proprietario, oggi è divenuto la sede del Municipio. Al suo interno è possibile visitare il Museo Agricolo “Angelo Masperi”, che raccoglie una vasta collezione di oggetti e attrezzi agricoli lombardi. In località Cascina Rosio sorge Villa Albani, del XVI secolo, che presenta interessanti decorazioni e affreschi. Eventi significativi sono: la fiera di San Giorgio di fine aprile, e la biciclettata gastronomica lungo il Naviglio Grande di metà giugno.
Persone importanti native di Albairate sono Giovanni Invernizzi, calciatore e allenatore di squadre di calcio.
Per arrivare ad Albairate da Nord: Arluno, Corbetta e dopo 5 Km si raggiunge il paese; da Sud: tangenziale Ovest e uscire Vigevano-Abbiategrasso, attraversare Castelletto e dopo circa un chilometro di raggiungere Albairate. Oppure è possibile anche via treno dalle stazioni di Lambrate, San Cristoforo, Garibaldi.