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Arconate: storia e arte

arconate milanoArconate, nel dialetto legnanese si pronuncia Arconàa. Arconatesi sono detti gli abitanti, mentre il santo patrono è Sant’Eusebio. L’origine Comune pare derivare da nome proprio di persona Arco o Arconius, e appare per la prima volta in un documento del Monastero Maggiore di Milano, nel 1027.

È parte della Pianura di Legnano, nell’Alto Milanese. La sua storia risale a quando i Liguri prima, e i Celti in seguito, occuparono queste terre, sino alla conquista Romana.

Questi ultimi portarono innovazioni, soprattutto nella realizzazione di nuove strade e riorganizzando la topografia territoriale. Arconate era parte del Contado di Burgaria, che corrispondeva all’attuale territorio occidentale e nord-occidentale della provincia di Milano. Era uno dei contadi in cui si suddivideva la Marca di Lombardia, o Obertenga, sotto la dominazione dei Longobardi e dei Franchi.

Con l’avvento del Cristianesimo furono edificate parecchie chiese, tutte facente capo alla Pieve di Dairago o di San Genesio, dell’Arcidiocesi di Milano. Nel XIII secolo vi sorgeva anche un monastero dei Frati Umiliati, ordine religioso sorto in Lombardia, e un castello che andò, purtroppo, distrutto. Alla fine del Medioevo il paese era prevalentemente agricolo, con una penuria di acqua perciò la produzione di derrate alimentari era scarsa, anche per la presenza della brughiera, chiamata anche landa o brugo, tuttavia i nobili del tempo non disdegnavano abitarvi. Con l’avvento del Regno d’Italia, il comune di Arconate doveva essere soppresso, ma una forte protesta degli Enti locali evitò il fatto, anche se, per adeguarsi alle leggi napoleoniche, il Comune finì per essere annesso prima a Buscate, poi a Busto Garolfo.

Nel 1886 Arconate, grazie alla costruzione del Canale Villoresi, in dialetto Canal Vilores o anche Rongion, aumentò la sua produttività agricola e, con essa, l’arrivo di realtà industriali che portarono lavoro e più ricchezza economica.

arconateNel Comune è possibile visitare Palazzo Taverna, della prima metà del 1600, che presenta un interessante loggiato superiore e un bel portico al piano inferiore. Palazzo De Capitaneis, costruito verso la fine del 1500 dal nobile imprenditore milanese De Capitaneis, anche se il progetto originale non fu mai realizzato. Il palazzo è stato restaurato nel 2013, e vede la presenza di tre interessanti meridiane poste su tre lati del palazzo. Palazzo Arconati Visconti, residenza nobiliare della famiglia Arconati Visconti, risalente al XV secolo.

Palazzo Municipale, dove è conservata la “Pala Arconati”, olio su legno del XVI secolo, appartenente probabilmente alla scuola del Luini. Il Santuario di Maria Nascente, costruito nel 1616 su una preesistente cappellina, presenta al suo interno un organo seicentesco e un affresco datato 1749. La Chiesa Parrocchiale di Sant’Eusebio risale al 1903 e presenta, nella sacrestia, un interessante ciclo di affreschi datati 1582. La Cappellina di Sant’Antonio, edificata nel 1920 su una precedente costruzione, è oggetto di devozione da parte dei cittadini, soprattutto in occasione della festa del 17 gennaio di Sant’Antonio abate. In occasione del santo Natale, il 24 dicembre si può assistere al Presepe vivente nelle vie e piazze del comune.

Arconate ha dato i natali al ciclista Pierino Albini, che vinse tre tappe al Giro d’Italia, al cantante Marco Pedretti, Pedro, voce del gruppo musicale rock “ I Finley”, e al musicista Stefano Mantegazza.

Per raggiungere Arconate, oltre che con l’automobile, è possibile usufruire di autobus o di treno in partenza da Milano.

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