Arcumeggia paese dei pittori
A circa 80 km da Milano, in provincia di Varese, troviamo Arcumeggia, una vera galleria d’arte a cielo aperto, dove grandi pittori hanno lasciato la loro indelebile traccia.
Le prime notizie su Arcumeggia risalgono al 1751, quando viene descritto, negli atti comunali di Venezia, come un piccolo borgo di circa 168 abitanti, che verso il 1786 venne annesso alla nuova provincia di Varese.
Nel 1809 Napoleone fece sopprimere il comune e lo unì al paese di Vergobbio e nel 1812 a Cuvio.
Solo con il ritorno degli austriaci Arcumeggia tornò ad essere un comune indipendente, tanto che col passar degli anni la sua popolazione subì un discreto incremento anagrafico, come confermano i censimenti.
Verso la fine del XIX secolo però il paese si spopolò progressivamente a causa della mancata industrializzazione e dell’emigrazione, tutti fattori che nel 1927 condussero alla soppressione del comune e alla sua unione con Casalzuigno, di cui divenne una frazione.
Dopo la seconda guerra mondiale il sindaco di Casalzuigno, in accordo con la provincia di Varese, decise di trasformare Arcumeggia nella sede della manifestazione “Pittori in vacanza” che richiamava tutti i pittori italiani del periodo che usavano l’arte figurativa, contro le correnti astratte ed informali.
La prima edizione di “Pittori in vacanza” si tenne nel 1956, in concomitanza con l’apertura della Galleria dell’Affresco, che costituì il primo passo per la trasformazione di Arcumeggia in un vero e proprio atelier a cielo aperto, mentre un anno dopo venne eretta la casa del Pittore, un luogo di villeggiatura per gli artisti.
Da allora, ogni anno, un noto artista arriva in estate ad Arcumeggia e durante la sua permanenza, lavora ad un affresco che decorerà una delle case del piccolo borgo.
Molti sono gli affreschi da ricordare, tra questi la “Partenza dell’emigrante” di Giuseppe Migneco e il suo seguito ideale, “Ritorno dell’emigrante” di Gianfilippo Usellini, i “Corridori” di Aligi Sassu, gli “Abitanti e lavori del posto” di Remo Brindisi e la “Corrida” di Gianni Dovà, oltre ai cartoni e schizzi preparatori che si possono ammirare ancora oggi nella casa del Pittore.
Inoltre ad Arcumeggia è possibile trovare altri piccoli tesori legati ai suoi pittori, come il Sagrato della chiesa di Sant’Ambrogio, con la via Crucis dipinta da 14 pittori diversi e la Via degli Allievi, dedicata ai ragazzi che dal 1961 partecipano ai Corsi Estivi d’Affresco aperti alle accademie europee ed italiane.
L’estate offre la possibilità di partecipare alla processione della Madonna del Carmine, che si tiene la terza domenica di luglio, e alla festa del Bicc, il tipico formaggio locale, la prima domenica di settembre, mentre le feste si chiudono il 7 dicembre con la Messa solenne dedicata a Sant’Ambrogio seguita da un pranzo composto da piatti della tradizione locale culinaria.
Come arrivare
Da Milano si imbocca l’autostrada A8 in direzione di Varese, poi la A26 verso Gravellona Toce uscendo al casello di Sesto Calende. Successivamente ci si deve immettere sulla statale SS629 Besozzo – Gemonio e poi sulla SS394 Cittaglio – Luino fino a Casalzuigno e seguire le indicazioni per Arcumeggia sulla SP7.
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