Arenzano il santuario del Gesù Bambino di Praga
Anche Arenzano, facilmente raggiungibile da Milano, è sicuramente una meta interessante per una gita fuori porta, un modo per coniugare una visita a un santuario con un primo assaggio di mare.
Le origini del santuario del Gesù Bambino di Arenzano, uno dei più belli della Liguria, partono da molto lontano e per la precisione dalla Praga degli inizi del Seicento. Infatti nel 1628, presso il convento della capitale ceca, il giovane padre Giovanni Lodovico aveva chiesto alla principessa Polissena, una delle benefattrici del complesso, di donargli una piccola statua di Gesù Bambino che le era stata regalata dalla madre Maria nel 1587, il giorno del suo matrimonio.
Dal momento che aveva già deciso di ritirasi in un convento, la principessa prese la decisione di donare la statuetta al convento, con l’intesa che la custodissero gelosamente.
Inizialmente il piccolo Gesù venne collocato nell’ala privata del convento e solo nel 1641 venne esposto ai fedeli, diventando in poco tempo uno dei simboli praghesi più amati nel mondo.
Nel frattempo, in Liguria, i Carmelitani scalzi stavano meditando di fondare un convento che avesse lo scopo di diventare uno dei tanti punti di appoggio per quei pellegrini che viaggiavano verso i santuari genovesi, fino ad arrivare a Varazze.
Finalmente nel 1889 padre Leopoldo Beccaro riuscì a trovare i fondi necessari per l’edificazione del complesso, che venne consacrato a Santa Teresa di Gesù.
Il punto di svolta per la piccola chiesa avvenne il 25 settembre del 1900, quando padre Giovanni della Croce fece collocare proprio sotto la statua della Madonna del Carmine, che era sull’altare maggiore, un quadretto ad olio che raffigurava il Gesù Bambino di Praga.
Dopo poco tempo il quadro venne sostituito da una statua, donata ai religiosi da una nobildonna di Savona, la marchesa Delfina Gavotti.
Verso il 1904 iniziarono i lavori per l’ampliamento del santuario, curati dalla Confraternita del santo Bambino Gesù di Praga, istituita dal papa Pio X nel 1903.
Il 7 settembre del 1924, alla presenza di una gran folla, il cardinale Merry dal Val incoronò solennemente la statua di Gesù Bambino con una corona benedetta da Pio XI.
Dopo la seconda guerra mondiale, vennero ripresi i lavori per il santuario che infine fu inaugurato nel 1966, con l’aspetto attuale.
Appena arrivati al Santuario si vede subito il bel presepio artistico in ceramica, creato da Eliseo Salino, uno dei migliori ceramisti di Albisola.
Collocato in una grotta artificiale, ospita alcuni gruppi scultorei che presentano, in chiave semplice e popolare, i momenti più belli legati al Natale e alla nascita di Gesù.
Subito dopo si nota la facciata, in stile rinascimentale, del santuario, progettata dall’architetto fiorentino Castelucci, con un rosone dalla forma di margherita al centro, circondato dai ritratti di tutte le personalità religiose legate al santuario.
Al suo fianco due chiostri, consacrati alla Vergine del Carmelo e alla Santa Teresa del Bambino Gesù, oltre alla cappella della Benedizioni, con la sala ricordi e gli ex – voto.
Sul piazzale troviamo il campanile, con le sue dodici campane e la torre dei Saraceni, risalente al X secolo.
L’interno del santuario, con una pianta a croce latina, presenta nella navata centrale l’altare del Santo Sacramento, con il trono dove si trova la statua di Gesù Bambino, mentre nei transetti si possono ammirare le statue maiolicate ideate da Angelo Biancini.
Lungo la navata sei cappelle laterali, consacrate alla Madonna del Carmelo, a San Giuseppe, a Santa Teresa di Gesù, a San Giovanni della Croce, al Santo Cuore di Gesù e a Santa Teresa del Bambino Gesù.
Nella parete interna della facciata si nota subito il rosone centrale che mostra sui suoi dodici petali i misteri dell’infanzia di Gesù, mentre al suo fianco vi sono i dipinti sulla storia del Gesù di Praga e un gruppo scultoreo che ricorda i momenti e luoghi più importanti legati al santuario.
Come arrivarci
Uscite dall’Autostrada A10 Genova – Ventimiglia e girate a sinistra per scendere verso il mare. Dopo essere scesi fino ad una grande rotonda, prendete la terza uscita in direzione della stazione. Seguendo la strada principale, percorrete tutta la piazza della stazione e salite senza abbandonare la strada principale.
All’incrocio, girate a sinistra lungo Via Sanzio e il viale alberato delle Rimembranze.
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