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Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Curtatone

curtatone 2Nelle vicinanze di Mantova: la città del Gonzaga, a circa un’ora di distanza da Milano, si trova nel piccolo borgo di Curtatone, il santuario della Beata Vergine delle Grazie, un piccolo capolavoro sconosciuto del Rinascimento mantovano.

Le sue origini risalgono al 1399, quando il capitano Francesco I Gonzaga, per ringraziare la Madonna di aver protetto la sua città durante una terribile epidemia di peste, decise di far erigere una nuova chiesa in una posizione che dominasse i canneti e le acque del fiume Mincio.
Il progetto venne elaborato dall’architetto Bartolino da Novara, che in precedenza aveva collaborato alla costruzione del Castello di San Giorgio a Mantova e del Castello Estense nel centro di Ferrara, e venne completato nel 1406, quando la nuova chiesa venne ufficialmente consacrata alla presenza dei nobili mantovani e della famiglia Gonzaga.
Una svolta importante per il santuario avvenne l’11 agosto del 1425, quando Gian Francesco Gonzaga, con un bando, dichiarò ufficialmente che il piazzale vicino alla chiesa fosse destinato ad essere la sede del mercato locale.
Da ciò nacque e si sviluppò la Fiera delle Grazie, che si tiene ancora oggi sul sagrato della chiesa il giorno di Ferragosto, e a cui partecipano anche  i Madonnari, artisti di strada che lavorano giorno e notte per presentare le loro opere nel concorso annuale, seguito con partecipazione da turisti provenienti da tutto il mondo.
Anche dopo la fine dei Gonzaga e l’arrivo degli Austriaci, la devozione locale per il santuario non venne mai meno.  Dobbiamo inoltre ricordare che  il 29 maggio del 1859 a Curtatone venne combattuta un’importante  battaglia tra l’esercito italiano e quello austriaco, che stava marciando in direzione di Magenta per aiutare il grosso delle truppe, e che quest’ultimo subì una schiacciante sconfitta e dovette fuggire in direzione di Peschiera.
curtatone 1La facciata del santuario è di chiaro gusto gotico lombardo, mentre l’interno segue una pianta composta di una sola aula e con un abside poligonale, mentre alle pareti laterali vi sono moltissime statue polimateriche, che vennero collezionate tra il Cinquecento e il Seicento dai frati.

Dal soffitto pende un coccodrillo impagliato, simbolo del male sempre sconfitto e circondato da ex voto che riproducono parti del corpo o illustrano i miracoli compiuti dalla Madonna.

Nella cappella di destra, progettata da Giulio Romano, riposano le spoglie di Baldassarre Castiglione, l’autore del Libro del Cortigiano, con due epigrafi di Pietro Bembo, mentre il monumentale altare maggiore conserva, in un tabernacolo risalente al Seicento, la tavoletta del XV secolo che raffigura la Madonna delle Grazie, dipinta in stile bizantino.
Gli affreschi che decorano il santuario sono stati ideati da illustri  pittori: Lorenzo Costa il Giovane e Lattanzio Gambara, mentre fino agli anni 20 i sotterranei conservavano la più famosa collezione di armature italiane, risalenti ai secoli XV e XVI, oggi esposte al museo diocesano di Mantova.

Come arrivare
Da Milano si prende l’autostrada A1 fino a Piacenza, quindi la A21 verso Cremona e poi proseguire in direzione di Mantova fino ad arrivare a Curtatone.

Orari
Da ottobre a marzo: 7.30-12.00 e 15.00-18.30  
Da aprile a settembre: 7.30-12.00 e 15.00-19.30

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