Novecentopiùcento. Il Museo del Novecento raddoppia gli spazi. Il bando di concorso
Il Museo del Novecento, a dieci anni dalla sua inaugurazione, raddoppia! Alla sua attuale sede si aggiungeranno gli spazi del Secondo Arengario per completare il proprio racconto dedicato all'arte del XX secolo fino a giungere agli anni Duemila.
Questo progetto di espansione è stato annunciato giorni fa dal sindaco Beppe Sala, il quale attraverso un post Facebook ha spiegato che il progetto NovecentoPiùCento andrà a garantire ben oltre mille metri quadrati in più, dati dalla riconversione del Secondo Arengario, attualmente sede degli uffici dell'Assessorato allo Sport e Tempo Libero e del Municipio 1, e vedrà l’esposizione di nuove opere.
Con l’obiettivo di ampliare le collezioni e continuare a diffondere la conoscenza dell’arte del Novecento per generare pluralità di visioni, per il nuovo progetto è stato pubblicato il bando del concorso internazionale di progettazione “Novecentopiùcento” dedicato appunto alla riconversione del Secondo Arengario in edificio museale.
Novecentopiùcento. Bando del concorso internazionale di progettazione
Come abbiamo anticipato, il concorso internazionale di progettazione, dal titolo “Novecentopiùcento”, ha l’obiettivo di ampliare gli spazi espositivi del Museo del Novecento e integrare servizi aggiuntivi come un laboratorio di conservazione, un auditorium, una caffetteria e un bookshop.
Il bando già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è scaricabile sia sul sito del Comune che su “Concorrimi”, piattaforma dell’Ordine degli architetti, pianificatori e paesaggisti della provincia di Milano.
Si articola in due “gradi” e prevede la partecipazione dei concorrenti in forma anonima, in modo da assicurare la più rigorosa imparzialità. In primo grado verranno selezionati 10 progetti in base a diversi criteri, tra cui: il dialogo tra il Museo del Novecento e il Secondo Arengario e la funzionalità dell’organizzazione degli spazi; l’inserimento dell’opera nel contesto urbano e la fattibilità tecnico-gestionale della proposta, in relazione sia alla sostenibilità ambientale ed energetica che agli aspetti manutentivi.
Nel secondo grado, verrà individuato il progetto vincitore del concorso tra i dieci selezionati, in base ad altri criteri, ossia: la qualità della proposta dal punto di vista compositivo e architettonico, sempre con riferimento agli obiettivi culturali del Museo; il rapporto sinergico con il tessuto storico circostante (Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II e piazza Diaz); la modalità di relazione tra il nuovo edificio e il contenitore storico da conservare; la facile manutenzione e l’uso di materiali e tecniche sostenibili; la flessibilità degli spazi interni e ’organizzazione funzionale.
La progettazione dovrà tenere conto dei costi economici previsti per l’intervento, dettagliati nel Documento preliminare di progettazione allegato al bando e stimati in 18,7 milioni di euro.
Il vincitore del concorso riceverà un premio di 60.000 euro e il progetto di fattibilità tecnico-economica verrà acquisito dall'Amministrazione. Al secondo classificato invece sarà riconosciuto un premio di 12.000 euro, al terzo un premio di 8.000 euro e ai successivi realizzatori dei 7 progetti ammessi al secondo grado del concorso saranno corrisposti 4.000 euro, a titolo di contributo per l’attività di progettazione.
I documenti di gara, che serviranno da guida alla progettazione dei professionisti concorrenti, sono stati creati dal gruppo di lavoro composto dai rappresentanti delle diverse aree del Comune di Milano e da AMAT, con il contributo tecnico-artistico dell’architetto Italo Rota, progettista del Museo Primo Arengario, e il contributo della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano.
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