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Salvador Dalì dal 27 marzo in mostra a Chioggia

dalìvanzanSi terrà presso il Museo Civico della Laguna Sud dal 27 marzo al 31 luglio 2022 la mostra “Salvador Dalì: tra psicoanalisi e Surrealismo”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Chioggia (Ve), in collaborazione con l'agenzia MV Eventi di Vicenza.

Un viaggio attraverso l’inconscio, rappresentato nelle 60 opere esposte, provenienti da collezioni private nazionali. in un mix di scultura, incisioni con interventi pittorici, acquetinte e acqueforti.dalìoperevanzan9

Un percorso attraverso il quale il visitatore conoscerà la genialità dell’artista surrealista catalano Dalì, esplorandone la vita, fondata sull’Interpretazione dei sogni di Sigmund Freud.dalìoperevanzan2dalìvanzanopere1

dalìoperevanzan3"Salvador Dalì”, racconta il curatore della mostra Matteo Vanzan “fu artista di incredibili doti narrative. Nella sua interiorizzazione estetica del mondo possiamo riconoscere i tratti di una riflessione tangenziale dei drammi dell'umanità che sconvolsero non solo l'artista, ma tutti coloro che vennero dopo la dispersione delle prime avanguardie storiche. Il dramma della guerra, della morte, dell'eros e della fuggevole esistenza terrena sono raccontati con urgenza caratteriale proprio nei lavori esposti in questa mostra, scelti poiché giungono fino a noi come grafia netta e indiscutibile.

Il tratto è pienamente cosciente delle potenzialità espressive e diventa esso stesso narratore di sogni, incubi, frustrazioni e desideri di una mente sensibile e, per certi versi, atipica. In mostra racconteremo una vita dedicata alla pittura ma non solo: il visitatore sarà chiamato a rapportarsi con le opere interpretandole attraverso un apparato didattico ed emozionale fatto anche di letture, approfondimenti, aforismi, musica e video proiezioni”. Questo evento sarà il terzo appuntamento della programmazione museale, dopo i successi registrati con le esposizioni di Andy Warhol e Banksy.dalioperevanzan7

“Chiusa la mostra su Banksy, ci prepariamo ad ospitare la mostra su Salvador Dalì- afferma l'Assessore alla Cultura Elena Zennaro-la primavera porterà aria nuova e una forte consapevolezza di chi siamo. Si avvicina l’ulteriore scrematura della selezione a Capitale della Cultura 2024 e Chioggia si sta rafforzando sempre più.

La stampa italiana ed internazionale ci sta dando molta attenzione e noi non possiamo che esserne contenti. Chioggia ha le caratteristiche perfette per diventare una meta rinomata a livello internazionale e questa amministrazione sta lavorando ogni giorno, sotto diversi punti di vista, per trasformare il sogno in realtà. Dal canto mio, c’è il massimo impegno perché la Cultura diventi asse portante della Città. Continueranno quindi le grandi mostre e gli spettacoli e si avvieranno convenzioni con centri post universitari”.dalioperevanzan8dalìoperevanzan4

In programma collaterale all'esposizione sarà possibile, previa prenotazione e al costo di 5 euro a persona, partecipare alle visite guidate e agli incontri con il curatore ogni seconda e quarta domenica del mese. Inoltre sono programmati, sempre su prenotazione e con date da annunciare, cinque incontri di approfondimento nel corso di Arte contemporanea “Dopo Turner: viaggio verso il contemporaneo”, a cura di Matteo Vanzan.dalioperevanzan5

La mostra sarà aperta al pubblico dal martedì alla domenica con i seguenti orari: dal 27 marzo al 10 giugno 2022 dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00 e dall’11 giugno al 31 luglio 2022 dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 18.00 alle 22.00.dalìoperevanzan6

Per maggiori informazioni MUSEO CIVICO DELLA LAGUNA SUD - Campo Guglielmo Marconi, 1 / Tel: 041-5500911 Web: https://museo.chioggia.org Email: info.prenotazionimuseo@chioggia.org  www.mveventi.com

 Salvador Dalìdalìvanzan2

dalìvanzan3dalìvanzan4Abile pittore e virtuosissimo disegnatore, nasce in Catalogna, nella città di Figueras nel 1904 e, già da bambino, rivela doti eccezionali nel disegno. Viene accettato all’Accademia di Belle Arti di Madrid e nel convitto universitario incontra quelli che saranno i suoi migliori amici: Federico Garcĺa Lorca e Luis Buñuel .

Nella sua autobiografia, Dalí commenta la teoria freudiana scrivendo: “L’unica differenza tra la Grecia immortale e l’epoca contemporanea è costituita da Sigmund Freud, il quale ha scoperto che il corpo umano, puramente neoplatonico all’epoca dei Greci, è oggi pieno di cassetti segreti che soltanto lo psicanalista è in grado di aprire".

Nella sua Vie segrète del 1942 scrive: “Mi alzavo all’alba, e senza lavarmi o vestirmi, mi sedevo davanti al cavalletto posto nella mia camera davanti al letto. La prima immagine del mattino era la mia tela, che era stata anche l'ultima cosa che vedevo prima di andare a letto. Cercavo d'addormentarmi fissandola, per conservarne il disegno durante il sonno, e talvolta, nel cuore della notte, mi alzavo per guardarla un momento al chiaro di luna. O, fra due sonnellini, accendevo la luce e contemplavo l'opera che non mi lasciava mai. Tutto il giorno, seduto davanti al cavalletto, fissavo la tela come un “medium” cercando di trarre degli elementi della mia immaginazione. Quando le immagini erano collocate con precisione nel dipinto, le dipingevo immediatamente. Ma a volte attendevo ore, passivo, con il pennello inerte nella mano, prima che qualcosa apparisse improvviso”.

Per comporre le sue opere, Dalì seleziona oggetti e situazioni staccate tra loro, le ricompone in una diversa scenografia, indagando profondamente le proprie pulsioni e ossessioni: paesaggi spazzati dal vento, fondali desertici ed estremi, in cui si ha la percezione di dominare tutto lo spazio fino all’orizzonte, in una esaltazione di potenza che si sperimenta solo nell’esperienza del sogno.

Questi panorami reali ma dipinti come onirici, rappresentano un fiero atto d’amore verso la sua terra, ritratta da un occhio surrealista, che si posa sui paesaggi dove trascorreva le estati della sua giovinezza. Il dipinto così strutturato diventa come lo specchio di un sogno in cui sognatore diventa lo spettatore stesso che ha la percezione di sognare e di interagire con la dimensione onirica del pittore.

Infine il pittore si descrive così: "Dipingo immagini che mi riempiono di gioia, che creo con assoluta naturalezza, senza la minima preoccupazione per l'estetica, faccio cose che mi ispirano un'emozione profonda e tento di dipingerle con onestà".

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