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Ciao Donatella, pioniera della tv del sociale

donatella raffai scomparsa“Una notizia che non avremmo mai voluto sentire: ci ha lasciato Donatella Raffai, maestra del giornalismo della verità, paladina del rigore professionale, della vicinanza al pubblico e dell’impegno sociale. Da lei abbiamo appreso le basi della professione, per questo le saremo sempre grati e ci stringiamo a suo marito e alla famiglia nel comune cordoglio”. Lo dichiara il presidente di AssoTutela Michel Maritato che spiega: “Un esordio da adolescente nel cinema, per poi lavorare in discografia come curatrice di immagine, ne evidenziano la versatilità e l’empatia nei confronti degli altri, dote che l’ha condotta a un successo senza precedenti con la sua più celebre trasmissione ‘Chi l’ha visto’, che nel 1989 aprì il grande schermo all’indagine sociale”, spiega Maritato. 

“Di Donatella, oltre ad apprezzare le professionali e umane – sottolinea il presidente – ricordiamo la capacità di trattare una materia mai considerata prima, che nasconde elevate insidie, con un rigore che mai l’ha fatta scadere nella deprecabile ‘tv del dolore’. Per questo, come associazione attenta ai problemi dei cittadini e alla tutela dei diritti calpestati, non possiamo non esprimere una infinita gratitudine alla collega per la serietà, la competenza, l’assonanza con i problemi della gente. E la dignità con cui ha vissuto la sua malattia che, purtroppo, a 78 anni ci ha privato di una giornalista con tutti i crismi”, conclude Maritato.

 Donatella Raffai, marchigiana di origine, era nata a Fabriano, l’8 settembre 1943, in provincia di Ancona, ma ha trascorso  gran parte della sua vita a Roma. Non tutti sanno che, a differenza di quanto si possa pensare, Donatella iniziò  la sua carriera nel mondo dello spettacolo, in particolare nel cinema. Esordì infatti nel 1960, non ancora maggiorenne, nel film “Dolci Inganni” del maestro Alberto Lattuada.

Nella sua lunghissima carriera non c’è  stato solo il cinema. Prima di interessarsi di giornalismo e tv, Donatella, verso la metà degli anni ’60 aveva iniziato a lavorare nel settore discografico, per la RCA, come responsabile delle pubbliche relazioni e anche curatrice d’immagine di alcuni cantanti .

Poi la svolta. L’interesse per il giornalismo si trasformó in passione e dopo i primi passi approdò in Rai nel 1971, dove condusse  alcune trasmissioni radiofoniche (Voi e io, Radio anch’io, Chiamate Roma 3131), e poi in TV alla fine degli anni ottanta. In Rai fu autrice e conduttrice di varie trasmissioni di approfondimento giornalistico e di cronaca. Donatella scrisse  e condusse  “Telefono giallo”.

Il successo arrivò nel 1989. A portare in vetta Donatella Raffai fu la conduzione del programma “Chi l’ha visto?”, assieme a Paolo Guzzanti (nella prima edizione del 1989) e a Luigi Di Majo (edizioni 1989-1990 e 1990-1991). Per questa conduzione nel 1990 la Raffai vinse sia il Telegatto che l’Oscar TV come personaggio televisivo femminile dell’anno.  La  Raffai condusse inoltre “Lasciate un messaggio dopo il bip” e  fu invitata  in alcune puntate di “Domenica in”. L’ ultima apparizione in Tv di Donatella Raffai  avvenne in Mediaset, nel 2000, come conduttrice di “Giallo 4”, format di Rete 4 concepito come un remake del “Telefono giallo” di Rai 3. Poi si ritirò a vita privata .

 

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