Con tatto vela: un progetto all'insegna della solidarietà intervista al Dottor Carmelo Velardo
Con tatto vela: così si chiama il progetto nato grazie alla federazione vela e al Rotary Club, ad Arona con lo scopo di insegnare a ben 10 ragazzi autistici, uno sport bellissimo. Il progetto iniziato il 10 settembre, con il coinvolgimento di alcuni armatori, della cittadina piemontese, ha avuto un grande successo e proseguirà per il resto dell'anno.
Una bellissima iniziativa, all'insegna della solidarietà e dello sport, sinonimo di promozione del benessere e della salute, attraverso uno sport nobile, come quello della vela, con l'obiettivo di divertirsi abbattendo qualsiasi barriera.
L'articolo 3 della nostra costituzione, afferma che lo stato ha il dovere dl di rimuovere qualsiasi ostacolo sia di ordine sociale ed economico che limita la libertà e l'eguaglianza nei confronti del cittadino, impedendo lo sviluppo della persona umana e questa iniziativa può essere uno dei mezzi fondamentali per permettere questo.
Alla fine di questo progetto, infatti tutti gli allievi, avranno la possibilità, di imbarcarsi su veliero, dove avranno il grande piacere di incontrare il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
All'evento hanno partecipato, l'ex presidente del Rotary club di Borgomanero Michele Clemente, coordinatore velico, e Carmelo Velardo del club settimo Torinese, il quale è stato molto gentile nel rilasciare una propria intervista.
Dottor Velardo, un bellissimo progetto che sta avendo un grande successo. Come è nata questa bellissima iniziativa e perché avete scelto proprio la vela?
Questa iniziativa nasce da un'altra precedente esperienza, realizzata attraverso il progetto riabilitativo Con Tatto, in cui sono coinvolti gruppi di professionisti.
Questa attività precedente, ci ha permesso di svolgere un percorso di 235 km, in 9 giorni di camminata, per raggiungere attraverso la via francigena, Il Vaticano ed incontrare Papa Francesco, il quale oltre ad accoglierci ci ha anche benedetto.
Un progetto, per mezzo di un social training, in cui i ragazzi abbandonano hanno la possibilità di abbandonare il solito ambulatorio e instaurare relazioni con il mondo esterno.
Gli obiettivi fondamentali del progetto riguardano principalmente il potenziamento delle abilità adattive da intendersi come l’insieme di capacità che permettono all’individuo con il Disturbo dello Spettro Autistico (ASD) di sviluppare modalità più armoniche di “stare” nel proprio ambiente di vita. Capacità che riguardano essenzialmente l’area della cura del sé, l’area della comunicazione, l’area delle relazioni sociali, l’uso delle risorse della comunità e più in generale lo sviluppo dell’autodeterminazione.
Infatti la scelta della vela, oltre a trasmettere sani valori sportivi, riesce a creare relazione tra istruttori e tra i ragazzi stessi, capaci di lavorare in squadra, invertendo anche i propri ruoli.
Il 10 Settembre, c'è stato un primo appuntamento. Quali sono le prime sensazioni e come proseguirà questo progetto?
In effetti, la prima giornata è stata il 25 giugno, in cui ci siamo incontrati insieme ad armatori ed istruttori, per realizzare una primo appuntamento conoscitivo e soprattutto per programmare i vari obiettivi.
In seguito il ventitré di luglio, abbiamo conosciuto i ragazzi, e il 10 di settembre c'è stata la prima giornata di attività.
Il 24 dovevamo vederci per un altro appuntamento, però causa maltempo l'attività sarà posticipata per il 15 di ottobre.
La prima nostra sensazione rimane quella di un progetto nuovo ed ambizioso, in un contesto diverso, perché di solito sappiamo bene che camminare è un'attività che si svolge tutti i giorni, trovarsi in barca non è qualcosa che facciamo sempre.
Quanto è importante oggi svolgere attività sportiva per dei ragazzi che si trovano in difficoltà?
Importantissimo e fondamentale.
Stiamo cercando di insegnare a questi ragazzi delle abilità, in cui sappiamo allo stesso tempo relazionarsi con gli altri.
Quali saranno altre iniziative per questo tipo di attività?
Questo progetto comprende quattordici lezioni, alla fine di tutto questo, ci sarà una crociera su un brigantino della marina militare con partenza da Genova e arrivo a Civitavecchia.
L' equipaggio sarà formato da ventidue persone tra ragazzi e staff e una volta raggiunto il porto d'arrivo , scenderemo su dei gommoni e percorrendo il Tevere giunti a Roma , incontreremo il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.